DEBITORE s.m./agg.

0.1 debbitore, debitoi, debitor, debitore, debitores, debitori, debitorj, debitors, debiture, debituri, devetore, devetori, devitore, devitori, dibitore, dibitori, dibituri.

0.2 Lat. debitor, debitorem (DELI 2 s.v. debito).

0.3 Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Doc. sen., 1281-82; Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Doc. lucch., XIII sm.; Doc. volt., 1322; Stat. sang., 1334; Stat. prat., 1347.

In testi sett.: Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.); Lett. mant., 1282-83 (?); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); <Doc. ven., 1304 (2)>; Doc. venez., 1305; Elucidario, XIV in. (mil.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: Ranieri volg., XIII pm. (viterb.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. casert., XIV pm.; Stat. eugub., 1368-a. 1378; Doc. castell., 1361-87.

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. far misericordia ai debitori 2.1.1; far perdonanza ai debitori 2.1.1; perdonare ai debitori 2.1.1; principale debitore 1.2; rimettere i debiti ai debitori 2.1.1.

0.7 1 [Econ./comm.] Chi deve restituire un bene o una somma di denaro. 1.1 [Econ./comm.] [Con valore di agg. o apposizione:] che rientra fra gli obblighi di pagamento, che dà luogo a un pagamento, che si iscrive come 'dare'. A debitore, assegnare a debitore; buono debitore, assegnare per buono debitore. 1.2 [Econ./comm.] [In opposizione al fideiussore o mallevadore:] chi ha contratto il debito, chi ne risponde per primo. Locuz. nom. Principale debitore. 1.3 Lo stesso che creditore? 1.4 Estens. Chi deve dare. 2 Estens. Chi si trova in un obbligo o in una necessità (in assol. o nei confronti di qno; di dare o d'altro; per avere promesso, per avere mancato, per gratitudine, per natura). Essere debitore di qsa. 2.1 [Relig.] [Della condizione dell'uomo nei confronti di Dio; con valore di agg. o apposizione:] chi (che) deve pagare per le proprie mancanze (anche con esplicito uso metaf. di 1).

0.8 Marco Berisso 04.08.2004.

1 [Econ./comm.] Chi deve restituire un bene o una somma di denaro.

[1] Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.), 2.65, pag. 591: debitor qe me volçe la schena...

[2] Ranieri volg., XIII pm. (viterb.), pag. 228.22: E sopra çò tu, ser Martinu, secundu ke principale d(e)vitore, sì p(ro)metti al dectu comparatore p(er) stipulatio(n)e (e) ale sue redi, si -l dectu venditore [[...]] contra vennisse oi adimandasse niunu restituim(en)tu contra le decte cose [[...]], ke tu del co(n)servararai sença danno lui e le sue redi...

[3] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 110.13: Avenne che 'l debitore, portando la moneta, trovò il fiume di Rodano sì malamente cresciuto che non poteo passare né essere al termine che era ordinato.

[4] Doc. sen., 1281-82, pag. 98.23: Richordança che avemo la nostra parte di tuti i devitori che sono iscriti da qui i· suso i quali àn paghato che tuti queli che àno paghato sono senati di una croce.

[5] Lett. mant., 1282-83 (?), 2, pag. 15.17: Prego vu che vu façà vender ser Beneeto [in Mantoa] (?) la plù draparia ch'el pò, e non tengna plù caro cun se conveno, e non guardo a far termeno a li debitori pur ch'el venda...

[6] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 19: che Seneca in nele Pistule disse: pogo avere straina da te lo d(e)bitore (et) lo gra(n)de avere te lo fa nimico.

[7] <Doc. ven., 1304 (2)>, pag. 75.13: inclinòme de mo' avanço, unde che lo Reame no lo poça çercare, ché non è debitore, unde che habia la grazia de lo Reame, che possa andare franchamente per la nostra terra sicomo va li altri vostri Ragusei et melli».

[8] Doc. venez., 1305, pag. 39.26: alò que voi avé li dr. que posa pagare une de sti dibiti délili adeso et se questi dibitori fose morti, eli et so redi et li soi conpagnoni, sia mandati li dr. in quela citade et tera donde eli foe...

[9] Doc. volt., 1322, 4, pag. 13.3: Per la quale cosa lo decto ser Bartalommeo si fece principale debitore et pagatore per lo decto Neruccio al decto Convento nel soprascripto debito di li. lxxxxvij et s. xiiij di denari pisani...

[10] Stat. fior., 1334, L. I, cap. 51, pag. 236.21: e fatta questa grida, se non comparisce alcuno reda che voglia per sua volontade dinanzi a' detti Consoli piatire e Consoli [[...]], siano tenuti di pronunziare e giudicare lo detto morto e le sue rede essere stati ed essere debitori nella detta quantità che si contiene nella petizione...

[11] Stat. sang., 1334, 30, pag. 126.24: E sia tenuto a petitione del creditore andare a la corte del capitano del populo di San Gimignano e fare prendere el debitore passato el termine del comandamento al detto debitore facto per lo consolo a petitione del creditore o vero togliere tenuta.

[12] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 62, pag. 186.17: Ca Xristu dichi in lu Evangeliu, parlandu pir simillancza, ki unu debiture divia dare ad unu soy segnure, comu dichissi, dechi milia unce; lu segnure dimandau stu debitu; lu debituri dimandau mercì e suffirenza a lu segnure...

[13] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 10, pag. 44.3: [4] Et partio via con tanta gratia, el trovò un d'i so' debitor da chi el dixeva haver forsse cento denar da dexe, e prende-llo e fa-ge forçça e gran dexenor, e quel lo pregava ch'ell aspichiasse un pocho e ch'el lo voleva pagar achaveççaamente...

[14] Stat. prat., 1347, cap. 13, pag. 17.11: li rectori, cognosciuta la verità, sieno tenuti quello cotale debitore dinunziare alli huomini della decta arte e compagnia, e a loro comandare, che quello cotale debitore interdetto poscia non facciano...

[15] Stat. casert., XIV pm., pag. 65.7: Et si alcuno fratre se lamentasse de alcuno f[ratre] che li sia debitore manifestamente et no(n) putesse av[er]e la roba soa, li mastri tengano modo de llo fare pagare (et) [...] dicanollo ali altri fratrelli...

[16] Stat. eugub., 1368-a. 1378, pag. 282.13: Rub. XXI. Chi devetori eli uomini dela dicta arte siano costrecti a pagare.

[17] Doc. castell., 1361-87, pag. 207.10: E 'l grano mostra pagass(ar)o a Carlo che gli tocchò qua(n)do parte(m)mo li devetori loro p(er) devitori.

[18] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 9, pag. 27.11: E Cristo respose e disse: «Un usurario avea du' debitori, l'un ge devea dare cinquecento livre, e l'altro cinquanta; no abiando quisti dui da rendere al usurario, el ge remete e perdona i debiti a entrambidui. Qual de quisti debitori i è più tegnù?»

- Malo debitore: debitore insolvente.

[19] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1335], pag. 9.7: e i detti di vecchia compangnia gli posono a libro loro de ma' debitori nel XLI e nel XLII.

[20] Doc. fior., 1348-50, pag. 178.16: E deono dare, adì primo di luglo, anno MCCCLIII, fior. ciento d'oro, i quali danari ci promissono per messer Iachopo e Duccio di Charoccio, sono per fior. trecientonovantanove d'oro che dovavamo avere dal Chomune di Firenze, al libro de mali debitori a carte XII.

1.1 [Econ./comm.] [Con valore di agg. o apposizione:] che rientra fra gli obblighi di pagamento, che dà luogo a un pagamento, che si iscrive come 'dare'. A debitore, assegnare a debitore; buono debitore, assegnare per buono debitore. || Con intepretazione incerta, soprattutto per buono debitore nel Libro dell'Asse sesto.

[1] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1339], pag. 97.37: per la quale somma di fior. 1700 d'oro i detti della merchatantia asengnarono a debitore le dette terre a la compangnia di Tommaso de' Peruzi e compangni che cominciò in kalen luglio 1331...

[2] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1343], pag. 153.27: e lle lbr. 29 s. 19 d. 3 a fior. ci asengnarono per buono debitore fra Guiglelmo di Ciavanone comandatore di Chastello Saracino della Magione dello Spedale Sangiovanni e no[n] ne fummo pagati...

[3] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1335], pag. 7.12: Sono per lbr. 1923 s. 3 d. 3 di sterl., ragionati a lbr. 10 s. 15 a fior. la libbra, che i detti nostri compangni d'Inghilterra pagharono più per loro a più loro creditori in Inghilterra che non ricevettono tra in buoni debitori e in danari contanti per kalen luglo 1335, sì come al detto libro e luogho si vede partitamente.

[4] Doc. fior., 1348-50, pag. 217.15: Chola d'Ugholino di Firenze che dimora a Barletta dè dare, adì XIIII di settembre, anno MCCCXLVIII, once una terì dicesette e grana cinque di carlini d'argento [[...]], e Nicolò e Manetto detti ce l'asegnano a debitore perché no lli riscossono.

[5] Doc. fior., 1353-58, [1357], pag. 96.27: E che lire 23 sol. 4 pic. paghati per lo camarlingo in VIIJ pezi di marmi ritrovati per Arno, di peso di lib. 5800, e sono posti al quaderno della chassa a debitore in Domenicho detto...

[6] Doc. fior., 1310-60, pag. 281.12: Rimane che dé avere l. 14, s. 10 a fiorini; i quali li si tenghoro, i due fiorini d'oro per uno morsello di panno di doagio che Bartolo Ghucci gli mandò di Francia, che 'l fecie fare per lui a nostro debitore e no gli 'l fecie costare oltre la metà che valea...

1.2 [Econ./comm.] [In opposizione al fideiussore o mallevadore:] chi ha contratto il debito, chi ne risponde per primo. Locuz. nom. Principale debitore.

[1] Ranieri volg., XIII pm. (viterb.), pag. 228.22: De fide iussore principaliter a venditore mi[no]re [dato]. E sopra çò tu, ser Martinu, secundu ke principale d(e)vitore, sì p(ro)metti al dectu comparatore p(er) stipulatio(n)e (e) ale sue redi, si -l dectu venditore, i(n)p(er)çò k'ell'è mi[no]re, contra vennisse oi adimandasse niunu restituim(en)tu contra le decte cose, oi ke -l p(re)çu fosse pocu, oi qualunqua cosa del preçu avenga, ke tu del co(n)servararai sença danno lui e le sue redi...

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 324, vol. 1, pag. 529.23: Et questo tutto tenga et sia fermo de le ricolte et pagatori et herede loro, secondo che tiene per li principali devitori.

[3] Stat. pis., 1321, cap. 9, pag. 204.28: Salvo che se quella persona fusse principale debitore, u pagatore sacramentale d' alcuna persona u luogo della cità di Pisa, u del suo districto, che di quella possasi fare richiamo et stazimento di quelle cose, e lo loro pregio.

[4] Doc. volt., 1322, 4, pag. 13.3: Per la quale cosa lo decto ser Bartalommeo si fece principale debitore et pagatore per lo decto Neruccio al decto Convento...

[5] Stat. fior., 1355 (Lancia, Stat. podestà ), L. 2, cap. 8, pag. 358.15: ogni comandamento di guarentigia, che fatto sarà dal'anno domini MCCLVII in kalendi di gennaio inanzi, come detto è di sopra, fatto ad alcuno o ad alcuni debitori, così principali, come mallevadori, d'alcuno debito pagare a certo termine, sia tenuto per bando et in luogo di bando...

1.3 Lo stesso che creditore?

[1] Doc. lucch., XIII sm., pag. 6.32: per mesi XXXIIII fu mio debitore in C libre e io a lui diedi e dinunsiai tuta mia mobilia e merce da vendere, e contento che fu d'ugnia cosa et neuna cosa mainò mi dimandò, se non posa che facemmo la posta in voi...

1.4 Estens. Chi deve dare.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 18, pag. 232.17: Ma io richieggio la vostra gran bonità, ché v'aducha, operando in me, sovra de me; non me, ma voi guardando: ché, perch'io non sia degnio recievitore, voi pur siete degnio debitoree datore.

2 Estens. Chi si trova in un obbligo o in una necessità (in assol. o nei confronti di qno; di dare o d'altro; per avere promesso, per avere mancato, per gratitudine, per natura). Essere debitore di qsa.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 20: [18] Et però disse Seneca: grave torme(n)to è essere debitore di chi no(n) ti piace; p(er) co(n)trario, allegra cosa è avere ricevuto benefico da colui lo q(ua)le tu puoi amare sensa ingiulia.

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 49.10, pag. 131: Onta conto e gravezza / onor tutto e piacer che di voi presi. / Non che 'l dico vo pesi; / ma debitor son voi, ché fabricate / ho rete mante e lacci a voi lacciando...

[3] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 10, pag. 34.6: per quello ke çascuno homo k'è debitore a la raxone ama iustitia, quel k'ama iustitia ama constante e perpetua voluntate de dare soa raxone a çascuno...

[4] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 34.18: che de' savi e de' matti siamo debitori, cioè il savio e 'l matto siamo tenuti di gastigare quando conosciamo ch'elli errano.

[5] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 16, pag. 645.14: Ricorri e vedi la veritá delle virtudi e disamina te medesimo e disamina la proprietá delle virtú e considera come e di quanto se' debitore.

[6] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 149.9: O Dei, alli quali è l'imperio del pelago, i mari de' quali io corro, io locaroe a voi lieto anzi gli altari in questa riva, sì come debitore del voto, uno candido toro...

[7] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 4, cap. 39, pag. 292.24: sì che tanto maggiormente si conoscano debitori in eterno alla divina grazia, quanto più veggono punire li mali, dalli quali per lo suo ajuto si guardarono.

[8] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 17, pag. 140.25: così per contrario, quando è cattivo, eccede ogn'altra in miseria; perciocchè è debitore di morte di pena e temporale, e eternale...

[9] Jacopo Passavanti, Tratt. umiltà , c. 1355 (fior.), cap. 4, pag. 250.11: Da parte dell'anima abbiamo materia d'umilità: chè se l'uomo è in peccato mortale, l'uomo è peggio che non è un porco o un cane; chè que' sono debitori pure d'una morte, cioè del corpo; e egli di due, cioè della corporale e dell'eternale.

[10] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81, (fior.), Sp. 27, pag. 201.27: Noi siamo debitori di contare i peccati al vicario di Dio...

[11] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1388] 16, pag. 297.8: [2] Tu vuogli ch'io il ringrazii perché mi ha ffatto debitore, portatore e manovale del palazzo ch'egli s'idifica in vita etterna, il quale si mura per le mani de' poveri.

[12] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 44, pag. 273.21: sì che tanto maormenti se conosan debitoi in eterna a la divina gratia, quanto pu vêm purgà' li mai, de li quai per lo so aitorio fum guardai.

2.1 [Relig.] [Della condizione dell'uomo nei confronti di Dio; con valore di agg. o apposizione:] chi (che) deve pagare per le proprie mancanze (anche con esplicito uso metaf. di 1).

[1] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 33c, pag. 152.24: \M.\ Lo fantin che à receudo anima novelamente è dampn[a]o per tre caxon: [[...]] le segonda perzò k'ell'è fagio debitor de satisfare per la folia che fé lo primer homo quando el abandonà quella iustixia...

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 32, vol. 1, pag. 306.4: Tu sei, dice, madre di Dio, e madre dell'uomo debitore e rio, Tu madre del giudice, e madre dell'uomo sbandito, Tu madre di Dio, e dell'uomo; e però speriamo, che li recherai a concordia.

[3] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 15, pag. 68.17: Io sono la cagione del tuo dolore. Io sono il ladrone, e tu sei crocifisso per me. Io sono reo e debitore; e tu ne porti la pena, e paghi il debito delle mie iniquità.

[4] Laudi Battuti di Udine, XIV m. (tosc.-ven.), 6.34, pag. 42: Guardate d'ogni sozura, / del mal tolto e de l'oxura, / ch'al rendere è troppo dura, / Dio no vol tal debitore.

2.1.1 [In partic. nel Padre nostro:] fras. Perdonare, far perdonanza, rimettere (i debiti), far misericordia ai debitori: perdonare torti e offese ricevuti.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 12.30: Dimitte nobis debita nostra, sicut et nos dimittimus debitoribus nostris. [[...]] onde noi diciamo così: Bel padre, perdona noi siccome noi perdoniamo a' nostri debitori.

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 31 rubr., vol. 1, pag. 283.3: Come ci conviene essere figliuoli e seguitatori di cotal Padre, in far misericordia alli prossimi nostri debitori.

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 31, vol. 1, pag. 288.10: Rimetti a noi li debiti nostri, siccome ancora noi rimettiamo ai nostri debitori.

[4] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 16, vol. 1, pag. 50.24: Deu ni cumanda ki, senza satisfactioni, senza vindicta nui dibiamu perdunari a li nostri debituri...

[5] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 7.191, pag. 49: Et perdonança a' debiti sian fatta / de gli doveri nostri, et çiò ne vale / quanto noi femo a' nostri debitori.

[u.r. 19.02.2022]