DIPINTO agg./s.m.

0.1 depeng, depengi, depengie, depenta, depente, depincte, depincti, depinta, depinte, depinto, dipenta, dipènte, dipènti, dipento, dipènto, dipénto, dipincta, dipinta, dipinte, dipinti, dipinto, dipintto.

0.2 V. dipingere.

0.3 Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.); Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.); Stat. pis., 1304; Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).

In testi sett.: Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.7 1 Dalla superficie ornata di figure e colori, o coperta di colori. 1.1 [Rif. al corpo umano:] adornato con sostanze colorate. 1.1 [Rif. al corpo umano:] adornato con sostanze colorate. 1.2 Fig. Mutato di colore nel volto, per effetto di moti dell'animo. 1.3 Coperto in parte da una sostanza colorata. 2 Rappresentato in immagine su una superficie mediante segni e colori. 2.1 [Rif. al volto dell'amata:] durevolmente impresso in immagine nel cuore. 2.2 Fig. Rappresentato in immagine (nella mente di Dio). 2.3 Fig. Rappresentato in immagine e perciò diverso dal vero. 3 Sost. Immagine o visione presentata come risultato dell'opera di chi dipinge. 3.1 Sost. Opera d'arte risultante dall'attività di chi dipinge.

0.8 Massimiliano Chiamenti 26.10.2004.

1 Dalla superficie ornata di figure e colori, o coperta di colori.

[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 278, pag. 37: De grosse torre et alte, depengie e ben merlae...

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura aurea, 526, pag. 169: Là è le scran bellissime, ke trop en stralucente, / Depeng e intaiae, ornae mirabelmente...

[3] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 42, pag. 42.24: Come 'l giullare che si lieva in piè per giocare [[...]] e tiene in mano uno maraviglioso stormento tutto dipinto, e lavorato d'avorio...

[4] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 9, pag. 50.4: Ma li Franceschi fanno tutto lo contrario, chè elli fanno magioni grandi e piene dipinte...

[5] Stat. sen., 1301-1303, cap. 20, pag. 18.1: Lo goffano ferrato e dipènto, VJ denari kabella; et passagio VJ denari.

[6] Stat. pis., 1304, cap. 65, pag. 701.28: Quante volte io andròe alli consuli per lo facto dell'arte, ut per li suoi servigii, portrò in capo una vectula, u vero cerivigia vermiglia; in della quale abbia da catuno [lato] uno battitore, cum uno arco in mano, et una massa in mano, dipincta delli soprascripti colori.

[7] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 41, pag. 216.12: E però Cristo di questa mundizia si fece schernie, e vitiperogli, e assimigliogli a sepolcri imbiancati e dipinti, e dentro piene «omnis spurcitie».

[8] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 22.5, pag. 381: en un palazzo dipinto e adorno / ragionare con quella che più ama...

[10] Doc. fior., 1274-1310, pag. 303.4: Dienne Caino, dies XX d'aghosto, lb. J s. J: ebine uno panvese dipintto.

[11] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 7, pag. 100.27: Maraviglyavasse de lo cuollo blanchissimo, amassato de carne delicatamente con alteze de iusta mesura, e de la canna amorenata per ordene una lignola de blancore e l'altra depenta a morene.

[12] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 3344, pag. 137: Un d'essi depento un leon, / E l'altro un luvo, con un garçon, / Che çasschadun in bocha li tegnia, / E corando par che se 'nde fuçia.

- [Rif. a un animale:] dal corpo adorno di striature colorate.

[13] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 16.108, vol. 1, pag. 273: Io avea una corda intorno cinta, / e con essa pensai alcuna volta / prender la lonza a la pelle dipinta.

- [Degli ipocriti dell'Inferno dantesco, ma più esattamente delle loro cappe].

[14] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 23.58, vol. 1, pag. 387: Là giù trovammo una gente dipinta...

[15] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 23, 58-72, pag. 558, col. 2.2: Una gente dipinta. Qui dixe degli ypocriti, li quali se dipingeno per parere santi.

[16] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 15.2, pag. 26: L'ypocriti incappati tristi et stanchi / con cappe et cappucciuol di fuor dipinti / sono in inferno affatigati et vinti...

- [Rif. al cielo:] segnato da striature colorate.

[17] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 29.74, vol. 2, pag. 503: e vidi le fiammelle andar davante, / lasciando dietro a sé l'aere dipinto, / e di tratti pennelli avean sembiante...

- Estens. Adornato dalla presenza di particolari immagini. || (Il paradiso, dalla presenza di due beati).

[18] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 20.102, vol. 3, pag. 338: La prima vita del ciglio e la quinta / ti fa maravigliar, perché ne vedi / la regïon de li angeli dipinta.

1.1 [Rif. al corpo umano:] adornato con sostanze colorate.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 1, cap. 6.18, pag. 32: Sì ch'io mi credo che più piaccia ancor / Quella che non si sforza inn aparire, / Con men bellezze, che ll'altra con quelle, / Che sson dipinte, e non duran com' elle.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 15.114, vol. 3, pag. 251: Bellincion Berti vid' io andar cinto / di cuoio e d'osso, e venir da lo specchio / la donna sua sanza 'l viso dipinto...

1.2 Fig. Mutato di colore nel volto, per effetto di moti dell'animo.

[1] Dante, Rime, a. 1321, 54.14, pag. 213: Quando Lisetta accommiatar si vede / da quella parte dove Amore alberga, / tutta dipinta di vergogna riede.

1.3 Coperto in parte da una sostanza colorata. || (Nella fattispecie il sangue).

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 26, par. 4, vol. 2, pag. 122.20: Arburi bella et arburi santa, di lu sangui di Cristu tinta et depinta...

2 Rappresentato in immagine su una superficie mediante segni e colori.

[1] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 2, pag. 8.3: avenne questo miracolo; che ine dinanzi l'altare aveva una Maestà dipenta, che teneva el nostro Signore in collo; et elli, cioè el nostro Signore, ch'era dipento nel muro, come piacque a Dio, distese el braccio, e l[e]voe l'ostia di mano a quello pretie.

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 19, cap. 1.12, pag. 415: La qual Justizia se ttu vuo' vedere / Più chiaramente discritta e dipinta, / Cierca nel libro ch'io t'ò dimostrato, / Che Dochumenti d'Amore è chiamato. || (Allude verosimilmente a delle immagini).

[3] Miracoli di Caterina di Iacopo, c. 1374 (fior./sen.), cap. 2, pag. 3.3: e dietro a Cristo parecchi uomini bianchi, tutti quanti santi, tra' quali le parea santo Piero e santo Paolo e santo Giovanni, secondo che veduti gli aveva per le chiese dipinti.

2.1 [Rif. al volto dell'amata:] durevolmente impresso in immagine nel cuore.

[1] Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.), 42, pag. 488: Certo, se voi poteste una fïata / veder[e] sì come il lupo cerviere, / che vede oltra li monti chiaramente, / voi vedereste la vostra figura / dipinta e suggellata nel mio core...

[2] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 1, 21.51, vol. 1, pag. 250: Piacemi chi dipinta / porta nel quor sua donna in questo loco.

[3] Poes. music., XIV (tosc., ven.), Appendice, ball.26.3, pag. 357: Sie benedett'el viso, che dipinto / porto sempre nel core...

2.2 Fig. Rappresentato in immagine (nella mente di Dio).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 17.39, vol. 3, pag. 281: «La contingenza, che fuor del quaderno / de la vostra matera non si stende, / tutta è dipinta nel cospetto etterno; / necessità però quindi non prende / se non come dal viso in che si specchia / nave che per torrente giù discende.

2.3 Fig. Rappresentato in immagine e perciò diverso dal vero.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 13, pag. 117.25: Unde noi possiamo dire che in questo mondo sia inferno dipinto, non vero.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 33.76, vol. 2, pag. 577: Ma perch'io veggio te ne lo 'ntelletto / fatto di pietra e, impetrato, tinto, / sì che t'abbaglia il lume del mio detto, / voglio anco, e se non scritto, almen dipinto, / che 'l te ne porti dentro a te per quello / che si reca il bordon di palma cinto».

3 Sost. Immagine o visione presentata come risultato dell'opera di chi dipinge || Att. unica nel corpus.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 18.92, vol. 3, pag. 303: Mostrarsi dunque in cinque volte sette / vocali e consonanti; e io notai / le parti sì, come mi parver dette. / 'DILIGITE IUSTITIAM', primai / fur verbo e nome di tutto 'l dipinto; / 'QUI IUDICATIS TERRAM', fur sezzai.

3.1 Sost. Opera d'arte risultante dall'attività di chi dipinge. || Att. unica nel corpus.

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 181.118, pag. 198: E, s'egli è alcun che guardi, / gli studii in forni vede già conversi, / e gli dipinti spersi, / ch'eran sovra le porte in quella seggia / là dove Ceres ora signoreggia.

[u.r. 15.10.2019]