0.1 descernano, descèrnare, descerne, descernea, descerner, descernere, descernerea, descernese, descerno, descernono, deserna, desernia, deserno, desernuto, discerna, discernano, discernare, discérnare, discerne, discerné, discernea, discernëa, discerneano, discernei, discerneli, discernelo, discernemmo, discernendo, discernendola, discernendolo, discerneo, discernéo, discerner, discernerà , discernere, discerneremo, discernerla, discernesi, discernesse, discernessero, discernessi, discernete, discernetti, discerneva, discernevano, discerni, discernia, discerniam, discerniamo, discernino, discerniri, discerno, discernono, discernute, discernuto, discerse, discersero, dischernere, disciernare, discierne, disciernendo, disciernere, discierniamo, diserno, dissciernere, disserna, disserne, disserner, disserni, disserniri, disserno.
0.2 DELI 2 s.v. discernere (lat. discernere).
0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Lett. pist., 1320-22; Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.).
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Rime Mem. bologn., 1301-24; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Stat. cass., XIV.
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.6 N Il lemma si è confuso con l'affine decèrnere, assumendo talvolta i signif. in lat. tipici dell'altro verbo (cfr. 1.1.5, 1.1.6), il quale fa a sua volta propri quelli del lat. discernere.
0.7 1 Riconoscere, distinguere, percepire qsa per mezzo dei sensi (partic. la vista). [In partic.:] vedere, scorgere. 1.1 Fig. Riconoscere, percepire, comprendere qsa per mezzo dell'intuito, dell'intelletto, della ragione. 2 Riconoscere (per mezzo dei sensi, dell'intelletto o della ragione) le differenze fra entità distinte, e quindi distinguerle l'una dall'altra. 2.1 Separare l'uno dall'altro diversi insiemi in base a caratteristiche distintive. 2.2 Fungere da elemento separatore o di confine. 2.3 Individuare in un insieme; valutare; scegliere. 2.4 Rendere diverso qsa da qsa altro, differenziare (?). 2.5 Fig. Operare una distinzione fra ciò che è positivo e ciò che è negativo rispetto alla morale.
0.8 Maria Clotilde Camboni 20.01.2005.
1 Riconoscere, distinguere, percepire qsa per mezzo dei sensi (partic. la vista). [In partic.:] vedere, scorgere.
[1] Bono Giamboni, Trattato, a. 1292 (fior.), cap. 31, pag. 152.16: sono passate come una ombra, e come fa la nave per l'a[c]qua tempestosa, che poi che è passata no si discerne la via c'ha fatto...
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 8.17, vol. 3, pag. 121: E come in fiamma favilla si vede, / e come in voce voce si discerne, / quand'una è ferma e altra va e riede...
[3] Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.), 18, pag. 376: vedea della virtú l'alçante altura / et disiava di salire in cima, / ché discernea già 'l bel della pianura.
[4] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 33.11, pag. 578: Ma quel che 'l mira col viso velato / d'alcuna nebbia che i vegna dal core, / non ben descerne el suo chiaro colore.
[5] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 8, pag. 482.20: era sì la voce dal pianto rotta e Arriguccio impedito dal suo furore, che discerner non poteva più quella esser d'un'altra femina che della moglie.
[6] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 45.7, pag. 103: chi ben mira in voy, par che discerna / benigna gratia sempre ne la fronte.
[7] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 34, 1-9, pag. 849.40: se tu il discerni; cioè se tu il puoi scorgere.
[8] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 27, 124-142, pag. 657.37: più oltre non discerno; cioè non veggo, nè cognosco.
1.1 Fig. Riconoscere, percepire, comprendere qsa per mezzo dell'intuito, dell'intelletto, della ragione.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 16, pag. 78.8: l'ira impediscie l'animo, sì che non può discernere la verità.
[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 11: ll'ira inpedisce l'a(n)i(m)o sì che no(n) può (con)noscere né discernere lo vero.
[3] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 12, pag. 112.7: fidanza, o la paura per lo volto, e per le parole, e per li movimenti dell'andare si discerne.
[4] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 9 parr. 1-8, pag. 36.3: di queste parole ch'io t'ho ragionate se alcuna cosa ne dicessi, dille nel modo che per loro non si discernesse lo simulato amore che tu hai mostrato a questa e che ti converrà mostrare ad altri».
[5] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaestio 174, pag. 128.11: azò ke li Soy poesseno discerne claramente k'Ell'era suscitao veraxemente in zo ke li Lo viteno mangiare e bevere...
[6] Lett. pist., 1320-22, 19, pag. 71.25: In queste predicte cose ài tu molto a vedere, in però che tu n'ài a discernere lo vero, e quello che fa per noi.
[7] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 16, pag. 647.2: molte volte parrá all'anima d'essere caduta, e saranno tanto acute e sottili le tentazioni e sí varie e di tali cose che l'anima non saprá dov'ella si sia; e non le parrá di sapere discernere per buono giudizio, s'ella vuole o no, se è caduta o no...
[8] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 50, pag. 178.9: in tanti modi sòlinu intravenire li sonni, pir[ò] li pirsuni multi fiati non sàp[in]u dischernere quandu su revilacioni e quandu non...
1.1.1 Sost. Fig. La capacità e la facoltà di comprendere qsa; la potenza dell'intelletto umano che permette di farlo.
[1] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 3, ott. 85.4, pag. 105: Ma sopra tutti benedico Iddio / che tanto cara donna diede al mondo, / e che tanto di lume ancor nel mio / discerner pose in questo basso fondo, / che 'n lei innanzi ogni altro il gran disio / io accendessi, e fossine giocondo.
[2] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 28, pag. 137.10: E ciò sentendo el cardinale Nicchola, isdegniò forte contra la chiesa santa e diventò crudele a ssè stesso e ancho ad altrui, e per lo suo disciernare, cominciò a predicare tutto el contrario di quello che aveva predichato prima, e advenne per lo suo bello dire, riprovando tutte le prime ragioni, per le quali tutti quelli saracini erano convertiti, tutti rinnegharo la fede nostra...
1.1.1.1 Fig. Di piccolo discernere: non particolarmente acuto o intelligente.
[1] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 9, pag. 34.4: Carissima mia suoro in Cristo crucifisso, Posto ch'io sia d'un picciolo discernare, tuttavia pur conosco che 'l parlare e ragionare e lo scrivare le sante virtù, si conviene alle persone che esse virtù usano...
1.1.2 Fig. Venire (e essere) a conoscenza di qsa.
[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 8, pag. 209.6: tu sei tra lli beati, li quali contempla[no] Iddio, [e] discernono il futuro e 'l presente ed il preterito...
[2] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 31, 127-138, pag. 769.38: però dice: sì che discerna; cioè cognosca...
1.1.3 Fig. Esprimere un giudizio razionale su qsa; capire; interpretare; intendere; giudicare.
[1] Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.), 27.34, pag. 526: discerne male in cui è vizio amico.
[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 36, vol. 3, pag. 113.18: Lo sanatore, lo quale sana li modi e li fatti che sono intra gli uomini, si è colui che fece la legge; e questi discerne e fa giustizia intra coloro che fanno l'ingiurie, e coloro che le ricevono...
[3] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 11, pag. 46.13: E però che l'abito di vertude, sì morale come intellettuale, subitamente avere non si può, ma conviene che per usanza s'acquisti, ed ellino la loro usanza pongono in alcuna arte e a discernere l'altre cose non curano, impossibile è a loro discrezione avere.
[4] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 6, pag. 5.3: [C]hè prudentia si è una vertude enluminativa dello entellecto humano a descerner entro quelle cose le qual sè o da seguire o da laxare.
[5] Stat. pis., 1318-21, cap. 58, pag. 1117.17: Ordiniamo, che se alcuno mercato si facesse per alcuno sensale, e lo dicto mercato rimanesse per giusta cagione, la quale casgione si discerna per li consuli e per loro consiglio, u per la magiore parte di loro, che lo dicto sensale di quel mercato avere nè tollere debbia neuna cosa da nulla parte.
[6] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 1.112, vol. 1, pag. 17: Ond'io per lo tuo me' penso e discerno / che tu mi segui...
[7] Esp. Pseudo-Egidio, XIV pi.di. (tosc.), pag. 204.1: nell'uomo intemperato [[...]] l'amore discerne male, cioè fa dare falso iudicio de la cosa amata, nella quale le cose che piacciano fa parere maggiori, e quelle che dispiacciono fa parere minori.
[8] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 1, vol. 1, pag. 156.4: timendu issu Plato que per la ira issu non putissi beni discerniri lu mudu di la vindicta...
[9] Stat. perug., 1342, I.50.26, vol. 1, pag. 202.15: esse overo altre de loro dechiareno e descernano cotale diminutione, acrescemento, cancelatione overo ascritione deverse fare.
[10] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 841, pag. 54: Se desernuto ben avisti el meio, / non besognava a mi de parturire / chostui che del suo sangue par vermeio.
1.1.4 Fig. [In rif. al compiere un'azione, non meglio specificabile, in cui sono coinvolte le facoltà intellettive].
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 27.129, vol. 2, pag. 475: Il temporal foco e l'etterno / veduto hai, figlio; e se' venuto in parte / dov'io per me più oltre non discerno.
1.1.5 Fig. Stabilire, determinare.
[1] Stat. cass., XIV, pag. 138.12: s(er)vi lo ordine lu quale averà ordinatu, voy s(er)vi lu quale averanu avuty quissi fr(atr)i; così vayanu a la pace, a la co(m)munione, ad i(m)ponendi li psalmi, stare i(n)nellu choru. (Et) o(mn)i o(mn)ino locu la etate no(n) discerna l'ordine (et) no ce preiudice, inp(er)czò Samuel (et) Daniel piczuli iudicaru li p(re)viti vechi.
[1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 10, cap. 43, pag. 519.10: proposono, che volessero e comandassero, che il senato discernesse che coi Cartaginesi si facesse la pace, e comandassono chi questa pace dovesse dare, e chi l'esercito d'Africa dovesse ritornare in Italia.
1.1.7 Fig. Descrivere, raccontare.
[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 12, 67-75, pag. 341, col. 2.3: Vanno a mille. Qui discerne como li ditti Centauri saetavano quelle anime che si moveano del logo della pena a loro data per la iusticia de Dio.
[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 22, terz. 9, vol. 1, pag. 249: E prima il Re di Francia suo nipote, / e 'l suo figliuolo, e Prenze di Salerno, / e 'l Conte Artese, perchè molto puote, / ciascun si mosse, come quì discerno.
[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 34, 1-9, pag. 849.41: Come quando una grossa nebbia spira; discerne il tempo, dicendo come quando è una grossa nebbia...
1.1.8 Fig. Rappresentare, raffigurare.
[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 12, 61-69, pag. 285.35: come te basso e vile Mostrava 'l segno; cioè come parea basso e vile quello segno scolpito, che lì; cioè lo quale in quil luogo, ti discerne; cioè ti figura!
2 Riconoscere (per mezzo dei sensi, dell'intelletto o della ragione) le differenze fra entità distinte, e quindi distinguerle l'una dall'altra.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 21, pag. 85.18: D[e'] avere in te questa sagacità, e osservalla solicitamente, che tu discerni buoni amici da rei et da nemici, et de' domandar consiglio da boni amici e savii e dotti e provati e trovati fedeli per ragione, et maximamente da vecchi.
[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 10, pag. 209.25: lo cielo corrarà più che folgore, e movarasse sì ratto che non se descernerea lo die da la notte...
[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 34.29, pag. 121: O amor naturale, notrito en escienza, / simele en apparenza a lo spirituale: / descernese a la prova, ché ven men la potenza / patere onne encrescenza, tranquillo en onne male; / non ha penne né ale che voli en tanta altura, / remanse en affrantura ne la sua enfermetate.
[4] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 35, pag. 265.28: questa luce corporale ti giudica queste cose, unde ti fa discernere quello ch'è oro et quello ch'è argento, che sensa luce non potresti discernere.
2.1 Separare l'uno dall'altro diversi insiemi in base a caratteristiche distintive.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 128, pag. 105: Dra mort la qual fa l'omo aregordar ve voio, / Dra qual, quand eo ge penso, con grand tremó 'm condoio, / K'ell'è de tanta forza e è de tant orgoio, / No guarda a discerne qual sia forment on loio.
[2] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 4 Proemio.5, vol. 2, pag. 348: E come puoi vedere, / discerne pruni da fiori: / li primi getta e gli altri par ch'onori...
2.1.1 Fig. [In rif. a una distinzione di ordini o gradi].
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 1.78, vol. 3, pag. 12: Quando la rota che tu sempiterni / desiderato, a sé mi fece atteso / con l'armonia che temperi e discerni, / parvemi tanto allor del cielo acceso / de la fiamma del sol, che pioggia o fiume / lago non fece alcun tanto disteso.
[2] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 133.16: Chi vuole usare amore, non esca del suo voler proprio, né ordini d'amore discerna, imperciò che amore ha voluto d'ogni generazione adornare suo palagio, e vuole che usino tutti egualmente cavalleria d'amore nella corte sua, né alcuno ordine vuole che vi abbia privilegio né vantaggio.
2.2 Fungere da elemento separatore o di confine.
[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 11, pag. 364.12: Li Arcadii ruinaro alle porte, e dell'antica consuetudine fiaccole presero da morti. Luce la via per lungo ordine di fiamme, e molto discerne i campi.
[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 6.97, pag. 355: Questo discerne la giacente rena / da la feconda terra e qui passai / col mio consiglio, che mi guida e mena.
2.2.1 Pron. Staccarsi da qsa, venirne separato.
[1] Dom. da Monticchiello, Rime, 1358 (sen.), 3.141, pag. 44: Vedevo poi el tapin de Oloferna / mirar Giuditta con occhi divoti / col capo che dal busto si discerna.
2.2.1.1 Pron. Fig. [Con soggetto il giorno, partendo dall'immagine del suo metaf. separarsi dalla notte, corrisponde all'albeggiare].
[1] A. Pucci, Rime (ed. Corsi), a. 1388 (fior.), 11.13, pag. 817: tutta notte dormi' con diletto, / perch'esser mi parea a la taverna / là dove Paolo vende el buon trebbiano / che per tal modo molti ne governa; / e avend'io un bicchiere di quel sano / in su quell'ora che 'l dí si discerna, / e voi venisti a tòrlomi di mano.
2.2.1.2 Pron. Fig. Provenire da un certo ceppo familiare; appartenere alla discendenza di qno.
[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 25.79, pag. 172: benedecto il regno di quel pome / de Davìd padre nostro se discerne.
2.2.2 Fig. Separare ponendo fine.
[1] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 166, pag. 403.19: Il quale è una dottrina di veritá, fondata in sulla viva pietra, Cristo dolce Iesú, vestita di luce che discerne la tenebre.
[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 33, pag. 343.22: i lievi teli, li quali più tosto accendere potevano la battaglia, che discernere...
2.3 Individuare in un insieme; valutare; scegliere.
[1] Stat. pis., 1330 (2), cap. 55, pag. 492.10: Li quai frati, coi detti due per quartieri, abbiano et avere debbiano, per nomi et per sopranomi, tutti li 'ncarcerati che sono tenuti in carcere del Comuno di Pisa, per maleficii, u vero quazi; et di loro discernere infino in diece (in tra i quali non si compitino le femine), li quali parranno loro più miserabili et più poveri, et per minori u più leggieri delicti, u vero excessi, et più lungo tempo in carcere tenuti.
[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 1, ott. 43.2, pag. 268: Esso mandò solenni avvisatori / a discerner la più leggiera scesa; / li qua', mirate dintorno e di fori / le rive tutte con la mente intesa, / tornarono, avvisati de' migliori / dove discender con minore offesa / potessero, e al duca il raccontaro; / e 'n quella parte lo stuol dirizzaro.
[3] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 43.20: So, e manifestamente conosco, che lo amore non suole discernere li uomini con istilo di discrezione, ma tutti parimente gli costrigne nella sua battaglia...
2.4 Rendere diverso qsa da qsa altro, differenziare (?).
[1] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 5, pag. 41.31: nulla cosa propiamente discerne lo giusto dallo ingiusto, come questa, cioè che nelle avversitadi lo ingiusto mormora, e lo giusto loda, e ringrazia Iddio.
2.5 Fig. Operare una distinzione fra ciò che è positivo e ciò che è negativo rispetto alla morale.
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 18.15: la anima per gravezza del corpo perde la conoscenza delle cose, sì che appena puote discernere bene da male, sì come in tempo passato nell'anime di molti le quali erano agravate de' pesi de' corpi, e però quelli uomini erano sì falsi et indiscreti che non conosceano Dio né lloro medesimi.
[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 8, pag. 63.4: E puòsi diffinire così: ragione è una virtù che discerne 'l bene dal male, e quel ch'è licito da quel che nonn- è licito, e discerne l'onesto da quello che non è honesto, e l'acoglimento è del bene e è schifamento del male.
[u.r. 20.04.2010]