DISCERPARE v.

0.1 discerpar, discerparli, discerpe, discierpe.

0.2 Da discèrpere (non att. nel corpus), con cambio di coniugazione.

0.3 Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.): 1.

0.4 In testi tosc.: A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. perug., c. 1350.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Con oggetto la carne di un vivente:] aprire tagliando; dilaniare.

0.8 Maria Clotilde Camboni 03.11.2004.

1 [Con oggetto la carne di un vivente:] aprire tagliando; dilaniare.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 13.2724, pag. 291: Poi ch'egli ha pianto, divora e manduca / La carne umana, e poi nel dormire / Per la sua aperta bocca il serpe intruca, / Discerparli lo core e mai non fina / Facendo a grande stento lui morire / E quasi per vendetta l'assassina.

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 4.2178, pag. 260: Il pellicano con paterno amore / Tornando al nido e fatigando l'ale / Tenendo li suoi figli sempre al cuore, / Vedeli uccisi dall'empïa serpe, / E tanto per amor di lor glien cale, / Che lo suo lato fino al cor discerpe. / Piovendo il sangue sopra li suoi nati / Dal cor che sente le gravose pene, / Da morte a vita sono ritornati.

1.1 Fig. Arrecare danno.

[1] Poes. an. perug., c. 1350, 183, pag. 20: Questi son quei chon l'apetito crudo / che 'l mio podere tuctora discierpe / ond'io pensosa tra costor mi mudo.

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 83, terz. 85, vol. 4, pag. 97: Appresso il Re di Francia, e 'l Re Uberto / scrissero al Papa: Le cose predette / meritan più riprension, ch'altro merto. / E chi movesse le quistion sospette / dovrebbe discerpar vostra possanza, / non che muoverle voi sì maladette.