DICHIARIGIONE s.f.

0.1 dichiarigioni.

0.2 Da dichiarire.

0.3 Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.).

N Att. solo fior.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Enunciato con valore normativo. 2 [Dir.] Testimonianza o espressione di uno stato di cose o di una volontà, dotata di valore ufficiale.

0.8 Elisa Guadagnini 11.05.2004.

1 Enunciato con valore normativo.

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 14.1: Dichiarigioni per dare nomi e numeri e figure di cose scritte e abreviate in questo libro siccome diviserà per inanzi: Mille vuol dire in singulare migliaio e in prulare vuol dire migliaia. Cantar. vuol dire in singulare cantare e in prulare vuol dire cantara.

2 [Dir.] Testimonianza o espressione di uno stato di cose o di una volontà, dotata di valore ufficiale.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 60, vol. 1, pag. 397.22: Proccedendo a voto il primo fallo, un altro se n'arose per l'avocato già detto, incontro in Consiglio alla utolità della pratica, che i dichiaratori da Pisa avieno mandato in publico a Firenze intorno di XVI dichiarigioni fatte al principio in diversi dì, acciò che a fFirenze fossono per lo notaio sopra cciò ordinato cancellati di bando.