DISFERRARE (2) v.

0.1 desferado, desferrati, disferare, disferra, disferrati, disferrare, disferrata, disferrato, disferro.

0.2 Da ferro (ma 1 dal fr. ant. desferrer).

0.3 Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.).

In testi sett.: Tristano Veneto, XIV.

0.7 1 Levare il ferro (lancia, giavellotto, freccia) dalla ferita. 2 Staccare col ferro (con un attrezzo di ferro) dal proprio posto (in contesto metaf.). 3 Lanciare, scagliare un ferro (un'arma da lancio, una freccia); colpire con un ferro (un'arma bianca).

0.8 Pietro G. Beltrami 02.11.2004.

1 Levare il ferro (lancia, giavellotto, freccia) dalla ferita.

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), son. 3.11, pag. 80: Però chero mercé a voi, mia spera, / dolce mia donna e tutto mi' conforto, / non disferate mia mortal feruta.

[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 20, vol. 1, pag. 152.22: egli fu ferito d'un dardo sì duramente, che così tosto com'egli fu portato alle tende e disferrato, l'anima gli si partì del corpo.

[3] Tristano Veneto, XIV, cap. 129, pag. 131.31: Et quando ello ave desferado lo re et veçudo la plaga, ello disse tuto plançiando: «Signor, malamentre sé' vu firido, ma tuta fiada, per la Dio marçé, la plaga non hè miga mortal».

- Fig.

[4] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 6, pag. 841.7: Ma poi ch'avrà provato un poco e vedrà non giovare, alora porgerà gli orecchi e aprirassi il petto a lasciarsi disferrare.

- Sost.

[5] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), son. 3.2, pag. 80: Feruto sono e chi di me è ferente / guardi che non m'alcida al disferare...

2 Staccare col ferro (con un attrezzo di ferro) dal proprio posto (in contesto metaf.).

[1] Landulfo di Lamberto, 1389-99 (napol.>sett.), 4, pag. 210: Napoli, benché 'l mio lamento è indarno / e già 'l mio lacrimar poco ti giova, / perché la ferma chiova / è disferrata del luogo felice...

3 Lanciare, scagliare un ferro (un'arma da lancio, una freccia); colpire con un ferro (un'arma bianca).

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 32, pag. 565.2: 34. Forse in tre voli ec. In tre arcate: segue il poema, ed attribuisce l'atto delli uccelli, che volano, alla saetta. Questa è una figura rettorica; e dice, che Beatrice scese del carro; e dice, disferrata saetta, però che meno va, quanto questo voglia significare, e che resta a dire.

[2] Fazio degli Uberti, Rime varie, a. 1367 (tosc.), 8 [invidia].13, pag. 49: Ai colpi miei non può valere usbergo, / perché co' tradimenti gli disferro: / i' dico co' la lingua e non col ferro.

[u.r. 06.07.2007]