DISCARICARE v.

0.1 descarcalo, descarcare, descaregade, descaregar, descaregare, descargade, deschargadi, deschargado, deschargar, desgargare, discarca, discarcando, discarcare, discarcarti, discarcate, discarcato, discarchi, discarchino, discarga, discargo, discargò, discarica, discaricandola, discaricano, discaricar, discaricare, discaricarla, discaricarle, discaricarlo, discaricarsi, discaricassi, discaricata, discaricate, discaricato, discarichare, discaricharo, discarichi, discharicato, discharicherà , discharichò.

0.2 DELI 2 s.v. discaricare (tardo lat. discaricare).

0.3 Regimen Sanitatis, XIII (napol.): 1.

0.4 In testi tosc.: Onesto da Bologna, XIII sm. (tosc.); <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>; Stat. sen., c. 1318; Stat. pis., 1330 (2).

In testi sett.: Doc. gen., c. 1320; Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.); Stat. venez., 1366.

In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Stat. perug., 1342; Doc. ancon., 1345.

0.7 1 Togliere il carico o il contenuto da qsa o qno. 1.1 Sost. 1.2 Fig. Diminuire doveri e obblighi (anche con connotazione di sollievo). 1.3 Fig. Far cessare o alleviare (pene, affanni, paure). 1.4 Fig. Migliorare la situazione di qno. 1.5 Fig. [Con oggetto i peccati:] rimettere, perdonare. 2 Liberarsi da un carico ponendolo a terra (definitivamente, o sospendendone per qualche tempo il trasporto) o trasferendolo altrove. Anche pron. 2.1 Liberarsi da qsa, allontanarlo da sé, espellerlo. 2.2 Pron. Fig. Liberarsi di un sentimento, smettere di provarlo; porre termine alla sua espressione fisica. 2.3 Fig. Assolvere un compito assegnato, eseguirlo. 3 Fermarsi al termine del proprio percorso (?). 4 Pron. Inginocchiarsi, prostrarsi. 5 [Con oggetto un edificio:] distruggere, demolire.

0.8 Maria Clotilde Camboni 28.09.2004.

1 Togliere il carico o il contenuto da qsa o qno.

[1] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 627, pag. 581: la mane quando levite, prima sia la to cura: / lo ventre tou descarcalo sença nulla demura...

[2] Onesto da Bologna, XIII sm. (tosc.), D. 25.8, pag. 87: Ragione e vedimento dé avere / qualunqu'è posto per sentenzia dare, / e con discrezïone provedere / qual ch'è da solvere e da condanare; / giusta bilancia in sua man tenere / e tanto giustamente bilanciare / che, bilanciando, non faccia parere / lo piombo più che l'auro discarcare.

[3] Doc. gen., c. 1320, pag. 22.17: In casso che perigo parese de descaregar le garee per sospezon - intendaj la quar sospezon paresse dubiossa...

[4] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 79, pag. 147.3: eglino discaricharo di loro navi la preda e 'l thesoro e' pregioni che aveano menati.

[5] Stat. venez., 1366, cap. 168, pag. 84.21: non possa ni debia, per modo alcun, descaregar legne da navilio in navilio...

1.1 Sost.

[1] Doc. gen., c. 1320, pag. 22.7: ve porrej conseiar in lo descaregar de la mercantia et in la vostra segurtae.

1.2 Fig. Diminuire doveri e obblighi (anche con connotazione di sollievo).

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 2.34: l'altre leggi legano, e questa dislega, l'altre caricano, e questa discarica, l'altre minacciano, questa promette, nell'altre ha piato, in questa ha pace, nell'altre ha paura, in questa hae amore, nell'altre hae maladizione, in questa benedizione, ond'ella è piena di tutta beatitudine...

[2] Stat. sen., c. 1318, cap. 20, pag. 29.27: se parrà al rectore et al camarlingo de l'Ospitale che 'l detto castaldo sia gravato di troppa fadiga di quelle cose che sònno dette di sopra et apertengono al suo officio, possano discaricare el detto castaldo, e di quelle cose dare a guardia ad altri...

1.3 Fig. Far cessare o alleviare (pene, affanni, paure).

[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 2, vol. 1, pag. 126.14: Partiti quinci amico e benevogliente: discarica e alleggia la città di questa paura, la quale forse è vana.

1.4 Fig. Migliorare la situazione di qno.

[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 10, cap. 6, vol. 2, pag. 378.17: A Roma era ancora la plebe pacifica, però che fu discaricata per la moltitudine ch'era mandata per le colonie.

1.5 Fig. [Con oggetto i peccati:] rimettere, perdonare.

[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 32.146, pag. 221: Quale è costui che peccati discarga? / Cotale arbitrio s'àe tolto egli stessi?

2 Liberarsi da un carico ponendolo a terra (definitivamente, o sospendendone per qualche tempo il trasporto) o trasferendolo altrove. Anche pron.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 17.135, vol. 1, pag. 294: così ne puose al fondo Gerïone / al piè al piè de la stagliata rocca, / e, discarcate le nostre persone, / si dileguò come da corda cocca.

[2] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 44.35: pur a deschargar in Tonisto dreto non se paga se no 2 miarexi per cafesse...

[3] Stat. pis., 1330 (2), cap. 126, pag. 563.33: siano tenuti di ricevere et fare ricevere in del fondaco del Comuno di Pisa le mercassioni et le mercantie tutte che verranno in Porto, quando abbizognerà, et quando sopra le piacte l'avere discaricare non si potesse.

[4] Doc. ancon., 1345, pag. 235.30: siano liberi ac exempti da ogne datio ac duana ac ciaschesuno altro gravamento de la dicta ciptà d'Ancona sì in andare et sì in retornare non discarcando; se averanno discarcato overo venduto paghino il datio usato; et nanzi che discarchino, overo vendano: intendendo ac dechiarando ch'el vino non possa discarcare.

[5] Stat. venez., 1366, Tavola capp., pag. 13.24: Che le legne non se debia descaregare d'uno navilio in l'oltro se elle non serà vendude.

2.1 Liberarsi da qsa, allontanarlo da sé, espellerlo.

[1] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 295, pag. 323.12: Ché quando lo sangue si muove per lo corpo, egli rinfabla, e rende al cuore uno aiere molto caldo, che molto la grava, e allora lo cuore sospira per discaricarsi di quello malvagio aiere.

2.2 Pron. Fig. Liberarsi di un sentimento, smettere di provarlo; porre termine alla sua espressione fisica.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 18.66, vol. 3, pag. 300: E qual è 'l trasmutare in picciol varco / di tempo in bianca donna, quando 'l volto / suo si discarchi di vergogna il carco...

[2] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 62.12, pag. 116: e cossí mi discargo / di affano e de martir gravoso e forte...

2.3 Fig. Assolvere un compito assegnato, eseguirlo.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 18, pag. 323.6: Vergilio [[...]] avea discaricata la soma, che io l'aveva posta, solvendo il detto dubbio.

3 Fermarsi al termine del proprio percorso (?).

[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 10.168, pag. 70: fà che teco carca / la mia persona»; et esso far non volse, / ançi gli disse: «Vàtene et discarca / a la tua caxa, et dì' il ben che ti colse / il Segnor Deo et quanto che il te à fatto / misericordia...

4 Pron. Inginocchiarsi, prostrarsi.

[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 31.183, pag. 214: Ma venuta al loco / ch'era Iexù, ad soi pèi se discarca...

5 [Con oggetto un edificio:] distruggere, demolire.

[1] Stat. perug., 1342, IV.62.2, vol. 2, pag. 409.32: quignunque piglierà overo à alcuno cassalino en lo dicto castello de Torsciano sia tenuto de qui a la festa de Natale fare e edificare overo edificare fare enn esso cassalino, overo en parte d'esso, casa ad avetare e essa none scarcare overo descarcare fare, ma essa lì biene tenere e avere; e s'alcuno, po' la casa facta e edificata, essa scarcherà overo descarcare farà, el cassalino d'essa devenga en lo comuno de Peroscia.