DILEGIONE s.f.

0.1 delegione, dilegion, dilegione, diligion, diligione, diligioni.

0.2 DEI s.v. dilegione (lat. derisionem).

0.3 Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Poes. an. pis., XIV in. (?).

0.7 1 Manifestazione di disprezzo. 1.1 Ostentazione di distacco e noncuranza. 1.2 Condizione di umiliazione.

0.8 Roberta Maschi 10.08.2004.

1 Manifestazione di disprezzo.

[1] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 5.10: presero quel Bordino, et recaronlo a Roma prigione in su 'n un Cavallo il viso volto in dietro per più dilegione...

[2] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 275.8, pag. 113: Parigi il prese ed uc[c]isel' al[l]ora: / per diligion gittol' giù de le mura: / tut[t]'è dipinto il modo e la cagione.

[3] Poes. an. pis., XIV in. (?) (2), 325, pag. 83: un di que' biri, per più diligione, / disse al co[m]pagnio...

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 106, vol. 3, pag. 525.24: per dispetto e dilegione della Chiesa, gli Alamanni il chiamavano lo 'mperadore di preti...

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 28, vol. 3, pag. 73.25: per diligione de' Perugini v'impiccarono de' Perugini presi colla gatta, overo muscia, al lato, e colle lasche del lago infilzate pendenti dal braghiere dell'impiccati.

[6] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 32, vol. 2, pag. 332.27: apellati furono poi per diligione e scherno i cavalieri della Cirigia, però che essendo abbattuti nel bosco a' ciriegi, ne mangiavano quando da' detti villani furono assaliti.

[7] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 403 tit., pag. 145.27: come Castruccio fece dilegione del carroccio e de pregioni di Firenze.

1.1 Ostentazione di distacco e noncuranza.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 28.42, pag. 105: com'om non sapiente / del fino oro lucente / facëa diligion, piombo avanzava; / era simil di quelli / che vede il busco altrui, / e non sua grande trave.

[2] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 6, pag. 84.5: poi combateo e vense quelli de Bretanos, li quali de li Romani faciano delegione, e feceli tributari di Roma...

1.2 Condizione di umiliazione.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 2, terz. 46, vol. 1, pag. 20: in Francia ne mandò sanza tencione / lui, e la moglie, e' figliuoli a morire / in carcere con molta dilegione.

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 40, terz. 83, vol. 2, pag. 185: di toccarlo niuno ebbe ardire, / per conservar la Papal dignitade / non volle Iddio, che in tal diligione / el fosse morto nella maestade...

[u.r. 03.05.2009]