CRÉSCERE v.

0.1 ccrescere, ccressciendo, ccrisceri, chrescerà , chrescha, chrescie, chresciente, chrescieranno, chresciere, chresea, chresschono, chresuta, crebbe, crebbegli, crebbeli, crebbene, crebbeno, crebber, crebbero, crebbesi, crebbi, crebbono, crebe, crebero, cres, cresando, cresc', cresca, crescala, crescando, crescanno, crescano, crescanu, crescasi, cresce, crescè, crescé, crescea, crescean, cresceanne, cresceano, crescegli, crescela, crescelo, crescem, crescemi, crescemo, crescendo, crescendogli, crescendola, crescendole, crescendoli, crescendolo, crescendomi, crescendone, crescene, crescenno, cresceno, crescèno, crescente, crescenti, crescenu, cresceo, crescer, crescér, crescerà , crescerá, crescerae, cresceràe, crescerai, cresceran, cresceranci, cresceràne, crescerann', cresceranno, crescerano, cresceràti, cresceratti, crescerave, crescere, crescerebbe, crescerebbeno, crescerebbero, crescerebbono, crescerebe, cresceregli, cresceremmo, cresceremo, crescerete, crescergli, cresceri, crescerìa, crescerla, crescerli, crescerlo, crescero, crescerò, crescerono, crescerti, crescerv', crescervi, crescésaro, crescese, crescesse, crescesseno, crescessero, crescessi, crescesson, crescessono, crescesti, crescet', crescete, crescetemi, crescette, crescetteno, crescetti, crescettono, cresceva, crescevan, crescevanne, crescevano, crescevi, crescevono, crescexe, crescha, creschandose, creschi, creschino, creschinò, creschono, cresci, crescia, cresciamo, cresciando, cresciano, cresciarà , cresciará, cresciare, crèsciare, crésciare, cresciarea, crésciarlo, cresciate, crescici, crescie, crescié, cresciea, cresciegli, crescieia, cresciemi, cresciemmo, cresciendo, crescìeno, cresciente, crescienti, crescieo, crescier, crescierà , crescierae, crescieràe, crescieranno, cresciere, crésciere, crescierebbe, cresciero, cresciesse, cresciessono, cresciete, cresciette, crescieva, crescievano, crescino, crescio, crescite, cresciuda, cresciut', cresciuta, cresciutagli, cresciute, cresciuti, cresciuto, cresciutoli, cresco, crescon, crescono, cresconvi, crescu', crescú, crescudho, crescuno, crescuta, crescuti, crescuto, crescutu, crese, cresé, creseca, creseli, cresendo, cresente, creser, creserà , cresere, creserebe, cresese, cresesse, cresete, creseva, cresie, cresier, cresieva, cresiste, cresiudo, cressa, cressan, cressce, cresschono, cressci, cressciamo, cresscie, cressciere, cresscierebbe, cressciesse, cressciuta, cressciuti, cressciuto, cresscono, cresse, cresse', cressè, cressé, cressea, cressendo, cresseno, cressente, cresser, cresserà , cresserano, cressere, cressereveno, cresser-ghe, cresseria, cresserrà , cresseva, cressi, cressiè, cressié, cressier, cressieva, cressio, cressuda, cressudho, cressudi, cressudo, cressuo, cressuta, cressuto, cresù, cresú, cresua, cresuda, cresude, cresudha, cresudho, cresudi, cresudy, cresuo, cresuto, creve, creveno, crevve, crex', crexa, crexando, crexe, crexè, crexé, crexea, crexean, crexem, crexente, crexer, crexerà , crexerave, crexere, crexerebenno, crexerò, crexese, crexesse, crexeva, crexie, crexù, crexua, crexudi, crexui, crexuo, crexuta, crezudo, cricxi, criesciere, crischendu, crischere, crìschere, crischeru, crischìa, crischissi, crischìu, crischutu, crisci, criscìu, criscutu, crisia, crisscisti, crissendu, crissere, crisseru, crissìa, crissiu, crissuta, crissuti, crissutu, crissxiri, crisxissi, crixendu, crixi, crixia, crixìa, crixini, crixinu, crixiri, crixuta, crixuti, crixutu.

0.2 Lat. crescere (DELI 2 s.v. crescere).

0.3 Ritmo laurenziano, XII sm. (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Ritmo laurenziano, XII sm. (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.); Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Doc. pis., 1264 (3); Doc. sen., 1277-82; Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Lett. pist., 1320-22; Simintendi, a. 1333 (prat.); Stat. sang., 1334; Lett. volt., 1348-53.

In testi sett.: Poes. an. ravenn., 1180/1210; Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.); Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Caducità , XIII (ver.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.); St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Poes. an. urbin., XIII; Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Stat. viterb., c. 1345; Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. crescere legna al fuoco 10.2.

0.7 1 [Detto di un uomo, un animale, una pianta:] farsi più grande, svilupparsi; diventare adulto. 1.1 Fig. 1.2 [Rif. a parti o organi di esseri viventi]. 1.3 Sost. Atto del crescere, sviluppo. 2 Diventare migliore, più importante, più prospero. 3 [Detto di un sentimento, di una qualità morale, di un vizio, di un moto dell'animo:] farsi maggiore, aumentare di intensità, diffondersi progressivamente. 3.1 Non crescerne bene di qsa: non avere vantaggio da qsa. 3.2 [Detto di un male o di una malattia:] diventare più grave, peggiorare. 4 Diventare più numeroso. 4.1 [Detto di denaro, beni, ricchezze:] aumentare in quantità. 5 Diventare di volume maggiore, alzarsi di livello (delle acque); farsi più grosso, gonfiarsi. 5.1 Fig. 5.2 [Detto di una ghiandola:] infiammarsi. 6 Durare più a lungo. 6.1 Trans. Rinviare nel tempo, differire. 7 Diventare più alto, sollevarsi, alzarsi. 7.1 Sost. [Detto del sole:] ascesa (nel cielo). 8 [Detto della luna:] passare dalla fase di novilunio a quella di plenilunio. 8.1 Sost. 9 [Detto di un nome:] diventare più conosciuto, essere ricordato ed esaltato, acquisire fama. 10 Trans. Far diventare più grande, accrescere. 10.1 Rendere più esteso, ampliare. 10.2 Far aumentare la quantità di qsa. 10.3 [Detto di denaro, beni, ricchezze:] far aumentare la quantità (di ciò che si possiede). 10.4 [Detto di persona:] dare sostentamento e cure, formare la personalità. 11 Intensificare di tono, alzare (il volume della voce).

0.8 Sara Ravani 02.01.2005.

1 [Detto di un uomo, un animale, una pianta:] farsi più grande, svilupparsi; diventare adulto.

[1] Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.), 81, pag. 20: E lu patre co la mamma / lauda Deu ka bonum foe lu 'nditiu / ket fece Cristu tantu de propitiu. / Poi lu fante foe crescutu, / a la scola foe transutu...

[2] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 733, pag. 46: Quando el in trenta anni fo cresú / El començó le grande virtú.

[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vita beati Alexii, 37, pag. 291: Quand fo crescudho Alexio, una sposa gh'è dadha, / La qual dra ca dr'imperio zentilment era nadha.

[4] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 5, pag. 120.32: la quale acqua è mestieri che sia per adacquare la terra perché le plante crescano, sì che li animali trovino l'esca.

[5] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 20, pag. 157.9: Donde l'uomo dice in proverbio: che le male erbe crescono volentieri e ratto...

[6] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 88.55, pag. 352: ca, si la radicina loco achianta, / engrossace a trar l'umiditate, / e fa l'arbore crescere ed enalta...

[7] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 50, vol. 1, pag. 383.4: Accrescimento è quella opera di natura, che fa crescere il piccolo fantino, o altra cosa di sua generazione, infino a tanto ch'ella dee crescere.

[8] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 95.9, pag. 213: Po' quand' i' fu' cresciuto, mi fu dato / per mia ristorazion moglie, che garre / da anzi dì 'nfin al cielo stellato...

[9] Rainaldo e Lesengr. (Oxford), XIII ex. (ven.), 486, pag. 831: A tant che 'l formento è naxù, / e una spana l'è crexù: / la cavra en çencha quand el ge plax, / e manduga qu[e]l che plu ge plaxe.

[10] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 1, pag. 136.30: Onde il grano che ll'uomo dee mangiare si dee isciegliere tale che sia cresciuto in buona terra e che sia triato, ciò è netto e puro di tutt'altre cose...

[11] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 21.10, pag. 35: El mi pare de natura di corvo, / che nase blancho e posa nero cresse, / sì gl'à disposto novi gli culuri...

[12] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 15, pag. 74.18: Con questi aitorij hii fruiti cressan, se coxan e maruan e montan in soa bontae.

[13] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 35, pag. 291.3: Infra lo quale anno la ingraveday e conceppe de me uno fegliolo, lo quale poy che fo nato cressio, e mo èy facto cavaliary valentissimo.

[14] Contrasti Laur. XLII.38, XIV (tosc./merid.), 1.4, pag. 10: E questo fu lo malo cristïano / che mi furò la resta / del bassilico mio selemontano; / cresciut'era in gran podèsta / ed io lo mi chiantai co· lla mia mano...

1.1 Fig.

[1] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 45.13, vol. 1, pag. 306: Dolce amore, tu se' speme; / ki bene ama sempre teme, / nasce et cresce del tuo seme / ke bon fructo fa granare.

1.2 [Rif. a parti o organi di esseri viventi].

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 8, pag. 96.6: Anche dicono molti che quando ella invecchia il becco gli cresce tanto ch'egli volge in giuso, sì ch'ella non può beccare cosa che prode le faccia.

[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 128, pag. 255.27: Et è da sape(re) ch(e) tucte l'ung(n)e crescanu et agianu più humure, i(n) meliu se acco(n)cenu a fferrare, et ch(e) meliu se taglianu pocese lu inplasto far(e) ch(e) sequeta.

1.2.1 [Detto della barba e dei capelli:] farsi più lungo.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 16, pag. 316.26: E Rutilio [[...]] tutto il tempo che dell'accusa si cognobbe nè capello, nè barba, crescere non si lasciò...

[2] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 80, pag. 91.32: quelli cacciatori [[...]] nodrisceno due pulcelle; a l'una se insegna a sonare stormento e a l'altra bene cantare, lassando loro cresciere li capilli in fine a la terra...

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, [cap. 1], pag. 124.5: Ancora prendete la radicie d'un'erba [[...]] e lavarsine il chapo, ritiene i chapelli e li 'nbeliscie e li fae cresciere.

[4] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 21.27: Primieramente conviene che si lasci crescere la barba grande e non si rada.

[5] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 53, pag. 124.25: alcuna volta si tosavano li capelli e la barba; alcuna volta si lasciavano crescere e non si tondeano infin che 'l tempo della tristizia non era passato.

[6] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 191.16: sono ignudo e nonn- ò con ch'io mi possa coprire né vestire la carne se non co 'l mio medesimo pelo e capelli e la barba, la qual m'è cresciuta adosso...

1.3 Sost. Atto del crescere, sviluppo.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 24, pag. 413.7: ciascuno savio s'acorda ch'ella dura in fino al venticinquesimo anno; e però che infino a quel tempo l'anima nostra intende allo crescere e allo abellire del corpo...

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 37, pag. 239.2: lo cibo non soperchia nel garçone, però che v'è bisogno in del crescere, et però non puote generare.

[3] Giunte a Restoro, XIV in. (it.sett./fior./eugub.), [6], pag. 256.20: lo termine di crescere in biltà e in vigore si è 35 anni, e adonque conviene che altretanto tempo si metta a invechiare e andare a neente...

2 Diventare migliore, più importante, più prospero.

[1] Ritmo laurenziano, XII sm. (tosc.), 10, pag. 192: Suo gentile vescovato / ben è cresciuto e melliorato. / L'apostolico romano / lo [sagroe in] Laterano...

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 48, pag. 152.8: Et così averai allegreza e le tue cose sempre cresceranno, schifando i predetti mali.

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 46: Et Senaca in nele Pistule dice: le piccule co[se] crescano p(er) co(n)cordia, (et) p(er) discordia le gra(n)de discorreno.

[4] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 165.16: aço che le vostre lodevoy ovre sia clarificade denanz da De, et el vostr los e prexiy cresca e s'amplifich intre la zent con exaltament e perpetual grandeça de le vostre persone.

[5] Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.), ball. 4.24, vol. 1, pag. 267: Radice è di viltade, / ch'a tutti ben dispiace, / lodare om sua bontade, / [e] prodezza chi face: / quei che la fa ne cade; / [però] quei che la tace / ne cresce fermamente.

[6] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 643, pag. 382, col. 2: et multi altri, allo ver dire, / se digiu convertire / per lu exemplu de quisti / che foru così antisti, / scì che lla sancta fede / per vui crescere deve...

[7] Stat. sang., 1334, 30, pag. 123.3: Ancho, a ciò che l'arte de la lana perseveri nelli suoi honori in San Gimignano e nel suo distretto e crescha sempre di bene in meglio...

[8] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 22.14, pag. 567: Però ve piaccia el vostro onor tenere, / e la pura beltà, che gli occhie adesca, / immaculata se conserve e cresca.

[9] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 3, pag. 220.27: e perché le cose d'Abel creseva e multiplicava de ben in meio più cha quelle de Chaim, imperçò Chaym sì l'ancise per invidia.

3 [Detto di un sentimento, di una qualità morale, di un vizio, di un moto dell'animo:] farsi maggiore, aumentare di intensità, diffondersi progressivamente.

[1] Poes. an. ravenn., 1180/1210, 18, pag. 616: qui çò fa non pò splaser altrui, / su' bontathe sempre cresse plui, / çogo, risu sempre passce lui, / tute l'ure serv[e] curtisia.

[2] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 285, pag. 571: se l'om li fai onore, soperbia i cres e monta, / e ten-lo soto pe e 'g fai gremeça et onta.

[3] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 26 (88), pag. 248.27: Ma scì è venuta meno la fede (e) è crexuta la malicia d(e)la çenta...

[4] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Panfilo], pag. 47.19: Lo amore sì crese per la usança, e l'amore e tute le cause del mondo sì descrese sença la usança.

[5] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 168.22: in però che volere così isbrigatamente pace e benivoglienza dalle persone adirate non solamente non si truova, ma cresce et infiamasi l'odio.

[6] Pallamidesse Bellindote (ed. Contini), a. 1280 (fior.), 1, pag. 468: La pena ch'ag[g]io cresce e non menova, / come di verno fa l'agua nel Po...

[7] Caducità , XIII (ver.), 30, pag. 655: De dì en dì poi da quel tempo en ça / sempro [è] cresua la toa fragilità, / dal cò a <l>i pei tuto ei plen de peccà, / né 'n ti no è né fe né lïaltà.

[8] Poes. an. urbin., XIII, 17.54, pag. 577: Tanto l'alma indulcisci / dell'amor ke çe crisci, / quando poi li sparisci / non se sa consolare.

[9] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 31.4, pag. 390: Così faceste voi o guerra o pace, / guelfi, sì come siete en devisione, / ché 'n voi non regna ponto di ragione, / lo mal pur cresce e 'l ben s'ammorta e tace.

[10] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 86.51, pag. 418: Tanto è crexuo lo lor foror / che travajà son inter lor.

[11] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 1.22, pag. 151.1: Il quale colpo fu la distruzione della nostra città, perchè crebbe molto odio tra i cittadini.

[12] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 40, pag. 54.10: perçò ke quanto la entencion dell'anema se converte plu sovra li desplaxeri tanto cresce plu la tristicia...

[13] Lett. pist., 1320-22, 12, pag. 52.23: e no' pare che consideri la vergongnia e la bassanza che tornerebe a te e a noi, se facessi quello che ài scricto; che troppo sarebe magiore che no' pare che pensi; e ongni die crescerebe.

[14] Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.), 51, pag. 378: Et questo mostra per voler partire / non pur lui da peccato et da far male, / ma farne a li auditor crescer disire...

[15] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 136.1: Quegli ee più aspro per gli ammonimenti di coloro, e per lo ritenimento ee commosso a maggiore ira, e crescegli la rabbia, e' gastigamenti gli noceano.

[16] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 10, pag. 629.20: E ogni amore il quale non fa crescere l'amore di Dio [[...]] l'anima l'abbia in odio e fuggalo come serpente venenato...

[17] Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?), 1.31, pag. 146: Poscia col tempo amor cresciuto è tanto, / ch'i' ho piú volte meco ragionato / come io sono scampato / da l'aspre brighe e da le mortal pene...

[18] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 172, pag. 14: Le plaghe mie de doglia se refrescha, / pensando ch' el me chonvien dir plu oltre / la pena mia che sempre par che chrescha.

[19] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 20, pag. 95.9: Et essendu insembli la prima notti, tantu li plachia chi lu amuri crisia.

3.1 Non crescerne bene di qsa: non avere vantaggio da qsa.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 85.32, pag. 345: Eo non t'amai per mene, 'nante t'amai per tene: / non me ne crebbe bene de lo mio fatigato.

3.2 [Detto di un male o di una malattia:] diventare più grave, peggiorare.

[1] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 195, pag. 36: Cresce lo male, e mmorite, per piçula lesura: / Non dar certa sententia na questïone scura.

[2] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 5, pag. 18.1: E questo vedemo ad ocli çascon die, ke piçol mal cresce e prende possança se 'l savio medico no 'l socorre.

[3] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 23, pag. 107.24: Mantanente mortu lu patre sanctu, lu previte cadiu malatu; crischendu la infirmitate, lu previte fo mortu...

[4] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 2, cap. 4, pag. 24.28: Crescendo la 'nfermità, il re venne un'altra volta a lui...

[5] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 41, pag. 153.16: E incontenente vegnandoge la freve, començà ad aver gram dolor e gran afano. E crexando la infirmitae fim a lo so dì sesto...

3.2.1 [Detto di un'epidemia:] diffondersi nello spazio.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 4, pag. 139.1: Crescendo la detta pistolenzia, dissero i preti che a' Dei si facesse sacrificio di bellissimi iuochi e soavi canti...

4 Diventare più numeroso.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 199.16: Et in quello tempo tante locuste crebero in Asia ke non tanto le spice de lo grano e li frondi de li arbori teneri, ma le scorse de li arbori amare e le lena secce se rodeano.

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 3, pag. 35.11: e per ciò vi fue già la fine delle terre abitate, infino a tanto che le genti crebbero e moltiplicâro, e passâro in una isola ch'è in mare...

[3] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 10, pag. 122.32: e crescendo il numero de' discepoli, erano in quel monte molti monasterî pieni di monaci...

[4] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 15, pag. 81.12: e perciò ricievette comandamento da Dio el nostro primo padre Adamo, diciendoli crescete e multiplicate, e riempite la terra.

[5] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 6, pag. 38.17: E predicando gli Apostoli continovamente, crescea la moltitudine de' fedeli, e di femmine e di maschi...

- Sost.

[6] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 14, pag. 132.8: E per lo mille [si] significa lo movimento del crescere: ché in nome, cioè questo 'mille', è lo maggiore numero, e più crescere non si può se non questo multiplicando.

4.1 [Detto di denaro, beni, ricchezze:] aumentare in quantità.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 1, pag. 6.27: E non, come più crescie ricchessa, paghamento discrescie?

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 4, vol. 1, pag. 88.16: commu li rikizi di lu populu di Ruma crisseru in tanta larghiza per li virtuti di li nostri imperaduri, cussì la bontati et la continencia è stata examinata per la cura di li judici.

4.1.1 [Econ./comm.] Ottenere in più di ciò che si possiede, incassare.

[1] Doc. sen., 1277-82, pag. 185.35: Ancho XL sol. nel dì che ne cresciemmo cinqueciento minus due fiorini d'oro ch'erano rasionati trenta et cinque sol. minus uno den. et rechamoli in trenta et cinque sol.

5 Diventare di volume maggiore, alzarsi di livello (delle acque); farsi più grosso, gonfiarsi.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 301.13: In quelle tempora lo fiume cresceo molto e fuoro grande terremota per le provincie e pistilentia e fame e incendia...

[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 110.15: Avenne che 'l debitore, portando la moneta, trovò il fiume di Rodano sì malamente cresciuto che non poteo passare né essere al termine che era ordinato.

[3] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1035, pag. 212: 'l mare Ucïano [[...]] un'ora cresce molto / e fa grande timolto, / poi torna in dibassanza...

[4] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 5, pag. 119.7: E se l'acqua continuamente entra e·llo mare e no 'nde uscìse, lo mare cresciarea, che non se trova crésciare; e s'elli cresce da l'uno lato, per oposito è mestieri che elli demenimi da l'altro...

[5] Quindici segni, 1270-90 (pis.), 213, pag. 256, col. 2: L'octavo giorno serà doctoso / e sopra tucti spaventoso, / che -l mare sì forte crescerà / che grande cosa allor serà...

[6] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 12, pag. 230.7: Però che il Tevere cresciuto per piove non usate, e spandendosi più che non potrebbe essere creduto, per grandezza e per bastanza disfece tutte le magioni di Roma poste nel piano.

[7] Novellino, XIII u.v. (fior.), 30, pag. 198.8: Tornando con le pecore sue, uno fiume ch'avea passato era molto cresciuto per una grande pioggia che venuta era.

[8] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 71.27: In quest'anno XVII dì di Marzo crebbe sì Arno per piova, che fu, che allagò una parte di Firenze...

[9] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 25.22: Ca subitamenti lu lacu di Alba, non crissutu per ploia da celu nìn per scurrimentu de flumara, crissiu smisuratamenti ultra lu acustumatu motu di lu stagnuni...

5.1 Fig.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 1, cap. 5, pag. 75.7: Allora li crebbe lo cuore oltre modo, et appellò li suoi cavalieri: et alcuno disse che li appellò piangendo.

[2] Fr. da Barberino, Rime, a. 1314 (tosc.), 1.24, pag. 234: Né men per questo nel venir allarga / lo rivo de le lagrime crescendo, / che, fuor la faccia, come dentro fende.

5.2 [Detto di una ghiandola:] infiammarsi.

[1] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 2, pag. 578.44: Aveni ancora ki killa glandula la quali è dicta vermi, la quali è in lu pectu di lu cavallu apressu lu cori, alcuni fiati crixi tantu pir li humuri ki sun discursi...

6 Durare più a lungo.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 23, pag. 37.16: E trovamo en tale loco li die uguali, e non crescono e non demenomano, e en tale loco li trovamo crésciare e demenemare, e quando lo die cresce e la notte demenema...

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 14, pag. 114.19: ma il savio doge e per innanzi sì dee provedere, che nè (poco istante crescendo il die) noccia il mutamento del sole...

[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 43 bis, vol. 1, pag. 353.1: Ed allora vegnono li dì menomando, e le notti crescendo, sì che nel verno sono le notti grandissime.

[4] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 6, pag. 183.2: e queste ore si fanno picciole e grandi nel dì e nella notte, secondo che 'l dì e la notte cresce e menoma.

[5] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 15, pag. 107.21: In questo tenpo si paregia il die cholla notte, sì che lla notte crescie e -l dì menova.

[6] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 2, 1-9, pag. 22, col. 1.13: E a anotificare tale eguaiança dixe l'A. che quando le notte soperchiano, çoè quando cresseno, le ditte Balance glie caçon de mane...

6.1 Trans. Rinviare nel tempo, differire.

[1] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. 104, pag. 47.22: Anco possa e debbia el dicto Notaio, quando sirà in Chiarentana, e se non ci fossi, el Consolo, prorogare e cresciere el dicto termine se a lloro parrà ch' el facto reghiegha...

7 Diventare più alto, sollevarsi, alzarsi.

[1] Quindici segni, 1270-90 (pis.), 192, pag. 256, col. 2: Lo sexto tali sengni apparranno / che le valle crescerano, / e diventrano piani li monti...

[2] San Brendano ven., XIV, pag. 148.8: sì tosto como lo sol levava, ele insiva fuora de la tera e a puoco a puoco ele cresieva su inn alto infina l'ora de nona...

7.1 Sost. [Detto del sole:] ascesa (nel cielo).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 23, pag. 37.24: E quando elli è mosso per andare da una cosa diversa ad un'altra, come dal crésciare al demenemare, dèalise mòvare per rascione a poco a poco...

7.1.1 Sost. [Con rif. alla luce del sole].

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 49, pag. 259.17: Togli la tavola ingessata: se lla terrai per schisa, manderai la luce del sole ne la casa ove non è. Chiamasi questo crescere reflexo.

8 [Detto della luna:] passare dalla fase di novilunio a quella di plenilunio.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 47, vol. 1, pag. 365.9: la Luna, per la prossimitade che ella ha con la terra, ella sempre adopera nelle cose che sono qua giuso più apertamente che l'altre. Chè quando ella cresce...

[2] Libro pietre preziose, XIV in. (fior.), pag. 321.25: Selenithe sì è una gemma ch'è verde come erba e somiglia a aiaspe, e cresce quando la luna cresce, e menoma quando la luna menoma.

[3] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 2.3448, pag. 330: Perché sempre vedemo / La Luna scema, che poi vien crescendo / In fin che è piena, come certi semo?

[4] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 84.10: Da prima sera la Luna sta sovra tera VIIJ ponti e puo' va a monte e cossì va la Luna crexando IIIJ ponti ogno dí infina qu' ella sia redonda...

[5] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 17, pag. 102.28: E fassi quando la luna cresce, quando la gemma degli arbori comincia a gonfiare.

8.1 Sost.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 4, pag. 41.1: Ma gli astrologhi dicono che non è se non per la luna, per ciò che l'uomo vede li marosi crescere e menomare secondo il crescere e 'l menomare della luna...

9 [Detto di un nome:] diventare più conosciuto, essere ricordato ed esaltato, acquisire fama.

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 560, pag. 576.34: Sì ne fu poi lo nome de la dama sempre cresciuto e exaltato, e molto ne fu honorata, ella amò poi tutto giorno suo signore di verace cuore.

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 21, pag. 44.12: Ma 'l nome del filosofo cresce dopo la morte sua, e sempre dura, e con lui insieme tutte le cose, di ch'egli ha parlato ne' suoi scritti.

10 Trans. Far diventare più grande, accrescere.

[1] Rinaldo d'Aquino (ed. Contini), XIII pm. (tosc.), 30, pag. 113: Para non averia, sì se' valente, / ché lu mond' ha cresciuto / lo presio tuo sì lo sape avanzare.

[2] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), son. 13-2.14, pag. 86: Ma dicovi ch'i' agio audito dire / ca fino amante non vince per dire, / ma serve e tace, e quindi cresce amare.

10.1 Rendere più esteso, ampliare.

[1] Doc. pis., 1264 (3), pag. 389.3: Et che lo fondacho lo quale este in Tunithi, lo quale Dio mantegna, debbia a loro essere cresciuto (et) ampliato seco(n)do la grandessa delo fondacho deli Genovesi.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 54, vol. 1, pag. 82.7: Anco, XXV libre di denari, ogne anno a lo luogo et a' frati de la Sancta Croce da la porta di Camollia, per crescere la loro chiesa et per le necessità loro sovenire...

[3] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 1.20, pag. 147.11: onde, veggendo i Cerchi salire in altezza (avendo murato e cresciuto il palazzo, e tenendo gran vita), cominciorono avere i Donati grande odio contra loro.

[4] Stat. sen., c. 1318, cap. 117 rubr., pag. 110.22: De crescere e fare magiore el pelegrinario de l'Ospitale de le donne.

[5] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 89, pag. 256.18: Non resterete voi giammai di stendere, e crescere le vostre possessioni?

[6] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 86, par. 1, vol. 2, pag. 439.5: Statuimo e ordenamo ke 'l capetanio sia tenuto fare raconciare e crescere una fonte la quale è posta en le pertenentie de sancto Andrea de Prepo...

10.1.1 [Detto di un capitolo, di un ordinamento].

[1] Stat. fior., 1280-98, par. 66, pag. 71.22: cioè di potere fare ordinamenti, stançiamenti, e' capitoli crescere e menomare, arogere e chassare, e fare e dire tucto quello che fosse acrescimento e mentenimento e paceficho e buono stato dela Compagnia...

[2] Stat. viterb., c. 1345, pag. 169.11: Anque ordinamo che questi capituli e ordinamenta no(n) si ci poça cresciare e nè menovare quantu ad osservantia sença licentia e volontade di mi(s)sere.

10.2 Far aumentare la quantità di qsa.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 5, pag. 8.12: Julio Cesare avendo molte cose in Roma, elli crebbe lo numero de' cavalieri e de la sua masnada.

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 48, pag. 250.4: Cristo spezzò questi pani e diè alle turbe. Il quale pane crebbe e moltiplicò in tanta abondanza, che ssi saziaro e soperchiârne dodici sporte, e fu il più manifesto miracolo del mondo.

- Fras. Crescere legna al fuoco: v. legna s.f.

[3] Lett. volt., 1348-53, pag. 186.17: tu sai [[...]] come sono contenti di stare sottoposti per lo modo che sono al comune di Siena, sì che per le novità che sono al presente ci pare che s'ingegnino di crescere legna a fuoco.

10.3 [Detto di denaro, beni, ricchezze:] far aumentare la quantità (di ciò che si possiede).

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2796, pag. 272: non guarda dìe né festa, / né per pasqua non resta, / e non par che li 'ncresca, / pur che moneta cresca.

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 133.6: Se vuoli essere ricco, non crescere l'avere, ma menoma la cupidità e lo volere.

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 8: Et se tu vuoi essere riccho no(n) intendere a crescere la pecunia ma a menimare la tua volontà...

10.4 [Detto di persona:] dare sostentamento e cure, formare la personalità.

[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 3.6, pag. 902: Rug[g]ieri à fatto la sua 'Passione' / Non trovai dritto né ragione / in quelle false persone, / cioè in Siena, là 'v' io sono istato, / fue cresciuto e allevato...

[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 44, pag. 79.13: Io ho un uomo alle mani il qual s'appella Maommetti, che insin da teneretta età è riposato nel mio grembo e nutricato del mio latte e cresciuto e allevato del mio pane...

[3] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 70, pag. 856.12: Ne' primi anni de la fanciullezza fu mandato Paris a balia fuori di Troia, o per sospetto d'uno sogno che fece Ecuba o per altro, a uno pastore, il quale l'alevò e crebbe...

11 Intensificare di tono, alzare (il volume della voce).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 15, pag. 237.20: el matto crescierà la voce sua nel riso; ma l'uomo ch'è savio appena ride chetamente.

[2] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 71, pag. 81.6: cominciando di dire con boce mezolana, continuando le parole sue crescerà la boce, e, torcendo il suono, dirà parole molto tosto, gridando...

[3] Passione genovese, c. 1353, pag. 36.21: La donna sì lo guardà e sì lo recognossé e incomenzà de corre apresso, cossì como ella poeyva, e a cresser la voxe più forte che ella poé...

[u.r. 18.12.2017]