0.1 deschierato, dischiera, dischieraro, dischiero.
0.2 Da schiera.
0.3 Gloss. prov.-it., XIV in. (it.sett./fior./eugub.): 1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Rime, a. 1321; Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Far uscire un combattente dalla schiera, allontanarlo da essa, metterlo in rotta. 1.1Fig. Separare, allontanare.
0.8 Maria Clotilde Camboni 12.11.2004.
1 Far uscire un combattente dalla schiera, allontanarlo da essa, metterlo in rotta.
[1] ? Gl Gloss. prov.-it., XIV in. (it.sett./fior./eugub.), pag. 115.5: Derengar .i. deschierato.
[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 195, pag. 251.34: l'altro tanto come potero de' cavalli trare. Sì si donaro gran colpi e pesanti sopra li scudi e sopra li elmi, sì li diruppero e dischieraro, e' bianchi asberghi si dismagliaro molto malamente.
1.1 Fig. Separare, allontanare.
[1] Dante, Rime, a. 1321, 49.145, pag. 190: Oh cotal donna pera / che sua biltà dischiera / da natural bontà per tal cagione, / e crede amor fuor d'orto di ragione.
1.1.1 Pron. Fig. Smettere di compiere una certa azione.
[1] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 82.5, pag. 157: ond'io da lei seguir non mi dischiero...