DIBONARIO agg./s.m.

0.1 de bom aire, de bona aire, debonaire, de bon aire, debonarie, de bono aiere, di bona aria, dibonaere, di bon aere, dibonaire, dibonare, di bon are, dibonarie, dibonarj, di buona aere, di buona aiere, di buona aire, di buona aria, di buonaere, di buon'aere, di buon aere, di buon aeree, di buon aiere, dibuonaira, dibuonaire, di buonaire, di buon'aire, di buon aire, dibuonare, di buona're, di buon âre, dibuonaria, di buonaria, di buon'aria, dibuonarie, di buonarie, dibuonarj, di buono aere, di buono aiere, di buono aire.

0.2 DEI s.v. dibonaire (fr.debonnaire).

0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 1.

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Dino Compagni, Rime, XIII ui.di. (fior.); Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Distr. Troia, XIII ex. (fior.).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Tristano Veneto, XIV.

0.5 Anche s.f. (dibuonaire).

0.7 1 Incline alla moderazione e alla misericordia. Estens. Ben disposto. 1.1 Sost. 2 Estens. Dotato di qualità positive.

0.8 Elisa Guadagnini 29.09.2004.

1 Incline alla moderazione e alla misericordia. Estens. Ben disposto.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 21, pag. 265.25: E questo provaremo come ei re possono essere insieme di buonarie e dritti.

[2] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 13, pag. 159.11: Amici Frati, padri e signor miei, bono onni ghaudio e onni gioia metta e tegna in voi, onni die vostro, el dibonaire bon Singniore nostro, in cui e da cui gaudio onni e bene!

[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 27, vol. 1, pag. 282.1: E gli imperadori che furono dopo Costantino, non furono sì dolci, nè sì di bon aere come fu egli...

[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 7, pag. 205.27: Ellino cambiano volontieri tutto dì signore, però che nuovi signori sono ad altrui più di buona aire allo incominciamento, e più sofferenti per trare loro sudditi a benevolenzia.

[5] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 43.2, pag. 161: E' fu già tempo che Becchina m'era / dibuon âre, ch'i' era contento, / né avre' chèsto più mar né più vento, / tant'allegrava ver' me la sua cèra.

[6] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 31, pag. 72.26: Pensa, che quando gli Dii si mostravano di buon aere, e graziosi alle genti, che quelli erano per tutto ciò di terra.

[7] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 20, pag. 270.7: Or potete adunque essere di buon'aria, e mettere vostro reame al dichino e ad aventura?: ora potete essere pietosi a coloro che niente del vostro vi credono il vostro tesoro di rubare...

[8] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 4, cap. 34, vol. 1, pag. 523.24: I·re mostrandosi di buon'aria più che non solea, di presente venne alla concordia della pace...

[9] Tristano Veneto, XIV, cap. 266, pag. 230.27: «Como? me tiens tu cussì debonaire che tu non credis miga che io abia possa né argumento de ti olcider?».

[10] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Pr 19, vol. 5, pag. 690.26: quando il signore è lieto, ed è di buona aere a sua gente e a sua signoria...

1.1 Sost.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 35.9: I dibuonarj ammaestrano e vincono bene lor cuore, che coloro che prendono i forti castelli, e maggiore prodezza fanno.

- S.f.

[2] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 71, pag. 50.6: Allora si trasse inançi la bella dibuonaire e disse molto gioiosamente...

2 Estens. Dotato di qualità positive.

[1] Dino Compagni, Rime, XIII ui.di. (fior.), 1.4, pag. 320: Non vi si monta per iscala d'oro, / Vago mesere, ove tien corte Amore; / E non vi s'avre porta per tesoro / A chi non porta dibonaire core.

[2] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 11, pag. 117.6: Esso avea una donna per mollie che saggia era e dibonaire molto, che nome avea Giborge.

[3] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 168.2: bello portamento e umile riguardo, grazioso e di buon'aria, francha e ccortese.

[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 12.126, pag. 129: «Santo paire, / questo sposo de bon aire / poresi voi far che e' lo vise / e [ê] mi 'lo consentisse?»

[5] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 328.29: Quando abonda il sangue [[...]] allora sono i sogni giocondi e lieti, di cose di riso o di sollazzo, d'amore e di canto, e di cose di buona aria; e sogna altri di volare.

[u.r. 11.09.2009]