DIMAGRARE v.

0.1 demagrare, dimagherare, dimagheri, dimagra, dimagrai, dimagrando, dimagrano, dimagrare, dimagrarsi, dimagrata, dimagrati, dimagrava, dimagre, dimagrerà , dimagri, dimagrimi, dimagrino, dimagro.

0.2 DELI 2 s.v. dimagrare (magro).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).

0.7 1 Perdere massa corporea (anche pron.). 1.1 [Rif. a una singola parte del corpo]. 1.2 Fig. Perdere consistenza e importanza. 1.3 Fig. Dimagrarsi di qsa o qno: liberarsi, sbarazzarsi (di qsa o qno che non si vuole). 1.4 Sost. 2 Provocare la riduzione visibile o l'impoverimento, l'inaridimento di un organismo o di una sua parte.

0.8 Roberta Maschi 10.08.2004.

1 Perdere massa corporea (anche pron.).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 23, pag. 47.7: e li animali morire, e tali demagrare per la necessità del pasto...

[2] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 55.6, pag. 274: tutor mi ramiro d'amor vetro, / e, chi ne cresce, ch'io pur ne dimagro...

[3] Fiore, XIII u.q. (fior.), 47.13, pag. 96: amico, i' sì mi maraviglio / Che ciascun giorno dimagre e apasse: / Dov'è il visag[g]io tu' chiaro e vermiglio?

[4] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 1, pag. 76.9: [[il serpente]] dimagra tanto, che la sua pelle gli è molto grande e larga...

[5] Amico di Dante, XIII ex. (fior.), Son. 42.1, pag. 760: I' credo, Amor, che 'nfin ch'i' non dimagro, / sicché quasi divegna come secco...

[6] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 11, pag. 509.17: sì die ciascuno vegghiare e digiunare e dimagrare tanto ch'elli possa...

[7] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 44, pag. 230.22: questi, che hanno provato d'astenersi e dimagrarsi, del cibo dicono che non è pena neente.

[8] Trattato de' falconi, XIV in. (tosc.), cap. 2, pag. 7.7: gli si vuol cominciare a sottrar lo pasto sì che dimagri a buon modo.

[9] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 15, pag. 108.10: le pecore e tutte le bestie minute e le bestie grosse dimagrano e le vertudi delle loro corpora indeboliscono.

[10] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 19.24, pag. 390: Tant'era quella strada acerba ed agra, / ch'io dicea fra me: Questa sarebbe / da chi è grasso e volontier dimagra.

[11] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 145, S. Pelagia, vol. 3, pag. 1279.2: non conobbe lei tant'era dimagrata.

1.1 [Rif. a una singola parte del corpo].

[1] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 30, 58-69, pag. 771.4: l'idropico, benché enfi il ventre, dimagra nel volto.

1.2 Fig.Perdere consistenza e importanza.

[1] Guittone (ed. Leonardi), a. 1294 (tosc.), 78.1, pag. 234: De coralmente amar mai non dimagra / la voglia mia...

1.3 Fig. Dimagrarsi di qsa o qno: liberarsi, sbarazzarsi (di qsa o qno che non si vuole).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 24.143, vol. 1, pag. 415: Pistoia in pria d'i Neri si dimagra; / poi Fiorenza rinova gente e modi.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 24, pag. 454.3: lla città di Firenze di dì in dì più si dimagra del buono, e più si dispone a ruina e a cadimento...

[3] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 24, pag. 117.12: Pistoia de' Neri si dimagra, ciò è, che saranno cacciati fuore.

1.4 Sost.

[1] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 291, pag. 737.14: detto aveva che 'l dimagrare era utile all'amante.

[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 25, 16-30, pag. 595.12-15: in questa vita lo modo del dimagrare è lo digiunare e mancare lo nutrimento al corpo [[...]]. Questo è ora lo dubbio de l'autore: la cagione del dimagrare già è stata ditta di sopra; cioè che dimagrano per l'odore del pomo...

2 Provocare la riduzione visibile o l'impoverimento, l'inaridimento di un organismo o di una sua parte.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 20.92, pag. 379: i bangni dell'acque solforee, / E di vinaccia, e ongni lavar di mosto, / Dimagra, annera ed innaspra la pelle...

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 24, pag. 449.25: dove la giustizia di Dio più li dimagra, e più li asciuga e rende aridi, cioè nello gusto...

[3] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 44.14: entrare in istufa, o in bangno, quando lo stomaco è molto voto, disecca et debilita et dimagra.

[4] Fazio degli Uberti, Rime varie, a. 1367 (tosc.), 2.5, pag. 41: tu piange, lasso!, e col pianger dimagrimi, / per le parole cordogliose e tenere.

[5] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 23, 61-75, pag. 558.20: come tale desiderio adimpiuto grassa lo corpo e dimagra l'anima; così tale desiderio, quale ànno quelli che sono in stato di penitenzia fermato nell'anima, ingrassa l'anima di virtù e dimagra lo corpo che fa astinenzia.

[u.r. 20.04.2010]