DILETTOSO agg.

0.1 delectoso, delectos', delectosa, delectose, delectosi, delectoso, delectuse, delectusi, delectuso, deletosa, deletosi, deletoso, delettoço, delettosa, delettose, delettoso, delettozi, dellitossa, dilectosa, dilectose, dilectosi, dilectoso, dilectuse, diletosa, diletose, diletosi, diletoso, dilettoço, dilettosa, dilettose, dilettosi, dilettosissimo, dilettoso, dilettoza, dilettozo, dilictusi, dilictusu, dilitioso, dilitïoso, dilitosa, dilitoso, dilittoso, dillectoso, dillictusa, dillictusi, dillitosa, non-delettoso.

0.2 Da diletto.

0.3 Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.); Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.).

In testi sett.: Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Memoriali bologn., 1279-1300; Ell Dio d'amore, 1310/30 (venez.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Detto dei tre morti, XIV pm. (camp.); Discorso sulla Passione, XIV sm. (castell.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.7 1 Che dà diletto, che produce piacere (per bellezza, bontà o altre qualità positive). 2 [In partic. di persone:] che suscita amore o affettuosa familiarità. 3 Che prova piacere. 3.1 Che desidera provare piacere. 3.2 Che cerca il piacere.

0.8 Roberta Maschi 10.08.2004.

1 Che dà diletto, che produce piacere (per bellezza, bontà o altre qualità positive).

[1] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 4.9, pag. 104: ben este afanno dilittoso amare, / e dolze pena ben si pò chiamare...

[2] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 90, pag. 34: el è un fruito savoroso, / Dolce e bello e delectoso...

[3] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 3, pag. 43.4: e 'l Philoçofo dice: «Operassione per vertù fatte son dilettose e piaciente e belle in sé stesse».

[4] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 55.2, pag. 850: veggio l'aloda de terra salire / faciendo dolce canto deletoso...

[5] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 3.55, pag. 11: ecco pranzo ornato de delettoso pane, / nero, duro, azemo, che non rósera 'l cane!

[6] Memoriali bologn., 1279-1300, (1287) 15.6, pag. 31: la vostra dolze cera et amorosa / et dilitosa / e gli ati m'hano sí fato servente...

[7] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 7, pag. 98.13: vita del mio core, cioè del mio dentro, suole essere un pensiero soave ('soave' è tanto quanto 'suaso', cioè abellito, dolce, piacente e dilettoso)...

[8] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 302.7, pag. 123: savete ch'è 'l cenacol dilettoso? / Lo gusto co l'assaggio savoroso.

[9] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 4, pag. 262.37: sono apparecchiato per tei siguire e per la via là u' tu desideri d'andare; e se la via e(st) dilectosa me averai apresso di tei, e sed è aspra né dura già non mi parteró da tei.

[10] Ell Dio d'amore, 1310/30 (venez.), 5, pag. 112: pregote che me di' seno e memoria / ch'io possa dir una nobelle istoria / meraveiossa, / Ch'è de alldire molto dellitossa, / ma allo core è mollto spaurossa...

[11] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 12, cap. 10, pag. 89, col. 22.21: nel principio di questo excellentissimo stato si ghustano con mirabile divina dulcedine excessivi fervori e amorose lachryme e dilectosi languiri e le suavi alienationi...

[12] G. N. da Polenta, Rime, a. 1330 (ravenn.>ven.), 7.10, pag. 218: tanta nobeltate / me presentò de vita la salute / col sou parlare summo delettoso.

[13] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 37, pag. 165.2: jn killu locu dilictusu, zo è in killu pratu...

[14] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [LorMas] madr. 3.1, pag. 74: nel chiaro fiume dilettoso e bello / andando per pescar tutto soletto / trova' bagnar tre donn'a gran diletto.

2 [In partic. di persone:] che suscita amore o affettuosa familiarità.

[1] Guittone, Lettere in versi, a. 1294 (tosc.), 17.43, pag. 192: e a cui venisse in grato / d'esser de te laudato, / facciase te nemico, / e delettoso amico...

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 205.1, pag. 250: figlio mio dilettoso...

[3] Laude tosc., XIII ex., 1.3, pag. 43: al nome sia del Padre glorioso, / in cui laudiamo l'alta sua potencia, / et di Ihesu suo figlio dilectoso...

[4] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 10, pag. 627.8: maravigliasi il non consapevole Enea e disse: O dilettosa madre...

[5] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 9.19, pag. 82: figliuolo, ov'è 'l tuo viso dilectoso?

[6] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 10, pag. 174.23: Eneas, non savendu zo, si miraviglau multu et incumminzau a diri: «O dillictusa matri [[...]]».

[7] Detto dei tre morti, XIV pm. (camp.), 26, pag. 409: nuy fuimo como buy syte: / re prudentissimi e dilectosi e arditi; / ora simo vile, cussì bui tornarite...

[8] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, conclusione, pag. 583.14: così cominciò a parlare: - Dilettose donne, assai manifestamente veggiamo...

[9] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 73.23, pag. 336: dilectoso vangelista, / che coral amor<e> fo questo / lo qual ti dimostrò Cristo / stando nel crudel dolore.

[10] Discorso sulla Passione, XIV sm. (castell.), pag. 163.30: p(er) la dessulutione dei sui descepoli e dela sua dilitosa matre...

3 Che prova piacere.

[1] Poes. an. fior., XIII sm., 68, pag. 17: tengnami in balía, accio k'io ti possa amare, / con core dilettoso te senpre dilettare...

[2] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 8, pag. 68, col. 22.20: l'huomo sta penoso vitiosamente e virtuosamente e dilectoso vitiosamente e virtuosamente d'una medesima operatione con diversi rispecti.

[3] Matteo Frescobaldi, Rime, a. 1348 (fior.), 7.11, pag. 76: sì dolcemente dentro dal cor posa, / che ciascun mïo spirito contenta, / e l'alma più ne vive dilettosa.

[4] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 127.6, pag. 496: or ch'io vi veggio, il cuor è dilettoso / Sì come mai più fu, o viso amoroso...

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 8, pag. 112.18: fo accostumato sempre indello suo parlare dicere verdate, ammao assay la iusticia, delectuso ad audire suoni de museca e canzune de amore...

3.1 Che desidera provare piacere.

[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), Prologo, pag. 47.6: per li scripti de li fidile antique scripturi sì se trovano cutale cose passate, de tale operatiune e prudize, che neccessariamente convene a li delectusi lecturi e ad altri che de tal cose se delectano de ll'avere...

3.2 Che cerca il piacere.

[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 62.11, pag. 864: non morde lo Nemico enprimamente: / lecca e losinga per trare a lui / la deletosa gente secolare.

[2] Poes. an. urbin., XIII, 38.53, pag. 620: si ami lo to fillo, / no li lassare impillo / de satisfactïone, / ké ll'avere goloso / all'omo delectoso / muta cunditïone...

[u.r. 04.03.2021]