DISCARO agg.

0.1 descaro, discara, discari, discaro.

0.2 Da caro.

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?); Ristoro Canigiani, 1363 (fior.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.).

In testi mediani e merid.: Dom. Scolari, c. 1360 (perug.).

0.7 1 Che non è oggetto di interesse, attenzione, affetto, cura. 2 Che suscita senzazioni o sentimenti negativi (dolore, dispiacere). 3 Che è in se stesso negativo.

0.8 Maria Clotilde Camboni 27.09.2004.

1 Che non è oggetto di interesse, attenzione, affetto, cura.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 138, pag. 242: De quel aver del mondo ke congrega l'avaro, / Quand ha venir a tempo, tut ghe será descaro.

2 Che suscita senzazioni o sentimenti negativi (dolore, dispiacere).

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura rubra, 323, pag. 144: far? Lo viver m'è descaro, / In suspirar e in planze no è 'l me' cor avaro.

[2] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 4, ott. 64, pag. 127.5: se non t'aggradan gli argomenti miei, ed ètti tanto quanto par discaro il dipartir futuro di costei, perché non prendi, in quel che puoi, riparo alla tua vita, e va rapisci lei?

[3] Dom. Scolari, c. 1360 (perug.), 142, pag. 14: O quanto fo quel dono a me discaro / che fece Costantino al buon Silvestro! / ch'esso e i predecessor me coltivaro.

3 Che è in se stesso negativo.

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), Dedica, pag. 245.3: Come che a memoria tornandomi le felicità trapassate, nella miseria vedendomi dov'io sono, mi sieno di grave dolore manifesta cagione, non m'è per tanto discaro il riducere spesso nella faticata mente, o crudel donna, la piacevole imagine della vostra intera bellezza.

[2] Boccaccio, Epist., 1361, pag. 1120.17: non è da avere discaro avere almeno in tutta la vita dell'uomo uno accidente per lo quale li veri da' fittizi si conoscano.

[3] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 40.51, pag. 101: E come quando alquanto fiele inchiostri / In molto mêl, quel mêl ti pare amaro, / Se colla mano alla lingua il dimostri; / Così un piccol vizio, l'uom, ben caro / E pien di gran virtù, farà parere, / Sanza costei, ben pessimo e discaro.