ARABESE s.m.

0.1 aravesi.

0.2 Da arabo.

0.3 Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.): 1.

0.4 Att. solo in Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.).

0.5 Solo plur.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Nativo dell'Arabia; parlante la lingua araba.

0.8 Rossella Mosti 28.01.2005.

1 Nativo dell'Arabia; parlante la lingua araba.

[1] GlLibri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 35.32: E tutte queste istelle che sono dintorno di açimec sì le chiamano gli aravesi, cioè gli saracini di Arabia, alçilah, che vuol dire 'l'armi'.

[2] Gl Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 4, pag. 226.14: E chiamansi altressì açumbula, che vuol dire 'spiga'. E per questa ragione dichono li aravesi, cioè li saracini al segno di Virgo açumbula.

[3] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 4, pag. 226.26: E sono di quelli che dichono che non furon nominate alaue, se non per che sono in forma rintorta, però che in un linguaggio delli aravesi per rintorcimento dicono alaue.

[u.r. 10.09.2008]