0.1 derote, deroti, deroto, derotti, derotto, derrupto, derutto, diropto, dirotta, dirotte, dirotti, dirotto, dirupte, diruta.
0.2 V. dirompere.
0.3 Distr. Troia, XIII ex. (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Distr. Troia, XIII ex. (fior.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.).
In testi sett.: Disticha Catonis venez., XIII
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Destr. de Troya, XIV (napol.).
0.7 1 [Detto di oggetti:] in cattive condizioni, rotto o malridotto, inservibile. 1.1 [Di persone o di parti del corpo:] malconcio a causa di un trauma. 1.2 Fig. Affaticato oltre misura (fisicamente o mentalmente). 1.3 Fig. [Di un suono:] discontinuo, spezzato. 2 [Del pianto e dell'ira:] incontrollato e inarrestabile. 2.1 Locuz. avv. A dirotto: in modo incontrollato e inarrestabile. 2.2 Locuz. avv. A gran dirotto: in modo inarrestabile, senza alcuna capacità di resistenza.
0.8 Roberta Maschi 10.08.2004.
1 [Di oggetti:] in cattive condizioni, rotto o malridotto, inservibile.
[1] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 182.11: mentre che 'l tenpo delle triegue durò, pensaro di riposarsi e d'agiare li chavalli e di guerire li fediti e di racconciare l'armi ch'erano dirotte.
[2] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 158.8: il chui asbergo era tutto dirotto e smaglato, lo scudo squatrato e 'l chavallo istracchato e leno...
[3] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 222, pag. 267.17: eglino s aveano tutti gli elmi scassati e .gli scucdi tagliati e squartati e gli asberghi s'aveano tutti smagliati e dirotti.
[4] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 49, pag. 676.7-12: li ponte, le fontane e lle vie e le strate publice e li andamenti usati enno remase deserte e dirupte et enno al presente, non sença greve periculo e dampno di provinciali...
1.1 [Di persone o di parti del corpo:] malconcio a causa di un trauma.
[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 185, pag. 323.11: alo cadere che ffecie Gariet sì tramortio, ed iera molto dirotto di questa caduta.
[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 226, pag. 270.10: elleno lo trovaro ch'egli era tutto dirotto e guasto per li colpi ch'egli aveva avuti e ricevuti...
[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 3, cap. 58, vol. 1, pag. 327.33: elli stracciò la sua roba, e mostrò al popolo il dosso dirotto in più luoghi...
[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 20, pag. 191.15: per la quale caduta Dyomede se sentio gravemente derrupto...
1.2 Fig. Affaticato oltre misura (fisicamente o mentalmente).
[1] Disticha Catonis venez., XIII, L. 3, dist. 14, pag. 69.13: Asaça quela causa, la qual tu pòi sostignir, ne tu deroto per lo encargo de la ovra, la fadiga sotoçasa, e qe tu abandone endarno le cose asaçade.
[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 40.47, pag. 143: quella scrittura ha sì forte costrutto, / che non la porrìa entennere chi non ne fosse istrutto: / starìa tutto derutto a non potenno pro fare.
[3] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 6, pag. 26.32: sì gridano con tanta follìa e con tanta iracondia che rimanno sì storditi e sì dirotti che tutta la loro ragione perdeno...
1.3 Fig. [Di un suono:] discontinuo, spezzato.
[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 7, cap. 2, par. 9, pag. 143.22: da riprendere è il riso, sed egli è troppo, se è garzonevolmente sparto, se è femminilmente dirotto...
[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 11, cap. 7, par. 5, pag. 227.3: ad adunare lo popolo comandò Dio che fosse sempice suono di trombette e non suono dirotto...
[3] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Leandro, pag. 171.32: risplendevano l'onde per la ripercossa luna, e di mezza notte pareva che fosse di mezzo giorno; e nulla voce pervenia alli miei orecchi, se non il suono della dirotta acqua.
2 [Del pianto e dell'ira:] incontrollato e inarrestabile.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 23.87, vol. 2, pag. 398: sì tosto m'ha condotto / a ber lo dolce assenzo d'i martìri / la Nella mia con suo pianger dirotto.
[2] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 4 ott. 114.8, pag. 141: abbracciati sanza farsi motto / incominciaro un gran pianto e dirotto.
[3] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 16, pag. 139.21: con grandissimo e dirotto pianto, non coll'animo ma col corpo, consentì al suo volere.
[4] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 36, pag. 255.15: l'ira è un dolore d'animo che dirotto viene dalla parte d'entro in fuori per ingiuria ricevuta dimandando vendetta...
[5] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 23, 85-96, pag. 560.34: col suo pianger dirotto: pianto dirotto è quando è non rattenuto, nè tramezzato da alcun mezzo...
2.1 Locuz. avv. A dirotto: in modo incontrollato e inarrestabile.
[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 17, pag. 146.27: volendo Antonio rispondere loro, non poteva, perocché piangeva sì a dirotto e singhiottendo, che non poteva avere la boce...
2.2 Locuz. avv. A gran dirotto: in modo inarrestabile, senza alcuna capacità di resistenza.
[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 477, pag. 494.28: per lo grande sforzo di Pantasilea, furo li Greci ripenti arietro più di .xxx. balestrate, a sì gran dirotto, che non v'avea nullo che non credesse tantosto morire.
[u.r. 13.03.2008]