DANNOSO agg.

0.1 dagnoso, dampnosa, dampnose, dampnosi, dampnoso, dannosa, dannose, dannosi, dannosissima, dannosissimo, dannoso, dannozo, dannusa, danosa, danose, danoso.

0.2 Lat. damnosus (DELI 2 s.v. danno).

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Stat. sen., 1298; Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Disticha Catonis venez., XIII; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Stat. venez., 1366.

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.5 Nota la forma passiva in 1.2 [1].

0.7 1 Che tende ad arrecare un danno spirituale (in partic. la dannazione eterna). 1.1 Che tende ad arrecare un danno materiale. 2 Che ha subito un danno (che è stato devastato). 3 Dolente, triste?

0.8 Vinicio Pacca 30.07.2004.

1 Che tende ad arrecare un danno spirituale (in partic. la dannazione eterna).

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 6: Et e(st) la luxuria appetito di carnale dilectatione, dela quale dice Cato: qua(n)do lo da(n)noso d(e)siderio dela luxuria ti tiene, no(n) intendere ala gola, che è amica del ventre, cioè co(n) buoni ma(n)giari (et) dilectevoli beri.

[2] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 27, pag. 329.18: Unde onne creatura dezìa nel tenpo suo mostrare suo bono. E, se de creature altre noioso fosse e dannoso non parer bono, in homo, de creature perfessione, quanto val meglio, sterea male malamente.

[3] Disticha Catonis venez., XIII, L. 4, dist. 10, pag. 75.13: Cun ço sea causa qe la danosa volontà de la luxuria deteigna ti, tu no voler aver endulge(n)cia de la gola, la qual è amiga del ve(n)tre.

[4] Poes. an. urbin., XIII, 12.26, pag. 565: Ancor non era nata, tu, fillo, me creasti, / et in me te incarnasti / per amendare la colpa dannosa.

[5] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 43.375, pag. 168: «Mesere, la mia carne è viziusa: / esforzarolla a tutte mie valute, / perché la sua amistate m'è dannusa / e molte gente so per lei perdute».

[6] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 77, pag. 88.20: Di questo animale se notano naturalmente questa proprietà, cioè ch'elli sia pigro e sì in tal modo che, se grande fame nol cacciasse et nol fesse movere, mai da giacere non se moveria. Lo quale vicio se rio è nell'animale e dampnoso, molto maiormente è nell'omo e mortale e periculoso.

[7] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 21, pag. 110.21: Per molte ragioni si potrebbe provare che i diletti del mondo non solamente non sono utili, ma dannosi, le quali lasciamo.

[8] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 8, pag. 103.4: Dico che intra tutte le bestilitadi quella è stoltissima, vilissima e dannosissima, chi crede dopo questa vita non essere altra vita; però che, se noi rivolgiamo tutte le scritture, sì de' filosofi come delli altri savi scrittori, tutti concordano in questo, che in noi sia parte alcuna perpetuale.

[9] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 53.244, pag. 314: Or mena elo in quelo arbego so / tuti queli che elo pò. / Per tanto è pu dannoso e re' / che elo vé noi e noi no lé.

[10] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, docum. 5.678, vol. 2, pag. 218: Tutto che libertà sia sommo bene, / dannosa è se non tene / suo possessor dentro dal fren la voglia...

[11] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 10, pag. 628.15: E dovemo per questa fede credere che le virtudi sieno virtudi perché piacciono a Dio, e a noi sono utili; e che le peccata sieno peccata, però che dispiacciono a Dio, e a noi sono dannose.

[12] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 20, vol. 2, pag. 319.5: Or dico dunque per comprendere in generale lo suo pericoloso male, che il peccato sommamente dispiace a Dio, piace al demonio, ed è dannoso, e nocivo all'uomo.

[13] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 125.13: La dannosa superbia non enfi lo vostro volto, ché l'amor si dé allettare con occhi piacevili.

[14] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 101-10, pag. 54.8: E questo basti al presente d'aver ragionato della durezza del luogo della mia dimora, alla quale veramente quella noia che qui si sostiene, se non intanto che questa è dannosa e quella è fruttuosa, non è da comparare.

[15] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 27, pag. 317.14: E in brieve dico, che li essercizii inutili e vani de' moderni, ne' quali faticando spendono il tempo loro con affanno d'anima e di corpo, principalmente sono e con offesa e ingiuria di Dio, e all'anima e al corpo pericolosi e dannosi.

1.1 Che tende ad arrecare un danno materiale.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 14.11: Et così me lungamente pensante la ragione stessa mi mena in questa fermissima sentenza, che sapienzia sanza eloquenzia sia poco utile a le cittadi, et eloquenzia sanza sapienza è spessamente molto dampnosa e nulla fiata utile.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 6, pag. 290.26: e se non giova, il capitano il die fortemente punire, ovvero cacciarlo via: perciò che quello cotale può dar perduta tutta la battaglia, ed ène più rio e dannoso che buono.

[3] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 48.56, pag. 127: Laida e dannosa in corpo è malatia, / schifare cibi degni utili e boni / e dilettar carboni, / e più molto voler sé 'nnaverare.

[4] Stat. sen., 1298, dist. 3, cap. 10, pag. 234.8: Item statuimo et ordinamo, che, conciosiacosachè ne le bottighe dei conciatori dei panni dell'Arte, i decti conciatori tengano l'acqua fracida e puzzolente ne le loro bottighe, sì che i mercatanti ch'entrano ne le decte bottighe, è mestiere di turarsi el naso e fuggire de la bottiga quando dovarebbero véndare e comprare, e ciò sia cosa dannosa e sozza per l'Arte decta; neuno dei decti conciatori debbia tenere cotale aqua ne la bottiga sua...

[5] Microzibaldone pis., XIII/XIV, 4, pag. 198.11: utile e honorevile come lo cavallo; nocente e dannoso come lo topo.

[6] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 224, vol. 2, pag. 327.2: molti huomini de la città et contado di Siena mandano a la città di Pisa et a la città d'Arezo, cavalli et armi, castroni et altre bestie et biado et altra grascia, la quale cosa è molto dannosa al comune di Siena et a la compagnia di Toscana durando la guerra...

[7] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.30, pag. 179.16: E tanto procurò il podestà, che li fu conceduto di tagliarli la testa. E questo fece, perchè la guerra gli era utile, e la pace dannosa: e così fece di tutti.

[8] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 11.36, vol. 1, pag. 179: Morte per forza e ferute dogliose / nel prossimo si danno, e nel suo avere / ruine, incendi e tollette dannose...

[9] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 121, pag. 407.6: I' ti vo dire come ciascuno animale si sforza a conoscere le cose nocive, e dannose.

[10] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 455.16: «Pensi tu, donna, se gli dii t'ànno tratta delle tue terre e ànno voluto che ttu sia venuta nella mia provincia, che questo mutamento ti sia dampnoso, che ttu non abondi in magiore e più care divizie; overo pensi che la provincia di Troia non trapassi di ricchezze ad quella d'Acaia, la quale è doviziosa sola sopra l'altre?

[11] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 20, proemio, pag. 354.21: Nulla offensione è più dannosa all'uomo che la morte, però che per vivere fa l'uomo tutte cose...

[12] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 78.3: E però lo archiero ançi saetterà tre saette o quattro che 'l balestriero una. E per questa guisa sono più dannosi.

[13] Stat. perug., 1342, IV.24., vol. 2, pag. 366.21: Ke la via la quale alcuno à per la cosa altruie sia licito de mutare per altro luoco meno dannoso.

[14] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 3, vol. 3, pag. 27.3: Intendemo con amaritudine di tutto il cuore, e con piena compassione d'animo, lo piangevole caso e avenimento di molta trestizia, cioè il disaveduto e sùbito accidente, e molto dannoso cadimento, il quale per soprabondanza di piene d'acque, per divino consentimento in parte aperte le cataratte del cielo, venne nella vostra cittade...

[15] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 41, vol. 1, pag. 186.32: E Virginio spesse volte dicea, così come s'egli indivinasse, che il dono del suo compagno era pericoloso e dannoso; e quelli poderi tornerebbono a servitudine di coloro che gli avessero ricevuti...

[16] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 127, pag. 497.6: Imperò che sappiate, che lo colpo che lo re Marco diede a Tristano, sì fu mortale e pericoloso e molto dannoso...

[17] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 12, cap. 14, pag. 284.4: I pantani sono nocivi; e le selve dannose, che squarciano la lana.

[18] Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), cap. 55, pag. 163.12: Orietes è una petra in collor negra e clara, retondell[a] et ha macle verde. Le suoe virtute sè riee e dannose e quanto a Deo et al mundo e perciò no lle dico.

[19] Stat. venez., 1366, cap. 170, pag. 86.16: nisuno olsi over presuma fare alcuna compagnia, comunitade, confederation, conspiration, promission over pacto che possa esser preiudisio over dampnosa in li incanti e tole over possession de Sen Marco...

[20] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VI (ii), par. 47, pag. 376.23: i vini esquisiti, il soperchio de' quali similemente generò in loro omori dannosi, li quali per le gambe, per gli occhi e per altre parti del corpo sozi e fastidiosi vivendo versarono...

[21] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 76.13: Ma lo invidiuso ordemiento de lo male destinato, lo quale èy inimico de le cose biate, sempre se sforza de mutare la tranquillitate de uno riamme in aversetate per potere reducere lo stato de li humini a dampnosa ruyna...

1.1.1 Che fa danno spendendo troppo, prodigo (?).

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 181.35: in nessuna chossa el fo plu dannoso chom in edificare, che la largeza del so palazo per structura e de adornamento de oro e de arzento e de gemme e de avolio con brieve parola non se po comprendere.

2 Che ha subito un danno (che è stato devastato).

[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 3, pag. 176.9: Sarebbe a noi troppo lungo scrivere, e ogni cosa dannosa raccontare, cioè dico, luoghi, fiumi, ville, castella; ma in questo presente libro faremo menzione di Tamigia, passante per la grande e nobile città di Londra.

3 Dolente, triste?

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 68, pag. 103: Ora ric, ora povero e ora gramezoso, / On k'el ha fam on sedhe on k'el è vergonzoso, / La rodha no ha stao, va sempre in regoroso: / Ora ridhe, ora planze e ora fi dagnoso.

[u.r. 19.02.2022]