CADUTO agg./s.m.

0.1 caçudi, caçudo, caduta, cadute, caduti, caduto, cazudhe, chaduto.

0.2 V. cadere.

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 2.3.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Stat. venez., c. 1318.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Doc. perug., 1346; Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Poes. an. sic., 1354 (?).

0.7 1 Che si è staccato da un punto di partenza, se ne è allontanato, e quindi ne è stato perso. 2 Che ha perso una posizione stabile, la propria stabilità; [partic.:] che ha perso la posizione eretta. 2.1 Sost. Persona che ha perso la posizione eretta. 2.2 Che ha perso la propria coesione, e si è quindi abbattuto al suolo; crollato. 2.3 Che ha perso il tono; cascante. 2.4 Fig. Privo di sensi. 2.5 Fig. Che ha perso la vita; morto. 2.6 Fig. Che ha perso una posizione privilegiata; che ha subito un peggioramento di stato. 3 Che, avendo terminato il proprio percorso, è arrivato/andato a finire in un determinato luogo; [in partic.:] che è andato a finire in terra. 3.1 Fig. Che è venuto a trovarsi in una determinata situazione.

0.8 Maria Clotilde Camboni 20.12.2004.

1 Che si è staccato da un punto di partenza, se ne è allontanato, e quindi ne è stato perso.

[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 38, pag. 817.13: le lievi ceneri cadute delle triste reliquie...

[2] Doc. perug., 1346, pag. 24.14: tucte le pietre escarcate e cadute dei dicte archora...

[3] Esopo tosc., p. 1388, cap. 55, pag. 227.8: adomandò perché v'era così arricciato il pelo e in parte caduto.

2 Che ha perso una posizione stabile, la propria stabilità; [partic.:] che ha perso la posizione eretta.

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 59, pag. 97.12: E quando i Vizî videro caduto il lor signore, e giacere morto nella fossa, e 'l corpo suo tutto lacerato e infranto per la dura caduta ch'avea fatta...

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 318.14: Guardera'ti massimamente che in quello tempo tu non sia scapigliata, né non disfare e rifare spesso le cadute trecce.

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 84.24: E abbraccia lei caduta, e sforzasi di vincere la morte col tardo aiuto; e indarno aopera le medichevoli arti.

[4] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 145.27: Lo soprascritto diceva: «Questa ène Roma». Atorno a questa nave, dalla parte de sotto, nell'acqua stavano quattro nave affonnate, loro vele cadute, rotti li arbori, perduti li tomoni.

2.1 Sost. Persona che ha perso la posizione eretta.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 10.110, vol. 1, pag. 171: Or direte dunque a quel caduto / che 'l suo nato è co' vivi ancor congiunto...

2.2 Che ha perso la propria coesione, e si è quindi abbattuto al suolo; crollato.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 12, pag. 667.7: constretto da tempesta di pioggia d'entrare in una spelonca, e quella caduta e rovinante per superchia e subita piena d'acqua...

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 38, pag. 817.22: restaurare le cadute mura...

[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 13, pag. 83.23: li sassi del muro caduto avevano minuzzate e contrite non solamente le membre ma tutte le ossa.

2.3 Che ha perso il tono; cascante.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 757, pag. 126: Le braze deslongae, le golte g'en cazudhe, / La lengua besinfladha, le faze desveniudhe...

2.4 Fig. Privo di sensi.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 138, pag. 530.15: sì forte diede sopra la testa al turchio che feritolo a morte e storditolo, tutto sopra 'l collo del cavallo caduto stette grande ora, difeso da molti...

2.5 Fig. Che ha perso la vita; morto.

[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 38, pag. 805.7: poi che le male cominciate battaglie, non valuti di Iocasta i preghieri, ebbero fine per li caduti fratelli da pari fato...

2.5.1 Fig. Venuto meno, svanito.

[1] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 36.26: con piacevoli conforti risuscitata la caduta speranza...

2.6 Fig. Che ha perso una posizione privilegiata; che ha subìto un peggioramento di stato.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 5.3802, pag. 350: Ma sopra amico che fu d'una voglia / E sino a morte liberale in tutto, / E chi ha virtù e non consegue onore, / E chi fu già felice ed è caduto, / Licito è il pianto per cotal dolore.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 86.14: quale caso riceve te [[Andromaca]] caduta ed abbandonata da così virtuoso marito e valoroso?

2.6.1 Sost. Fig. Colui che ha perso una posizione privilegiata, che ha subito un peggioramento di stato.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, docum. 4.81, vol. 2, pag. 72: colui ch'è salluto / può cader, no 'l caduto...

2.6.2 Fig. Distrutto, sconfitto, annientato.

[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 38, pag. 806.4: le 'mpromesse fatte a lui ne' tempi della miseria, tratti tra le cieche minacce di Polifemo, cerca di porre ad effetto, e la caduta Tebe rifare sotto migliore cielo.

3 Che, avendo terminato il proprio percorso, è arrivato/andato a finire in un determinato luogo; [in partic.:] che è andato a finire in terra.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 16, pag. 398.17: in quello medesimo campo germogliano le semente cadute, che continuamente metteranno grandi accrescimenti di mali, che faranno con grande sudore.

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 20, pag. 165.10: E quando la torre colle sue ruote innanzi si pigne, e viene al luogo dove sotterra è cavato, per lo grande peso la terra sotto le criepa, e caduta nella fossa sta ferma, ed al muro non si giugne...

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 4, cap. 2 rubr., pag. 133.19: come per le molte acque cadute, la valle pareva tutto lago, e i cavalieri di Cesare che v'erano attendati, perivano tutti.

[4] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 273.8: Non ti agravi il tempo, né la indovinatrice stella Canicula, né la via imbiancata per la caduta neve.

3.1 Fig. Che è venuto a trovarsi in una determinata situazione.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 9, pag. 567.15: sentendomi nel numero de' più caduto...

- Sost.

[2] ? Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 4, pag. 384.32: I caduti in queste cose da piangere dal recente messo la soprastante paura da capo rivocò gli animi a consultare, in che maniera contro a' presenti pericoli s'andasse. || Cfr. Liv., XXIX, 4, 1: «In haec deflenda prolapsos ab recenti nuntio animos rursus terror instans revocavit ad consultandum quonam modo obviam praesentibus periculis iretur».

3.1.1 Fig. Che ha commesso un errore o un peccato.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 7.35, pag. 23: Da puoi che èsse caduta, conscienzia è mordace: / l'acqua, lo vento posa, de stimolar non tace!

[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 36, cap. 4, par. 14, pag. 507.19: Siccome Dio padre generò il figliuolo, che è verità, così il dimonio caduto generò, quasi figliuolo, la bugia.

[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 5, cap. 3, pag. 353.3: A questo ingrato errore della caduta mente, simile pentimento della nostra cittade sèguita.

3.1.1.1 Sost. Fig. Colui che ha commesso un peccato, peccatore.

[1] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), Ball. 9.26, pag. 228: Agricola a nostro Signore / non terra ma cor' - coltando, / fede, speranz'e amore / con vivo valor - sementando: / oh quanti beni pugnando / fai [di] diserti giardini / con pomi di fin - savore! / Tu mastro reggendo e 'nsegnando, / medico sanando - oni 'nfermo, / rustica caduti levando...

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 28, pag. 144.5: non si legge di Santa Caterina ch'era ella sola buona in tutto 'l paese? Grande maraviglia è questa, una donzella stare ella buona, ferma intra tanti caduti, che non vi ne avea uno buono.

[3] Poes. an. sic., 1354 (?), 180, pag. 29: O focu ki sempri ardi et mai non ti astuti, / amur ki mai non falli, a tutti doni aiuti, / a li humani li panni et lu locu di tua virtuti, / misiricordia spandi, sublevani caduti.

3.1.1.2 Sost. Fig. Persona che che è incorsa in un'infrazione alle regole, e quindi in una condanna, sanzione o pena; reo, colpevole.

[1] Stat. venez., c. 1318, F, pag. 90.21: tuti q(ue)lli che al d(i)c(t)o t(er)mene no(n) mo(n)strerà le soe ballestre, sì co(m)m'è d(i)c(t)o de sovra, darolli en scrito a li i(n)q(ui)sito(r)i del mio sestero p(er) caçudi infra t(er)ço die dapò ch'eli serà chaçudi i(n) la d(i)c(t)a pena.

[2] Stat. venez., c. 1330, cap. 49, pag. 49.30: quando quelli che encanta over encanterà da mo annanti algun dacio del Comun e no pagerà alo termene ordenado, debali enfra tre dì dar p(er) caçudi ali Cataver del Comun.

[u.r. 14.01.2009]