DIROZZARE v.

0.1 dirozato, dirozzare, dirozzato.

0.2 Da rozzo.

0.3 Bestiario toscano, XIII ex. (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Rendere meno rozzo o meno ignorante; dotare di una prima istruzione. 2 Dare una prima, rudimentale forma a partire dalla materia grezza.

0.8 Roberta Maschi 10.08.2004.

1 Rendere meno rozzo o meno ignorante; dotare di una prima istruzione.

[1] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 4, pag. 23.30: quando lo predicatore predica, sì de' prima predicare soavemente li homini che sono rocci, e possa quando l'omo è dirozato sì li de' dire pui forte cose; e quando viene che è illumenato, sì li de' dire tutte le divine Scripture...

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 215, pag. 558.7: questo nostro maestro è un nuovo pesce, che non gli pare che noi abbiamo tanto a fare a digrossare l'ariento, che ci mena di contado contadini a dirozzare.

[3] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg. volg., a. 1361: desidera l'anima d'essere dirozzata, cioè di diventare savia [[...]]; e dipoiché è diventata bene ammaestrata... || GDLI s.v. dirozzare.

2 Dare una prima, rudimentale forma a partire dalla materia grezza.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 163, pag. 400.25: era uno uomo grande e grosso di sua persona e molto giallo, quasi impolminato e mal fatto, sì come fosse stato dirozzato col piccone...

[u.r. 17.06.2009]