0.1 ccongiedo, congedo, congedu, congiedo, congietto, coniedu, cunchedu.
0.2 Fr. ant. congiet (DELI 2 s.v. congedo).
0.3 Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), Boccaccio, Filocolo, 1336-38.
In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).
0.5 Locuz. e fras. dare congedo 1.1; donare congedo 1.1; pigliare congedo 3.1; prendere congedo 3.1.
0.7 1 Permesso di allontanarsi. 1.1 Locuz. verb. Dare, donare congedo: concedere licenza, invitare ad andarsene. 2 Estens. Autorizzazione a fare qsa. 3 Saluto all'atto di una partenza. 3.1 Fras. Prendere, pigliare congedo: salutare qno prima di andarsene.
0.8 Anna Radaelli 02.10.2004.
[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 148, pag. 264.3: E a ttanto si partio T. a ccongiedo d'Isotta e di tutte l'altre dame e damiscielle, e andoe sua via con Ghedin e montarono a ccavallo e andarono alo porto...
[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 26, pag. 164.18: allo studio più intendere non potea, e però egli se ne volea con suo congedo tornare a Marmorina.
[3] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 58r, pag. 49.13: Comeatus tus... idest lu coniedu, la licentia, cum datur ut quis recedat.
[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 31, pag. 264.18: Intre questo Anthenore, desponendosse in core de non volere plu essere né ademorare in Troya, percazaose alcune nave e volenterosamente se partio da Troya per congiedo de li Grieci...
- Domandare, cercare congedo.
[5] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 139, pag. 247.30: e lo cavaliere sì domandoe congietto alo ree Marco e andoe sua via.
[6] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 15, pag. 55.26: Audendu zo, lu re Totila fo tuctu terrìtu, et dimandau congedu a santu Benedictu: partiusi...
[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 3, vol. 2, pag. 207.20: a ttutti quilli qui dimandavannu concedu non adimandandu nìn per que nìn commu issu li lur dedi...
[8] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 96, pag. 673.23: gli amici e' servidori del re Florio contenti disiderano di rivedere le loro case e cercano congedo, il quale il re Florio come può lieto concede.
1.1 Locuz. verb. Dare, donare congedo: concedere licenza, invitare ad andarsene.
[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 21, pag. 733.30: e ancora che per li celebrati matrimonii del suo coro degna non fossi di seguitarla, già mai non lasciai né da lei mi fu donato congedo come a Calisto...
[2] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 1, pag. 51.24: Lo re Peleo, auduta questa resposta, fo multo alliegro e donao congiedo ad omne persone...
[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 31, pag. 267.5: Sì che puro a la fine de mala volontate dero a lloro congiedo; e quilli partendose colle nave lloro da Troya posserosse in mare et andavanossende a li lloro riamme.
2 Estens. Autorizzazione a fare qsa.
[1] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 21, pag. 106.11: Pir killi exempli - diche sanctu Gregoriu - nuy ni potimu adunare ki senza la voluntate de Deu lu demoniu non pote operare, quandu non appe potire de intrare ad unu porcu senza cunchedu».
[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 11, pag. 258.10: Ma io non posso quello che non è mio sanza congedo donare-.
[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 3, pag. 67.13: Venuta la nocte, Iasone sollicito e cautamente se nde andao a Medea e, poy che intrao a la camera, Iasone per congiedo de Medea intrao a lliecto, e Medea apriesso de lluy.
3 Saluto all'atto di una partenza.
[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 19, pag. 385.38: ma a te ha ella la sua donata quasi in luogo d'ultimo congedo, non volendo, come villana, che l'amore che tu l'hai portato sia sanza alcuno merito...
3.1 Fras. Prendere, pigliare congedo: salutare qno prima di andarsene.
[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 84, pag. 660.4: Siavi adunque licito omai a vostro piacere rivedere le vostre case, e fare lieti i padri e le madri e gli stretti amici e parenti, i quali voi, già è tanto tempo, sanza pigliar congedo per accompagnarmi abandonaste.
[2] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 47.1, pag. 201: La donna tacque allora, ed io congedo / presi in un atto in me molto contento / e 'n altro più dolente che mai...
[3] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 33, pag. 286.12: sollempnemente lo incoronarono re de lo regno de suo patre e, prendendo congiedo da lloro, se nde tornao a Micena...
[u.r. 02.09.2019]