DISCHIATTARE v.

0.1 dischiattano, dischiattare, dischiattarono, dischiattasti, dischiattava; f dischiattassono.

0.2 Da schiatta.

0.3 Ottimo, Par., a. 1334 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Par., a. 1334 (fior.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Distinguersi negativamente dai propri avi o predecessori, allontanarsi dalla loro nobiltà d'animo. 1.1 Estens. [Con rif. a un generico peggioramento rispetto a uno stato precedente].

0.8 Maria Clotilde Camboni 12.11.2004.

1 Distinguersi negativamente dai propri avi o predecessori, allontanarsi dalla loro nobiltà d'animo.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 8, proemio, pag. 196.1: è da notare, che come nella generazione dell'uomo concorrono molte cose, così da parte di quelle, o d'alcuna di quelle si puote causare il dischiattare il figliuolo dal padre.

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 3, cap. 8, pag. 250.12: però che tu, menata dal tribuno del popolo al popolo in grande confusione, non dischiattasti de la grandezza de' tuoi, con onorata memoria ti perseguiteroe.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 3, vol. 3, pag. 33.20: O desdegnamo, o maggiormente indegnamo noi degni membri di patire quelle cose le quali non ischifarono gli apostoli, nostro corpo la Chiesa, nostro capo Cristo, cioè il fuoco, il ferro, li martirii villani, noi quasi dischiattati, e come non apartenessimo loro, e come non partefici di loro fortuna, o forse più santi, con impazienzia portiamo cotali cose?

[4] f Donato degli Albanzani, De viris illustribus volg., XIV sm. (tosc.), Vita di Cesare, cap. 7: gli pareva che tutti quegli, i quali così leggermente si davano a Cesare, dischiattassono dalla virtù del paese. || Razzolini, Vite, vol. 2, pag. 115.

1.1 Estens. [Con rif. a un generico peggioramento rispetto a uno stato precedente].

[1] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 3, pag. 242.6: non vedi tu con quante sozzure immarcisce questo mondo? e non puote avere questo medesimo nome. Tutte le cose dischiattano, tutte le cose corrono a piggiori corsi, e spezzati i remi ed il timone, la nave va via.