DIPÌNGERE v.

0.1 depeng, depenge, depengi, depengie, depengiere, depenta, depento, depigne, depinçe, depincere, depincte, depincto, depinga, depinge, depingea, depingeano, depinger, depingere, depingerlo, depingi, depinse, depinsi, depinta, depinte, depinti, depinto, depintu, dipegnare, dipégnare, dipegnere, dipegniare, dipegnie, dipegniervi, dipençi, dipenga, dipense, dipensero, dipenta, dipente, dipenti, dipento, dipigna, dipignaranno, dipignare, dipigne, dipignea, dipigneli, dipignendo, dipigner, dipignerai, dipignere, dipignerei, dipignerò, dipignerti, dipignesse, dipignessero, dipignesti, dipigneva, dipignevasi, dipigni, dipigniare, dipignie, dipigniere, dipigniesi, dipigniesse, dipignimi, dipignono, dipincta, dipinga, dipingasi, dipinge, dipingea, dipingeano, dipingeasi, dipingendo, dipingere, dipingesse, dipingeva, dipingevasi, dipinghe, dipinghi, dipinghono, dipinghonsi, dipingi, dipingiare, dipingie, dipingieano, dipingiere, dipingne, dipingnere, dipingniete, dipingo, dipingon, dipingonlo, dipingono, dipingonsi, dipinse, dipinsi, dipint', dipinta, dipinte, dipinti, dipinto.

0.2 Lat. depingere (DELI 2 s.v. dipingere).

0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Doc. fior., 1286-90, [1288]; Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Doc. prat., 1305; Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Stat. castell., a. 1366; Ingiurie lucch., 1330-84, 150 [1356].

In testi sett.: Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.); Doc. bologn., 1287-1330, [1290].

In testi mediani e merid.: Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Rappresentare in immagini su una superficie mediante segni e colori. 1.1 Dare il colore, un colore (ad una superficie, in partic. ad una parte delimitata da linee tracciate sulla stessa). 1.2 Rappresentare con segni tracciati su una superficie. 1.3 Adornare o travestire parti del corpo con sostanze colorate. 1.4 [Di una passione, un sentimento, una sofferenza:] dipingersi, essere dipinto: manifestarsi nell'aspetto (di una parte del corpo visibile). 1.5 Fig. Ricreare in immagine nella mente, nella fantasia. 2 Fig. [Rif. a Dio o alla Natura:] creare infondendo bellezza (per similitudine con l'atto creativo del pittore). 3 Fig. Rappresentare con parole (che evocano immagini). 4 [Ret.] Fig. Abbellire con i colori della retorica.

0.8 Massimiliano Chiamenti 26.10.2004.

1 Rappresentare in immagini su una superficie mediante segni e colori.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 2.20, pag. 31: Avendo gran disio / dipinsi una pintura, / bella, voi simigliante, / e quando voi non vio / guardo 'n quella figura...

[2] Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 10, pag. 172.22: se una femmina fusse dipinta ed intagliata nuda, l'uomo non la die mostrare a' giovani...

[3] Stat. sen., 1298, dist. 8, cap. 11, pag. 267.15: Et sia dipenta la sua figura e la cosa furata ne la corte dell'Arte, e scripto lo suo nome e la sua figura.

[4] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), Proemio, pag. 3.2: Dice el phylosopho [nel primo libro Dell'anima «L'anima innel prencipio della sua creatione è] come taula rasa, innella quale nulla cosa ène dipento: àne potentia a potersi dipegnare».

[5] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 150, pag. 644: E sì com'è nïento a questo teren fogo / quel k'è depento en carta né 'n mur né 'n altro logo, / così seravo questo s'el a quel fos aprovo, / de lo qual Deo ne guardo k'el no ne possa nosro.

[6] Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.), 123, pag. 491: E 'l color natural bianco e vermiglio, / come la fior di grana flore inversa, / è simil del serpente ch'è fregiato, / che par dipinto per gran maestria, / e muore incontenente chi lui sguarda, / tanto son que' colori tos[s]icosi.

[7] Paolo Lanfranchi (ed. Zacc.-Pard.), XIII ui.di. (tosc.), 8.1, pag. 31: Quattr'omin son dipinti ne la rota / per la ventura dello esemplo dato: / e l'altro sta di sopra incoronato, / e l'uno in su valentemente nota.

[8] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 35, pag. 58.5: sì como divenne de sancto Giovanni evangelista che ssi dipinge chomo aquila per cagione ch'elli fue quelli lo quale parloe e vide di queste altitudine che dite sono, che elli fue quelli che disse quello evangelio altissimo lo quale dice: In principio erat verbum.

[9] Doc. prat., 1305, pag. 459.22: Dinançi da Singno(r)i Sei monna Parente moglie de Mone tav(er)naio di porta del Travallio pone questa accusa, che Cillo filliuolo de donna Nuta amica di Dureforte e Nuctino f. che fue di Bonaventu(r)a di porta del Travallio à(n)no gittata la merda nel volto di s(an)c(t)a Ma(r)ia e de' suoi santi, i quali sono depincti in po(r)ta del Travallio.

[10] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 11, vol. 2, pag. 174.31: Ma quantu di dignitati pensamu nuy que Alexandru dunau a la arti, lu quali volsi essiri depintu skittu da unu qui avia nomu Pelles; e volsi essiri sculpitu oy ymaginatu sulamenti da Lisippu.

[11] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 36., pag. 605.23: E se le arme d'alcuna potestà, comunità on università o d'altri nobile fisseno sculpite o depincte in alcuno logho ove fosse sculpite on depincte li arme della Ghiesia e de misere lo Papa, quell'altre non presumptuosamente, ma reverentemente fiano allocate, sì che l'insegne e lle arme della Romana Ghiesia e de miser lo Papa abianno sopra le altre decente preminentia...

[12] Stat. castell., a. 1366, pag. 124.34: Che ciasscheduno priore sì debbia fare murare la ghiesa (e) depe(gni)are. Ancho dicemo (e) rafermamo che ciasscuno priore el quale sirà debbia lavorare ala detta ghiesa et conpagnia, cioè murare overo depegniare o altra utilità la quale bisongniasse.

[13] Ingiurie lucch., 1330-84, 150 [1356], pag. 48.5: Asino sanguine(n)te che tu se', furo (e) ladro che rubbi li buoni ho(min)i (e) le buone don(n)e di q(ue)sta terra (e) poi fe' dipingere le chiese p(er) essere tenuto buono homo...

1.1 Dare il colore, un colore (ad una superficie, in partic. ad una parte delimitata da linee tracciate sulla stessa).

[1] Doc. fior., 1286-90, [1288], pag. 212.20: p. It. a Chalandrino quando dipinse la finestra tonda, dì xxiij di settembre, s. x.

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 19, pag. 61.9: Ma acciocchè neuna volta i cavalieri nel romore della battaglia i loro compagni smarrissero, diversi segni con diversi colori negli scudi dipingeano, i quali sono detti le insegne dell'arme, secondochè oggi è usato di fare.

[3] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 246 rubr., pag. 272.1: Del color de la porpore che si depinge a l'ale de l'Amore.

[4] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 20, pag. 41.4: E allora fecie fare la nave molto bella e ffeciela tutta dipingnere e misevi entro fornimento per uno anno, sì come detto avea, e T. vi fecie mettere sua arme e ffecievi mettere l'arpa e la vivola.

[5] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 51, pag. 279.14: Elli li onorava in robbe et in altri ornamenti: elli faceva dipingiare loro armi ad oro, acciò che fussero più belli in sua oste, e per meglio tenerli; e li ben guerniti si tenevano più volontieri verso di lui.

[6] Doc. bologn., 1287-1330, [1290] 4, pag. 65.13: Fai sì, Antonio, che me trovi dui peneli da depincere, çoè da cholui che te de' lo colore e mandame a dire quelo che costa quele cose.

[7] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 51.15: feciono una nave molto forte e leggera d'andare per mare, e ben piena di legname e di forti travi alla usanza di quella contrada, e posele nome cocca, ben compiuta e ben adorna d'ogni cosa, tutta di fuori di cuoia di buoi; e po la dipigne di vermiglio...

- Fig.

[8] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 27.29, vol. 3, pag. 445: Di quel color che per lo sole avverso / nube dipigne da sera e da mane, / vid'ïo allora tutto 'l ciel cosperso.

1.2 Rappresentare con segni tracciati su una superficie.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 267.18: Ulixe e Calipso si stavano nel lido del mare; quivi Calipso domanda li sanguinosi fatti di Reso d'Odriso. Ulixe con una leggiere verghetta - però che forse portava bacchetta- dipinge nello spesso lido del mare quella storia ch'ella domandava.

1.3 Adornare o travestire parti del corpo con sostanze colorate.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 18, pag. 153.20: Donde noi dovemo sapere che le femmine ànno due adornamenti. L'uno il quale è detto fardo, per lo quale le femmine si dipingono vermiglie o bianche, cioè bambagello o biacca; e questo è generalmen te malvagio e da difèndare e da vietare.

[2] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 123, pag. 195.12: I maschi e le femine si dipingono tutti a ucelli, a besti' e ad aguglie ed altri divisamenti; e dipingosi il volto e le mani e 'l corpo e ogne cosa.

[3] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 28, pag. 221.26: Et noi veggiamo che in delli vasi corporali non si cura d'ornamento, unde le botti là ove si tiene lo vino non si dipingeno di fuori. Così et lo corpo non si de' dipingere né ornare acciò che vi si possano congregare li beni spirituali.

[4] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 29, 22-30, pag. 688, col. 2.16: Questi lezadro propose de far vendetta, e no vide ma' de poterla fare se no in questo modo: questo sí se vestí a modo de baratto e fesse depinger sí che parea lebroso.

1.3.1 Pron. Fig. Mascherarsi sotto un falso aspetto.

[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 23, 58-72, pag. 558, col. 2.2: Una gente dipinta. Qui dixe degli ypocriti, li quali se dipingeno per parere santi.

1.4 [Di una passione, un sentimento, una sofferenza:] dipingersi, essere dipinto: manifestarsi nell'aspetto (di una parte del corpo visibile).

[1] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 2.86, pag. 491: Fact' è uno speclo de lo mio core / e cç' è depento lo to dolore, / e dentro porto flamma et ardore: / vollo murire, e nno poço, Amore!

[2] Contr. Croce e Vergine, XIII ex. (tosc.or.), 372, pag. 322: La cura tua già niente miro, / che de morto colore se' depinta. / Reposate, Maria, non far più giro: / la debelieça veggo che t'à strinta.

[3] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 19, pag. 384.11: Onde buono e ottimo segno di nobilitade è, nelli pargoli e imperfetti d'etade, quando dopo lo fallo nel viso loro vergogna si dipinge, che è allora frutto di vera nobilitade.

[4] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 450.9: Sì si maraviglia della colonna del collo di mostrare colore bianco, [del]lo quale la grossezza della sua grassezza mostrava una fulgore bianchissima, che pareva che ogni cosa inbiancasse, quando la gola sua bianchissima si dipinge d'amore.

1.5 Fig. Ricreare in immagine nella mente, nella fantasia.

[1] Dante, Rime, a. 1321, 53.21, pag. 208: L'anima folle, che al suo mal s'ingegna, / com'ella è bella e ria, / cosí dipinge, e forma la sua pena; / poi la riguarda, e quando ella è ben piena / del gran disio che de li occhi le tira, / incontro a sé s'adira, / c'ha fatto il foco ond'ella trista incende.

[2] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), canz. 3.46, pag. 12: Et inde se depigne / la fantasïa, che mi spolpa e snerba, / fingendo cosa honesta esser acerba.

[3] G. N. da Polenta, Rime, a. 1330 (ravenn.>ven.), 5.6, pag. 216: Così porto 'l desio com'è lla vista / che l'alto imaginar nel cor depenge / quand'aver gli ochi pò sì dolce vista...

1.5.1 Imprimere nella memoria.

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 33, 73-81, pag. 730, col. 1.8: Çoè dixe Beatrixe: 'Açò che tu ten porti questo meo ditto, come poi più perfettamente cognoscando che tu sii in stado de scriverlo, sí 'l depingi nel tuo intelleto a tal modo che quando serai nel basso mundo, tu lo scriva'.

2 Fig. [Rif. a Dio o alla Natura:] creare infondendo bellezza (per similitudine con l'atto creativo del pittore).

[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), son. 16.10, pag. 137: Cotanto le bellez[z]e mi gradiro / de l'amorosa donna, c'a ciò mi pinge, / che, quando lei bene guardo e ramiro, / dico infra me: a[h] Dio como dipinge, / formando tal crïatura incarnata / che fa sparér quale vè· lle davanti, / contant'è di bellez[z]e coronata!

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 9.34, pag. 132: Onde portasti que' labri vermigli? / Son elle tue quelle man dilicate? / Chi tti dipinse la candida gola? / Chi diede l'ordine bello a que' denti? / Da chui traesti l'angielica vocie?

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 18.109, vol. 3, pag. 304: Quei che dipinge lì, non ha chi 'l guidi; / ma esso guida, e da lui si rammenta / quella virtù ch'è forma per li nidi.

[4] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 8.653, pag. 166: Nel molle tempo, come cera al segno, / Mostra nel duro sì come dipinse / Natura, che di forma non ha sdegno.

3 Fig. Rappresentare con parole (che evocano immagini).

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 65.4, pag. 132: Sovr'ogne cosa pensa di lusinghe, / Lodando sua maniera e sua faz[z]one, / E che di senno passa Salamone: / Con questi motti vo' che lla dipinghe. / Ma guarda non s'aveg[g]a che tt'infinghe...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 29.100, vol. 2, pag. 506: A descriver lor forme più non spargo / rime, lettor; ch'altra spesa mi strigne, / tanto ch'a questa non posso esser largo; / ma leggi Ezechïel, che li dipigne / come li vide da la fredda parte / venir con vento e con nube e con igne; / e quali i troverai ne le sue carte, / tali eran quivi, salvo ch'a le penne / Giovanni è meco e da lui si diparte.

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 32, 64-84, pag. 698, col. 1.3: S'io potessi ritrar. Qui si vole l'A. excusare se no scrisse tale ynno, imperçò che tal briga serave a descriver çò come a depinger lo modo che se adormentò Argo per lo son de le fistule de Siringa, com'è detto nel XXVIIJ Cap. del Purg.

[4] Ant. da Tempo, Rime (ed. Grion), 1332 (tosc.-padov.), 57.2, pag. 168: Non è più cognosciuto l'uom che perde, / Chè 'l vien depinto in nominanza falsa...

[5] Esopo ven., XIV, cap. 22, pag. 22.12: Narra l'autore e dixe che questa fiaba naturalment'è trovada a seguire li boni costumi e depengiere la vita toa, ché l'omo dieba fugire ciascaduno rio andamento ch'elo siegue.

4 [Ret.] Fig. Abbellire con i colori della retorica.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 10, vol. 4, pag. 44.6: E la scienza di retorica sia nelle tue dipinture, per dare colore in rima ed in prosa. Ma guarda di non troppo dipignere, chè alcuna fiata è colore lo schifare de' colori.

[2] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 32.1, pag. 218: Oltra pur dipingendo ad riga ad riga, / trovo farse più bello il meo sermone, / per che il se alenta assai la mea fatiga.

[u.r. 22.11.2018]