CADUTA s.f.

0.1 caduta, cadute, cagiude, chaduta.

0.2 Da cadere.

0.3 Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.): 3.2.1.

0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. dar cadute 3.1.1; far caduta 2.3.1.

0.7 1 L'azione di compiere un percorso lungo una traiettoria diretta (o comunque tendente) verso il centro di gravità, non a causa della volontà o dell'attività del soggetto ma solo dell'attrazione del medesimo centro di gravità; il moto dovuto a tale azione. 1.1 Il luogo dove la direzione del moto (di un corso d'acqua) diventa prossima alla verticale. 1.2 [Detto del sole:] l'atto apparente di muoversi, sulla volta celeste, su una traiettoria diretta dal basso verso l'alto, e di sparire dietro l'orizzonte. 2 [Con focalizzazione sull'inizio dell'azione:] la perdita di una posizione stabile; l'interruzione di un movimento volontario, sostituito da quello, involontario, di cadere; il risultato di tale perdita o interruzione. 2.1 [Rif. a un edificio:] l'atto di perdere la propria coesione; crollo. 2.2 Fig. La morte. 2.3 Fig. La perdita di una situazione privilegiata; il fatto di passare da una determinata situazione a una in qualche modo peggiore; decadenza, disgrazia, peggioramento di stato. 3 [Con focalizzazione sulle conseguenze dell'azione:] l'azione di andare a finire in terra, abbattersi al suolo. 3.1 L'atto di abbattersi con tutto il proprio peso sopra qno; colpo. 3.2 Fig. L'atto di compiere un processo tale da ritrovarsi in una situazione negativa; il risultato di tale processo.

0.8 Maria Clotilde Camboni 20.12.2004.

1 L'azione di compiere un percorso lungo una traiettoria diretta (o comunque tendente) verso il centro di gravità, non a causa della volontà o dell'attività del soggetto ma solo dell'attrazione del medesimo centro di gravità; il moto dovuto a tale azione.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 9: lo gra(n)de peso fa gra(n)de caduta...

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 16, 91-105, pag. 430, col. 2.2: quel fiume ch'è appellato Acqua queta [[...]] fa grande cagiude e molto remore; e po' se calla e va a Forlí ed è appellato 'Livia'...

1.1 Il luogo dove la direzione del moto (di un corso d'acqua) diventa prossima alla verticale.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XVI, par. 2, pag. 687.21: più avanti procedendo, trovarono la caduta di quel fiumicello...

1.2 [Detto del sole:] l'atto apparente di muoversi, sulla volta celeste, su una traiettoria diretta dal basso verso l'alto, e di sparire dietro l'orizzonte.

[1] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 194, par. 1, vol. 2, pag. 270.4: immediatamente po' 'l tramontare e caduta del sole...

2 [Con focalizzazione sull'inizio dell'azione:] la perdita di una posizione stabile; l'interruzione di un movimento volontario, sostituito da quello, involontario, di cadere; il risultato di tale perdita o interruzione.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 30, pag. 67.24: l'uomo ne campa alcuna volta, e alcuna volta campa del fuoco, e alcuna volta d'una caduta da alto, alcuna volta rompe in mare, e la fortuna lo rimanda alla riva vivo...

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 8, vol. 2, pag. 138.18: non fa suo nidio ne' rami, nè per l'alte sommitadi: ma vola presso a terra, e pone l'uova nelle siepi; e, ricordandosi della antica caduta, teme di volare ad alti.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 3, vol. 1, pag. 21.30: cadiu a terra. La quali caduta parsi commu auguriu et adivinalya de la dampnaciuni ki issu recippi da poy...

2.1 [Rif. a un edificio:] l'atto di perdere la propria coesione; crollo.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 19, pag. 122.9: stando le genti nelle loro magioni arsero per lo 'ncendio delle case, e per le loro cadute fuoro seppellite.

2.2 Fig. La morte.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 17, pag. 302.4: La figliuola sopra la morta reina dice[va]: o regina, perchè per ira hai voluto privare il tuo essere, ed hai te uccisa per non vedermi ec. ? Hai perduta te, dicendo che io era perduta; ond'io p[ian]go prima la tua caduta che di niuno altro...

2.3 Fig. La perdita di una situazione privilegiata; il fatto di passare da una determinata situazione a una in qualche modo peggiore; decadenza, disgrazia, peggioramento di stato.

[1] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 410, pag. 310: Stato si muta / per poca caduta.

[2] ? Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 107.3, pag. 270: E pensi ben, ciascun, chent'è lo scroscio, / facendo, di caduta, poi, lo salto!

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 38.16, pag. 134: Iogneme una audacia, sprezare pena e morte; / 'n estante lo temore vede cadute forte: / securtà e temore demorar 'n una corte, / tant'è le capevolte, chi le porrìa stimare?

[4] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 13, pag. 49.19: pare troppa sozza cosa e, spezialmente intra lla minuta gente, che sia tropo gran caduta e sciesa se lla contessa o marchesa, o una lor pare o magiore, ami uno di popolo...

[5] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), canz. 2.74, pag. 9: O dolçe patria mia, / pyù ch'altra doya m'è la tua caduta, / conpyuta - corte de leticia, ch'eri / spyeco de donne, norma a cavaleri!

[6] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 13, 55-78, pag. 358.2: la sua caduta dalla prosperità in ch'elli era...

2.3.1 Fig. Fras. Far caduta: peggiorare di stato, decadere.

[1] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 18, pag. 171.7: quanto l'uomo à magior dignitade e magiore ordine, cotanto fa magior caduta peccando.

2.3.2 Fig. Sconfitta, distruzione; rovina.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 3, pag. 221.28: Questo Polidoro Priamo suo padre avea mandato a questa isola con grande quantità d'oro quando già si disfidava del combattere; il quale il re di Tracia, cupido d'oro, poi che vide la caduta di Troja, uccise.

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 13, vol. 3, pag. 121.23: non si mosse per le pistolenze nè per la caduta di Troia nè d'Ecuba.

[3] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 8, pag. 34.4: mai non appare, che non significhi novitati granni, spezialmente sopra li principi della terra, e commozioni de reami e morte e caduta de potienti.

[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 6, pag. 87.12: de la soa caduta dampnosa e de lo finale distrugimiento de quella soa grandessema cetate de Troya...

3 [Con focalizzazione sulle conseguenze dell'azione:] l'azione di andare a finire in terra, abbattersi al suolo.

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 59, pag. 97.14: videro caduto il lor signore, e giacere morto nella fossa, e 'l corpo suo tutto lacerato e infranto per la dura caduta ch'avea fatta...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 5, pag. 8.26: di quello arco lo fecero cadere, sì che di quella caduta morì.

[3] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 16, pag. 99.28: mantinne e cunsirvau a kistu garzune sanu e salvu in killa caduta».

[4] Legg. sacre Mgl.II.IV.56, 1373 (fior.), Legg. di S. Niccolò, pag. 107.12: e quegli, sentendo la caduta dell'oro, corse fuori, dietro a santo Niccolò, per conoscere chi fosse...

3.1 L'atto di abbattersi con tutto il proprio peso sopra qno; colpo.

[1] ? Doc. fior., 1277-96, pag. 401.14: uno pelliccione biancho d'angnello per la Giana predetta ch'avea male per la chaduta d'un ficho, che ch(adde).

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 32, pag. 132.2: E tutti i colpi e cadute ricevono nel capo, s'elli non li possono schifare.

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 50, pag. 432.36: per continua caduta la molle acqua rompe e fora le dure pietre...

3.1.1 Fig. Fras. Dar cadute: infliggere sofferenze.

[1] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 15.220, pag. 193: Maria, a la tua persona / sença cagione dài tante cadute».

3.2 Fig. L'atto di compiere un processo tale da ritrovarsi in una situazione negativa; il risultato di tale processo.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 11: li co(n)siglii salutevili allora adima(n)da qua(n)do la prosperità dela vita t'é piacevile; allora ti pe(n)sa che puoi venire in caduta di vita (et) così ti riterrai, (et) no(n) ti drai liberi movime(n)ti là ù sia da andare né qua(n)do...

3.2.1 L'atto di compiere un errore o un peccato; l'errore o il peccato medesimi.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 226.2: quelli è savio che diviene sollicito e maestro per la caduta delli altri.

[2] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 6.41, vol. 1, pag. 113: Ave, porto de salute, / ki ben t'ama tu l'aiute: / guardane di far cadute, / traici for di dubitança.

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 7.52, pag. 24: Guarda, non glie crédare! ca ionge al male 'l peio, / ca questa tua caduta sì pò aver remeio: / contra de te fa asseio: de volerte guardare, / con pianto confessare, sì porrai reguarire.

[4] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 3, pag. 456.11: non si può concedere, essere l'inferno nel suo principio se non doppo la caduta delli spiriti inmondi...

[u.r. 14.01.2009]