0.1 destituì, destituita, destituiti, destituta, destituti, destituto, destitutu, distituire, distituito.
0.2 Lat. destituere (DEI s.v. destituire).
0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 1.
0.4 In testi tosc.: Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.); Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.8 Ilde Consales 11.10.2004.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 65.66, pag. 268: co fussi destituto!
[2] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 38, pag. 214.3: Chè le cittadi furono depopolate e le castella distrutte, le chiese arse, li monasterii disfatti, e universalmente tutta questa contrada destituta da' suoi abitatori è rimasa in solitudine...
[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 4, vol. 2, pag. 124.21: diviri combatiri cu li innimici et essiri destituti di ayutu.
3 Privare di una carica, deporre da un ufficio.
[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 25, par. 6, pag. 410.27: il vescovo chatuno per lo prenze e tutto il popolo dé essere eletto, e per loro auttorità essere distituito...
[u.r. 11.10.2019]