DISCERNIMENTO s.m.

0.1 descernemento, descernimento, dicernimento, discernimenti, discernimento.

0.2 Da discernere.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.).

0.5 Locuz. e fras. dare discernimento 2.3; fare discernimento 2.2; in discernimento 2.1; servare discernimento 1.1.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 La capacità e la facoltà di comprendere, di giudicare. 1.1 Fras. Servare discernimento: tenere in considerazione, avere riguardo per. 2 La capacità e la facoltà di riconoscere le differenze fra entità distinte, e quindi di distinguerle una dall'altra. 2.1 Fras. In discernimento: al fine di distinguere, di differenziare. 2.2 Fras. Fare discernimento: chiarire le differenze fra entità distinte, esprimerle; distinguere (in un discorso). 2.3 Fras. Dare discernimento: provocare una differenza, esserne la causa. 2.4 La capacità e la facoltà di operare una distinzione fra ciò che è positivo e ciò che è negativo dal punto di vista morale. 3 L'atto di trattare ingiustificatamente e ingiustamente qno in maniera peggiore rispetto ad un altro; discriminazione.

0.8 Maria Clotilde Camboni 25.01.2005.

1 La capacità e la facoltà di comprendere, di giudicare.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 6: Cautione è discernime(n)to di visii co(n) autorità, p(ro)ponendo le specie dele virtù.

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 21.20, pag. 70:, tu l'hai creato como fo tuo piacemento; / de grazie l'hai adornato, desteli descernemento; / nulla cosa ha osservato de lo tuo commandamento...

1.1 Fras. Servare discernimento: tenere in considerazione, avere riguardo per.

[1] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 9, pag. 630.27: lo padre per lo figliolo sia tenuto de fino al debito subsidio de li beni, servandose discretione e descernimento alle facultate et al numero di figlioli, sempre cum misericordia.

2 La capacità e la facoltà di riconoscere le differenze fra entità distinte, e quindi di distinguerle una dall'altra.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 7, pag. 62.14: La prudenzia è discernimento infra le buone cose e infra le rie, prendendo le buone e lasciando le rie.

[2] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 32, pag. 400.29: questo dicernimento del dolce e dello amaro non si chiama giudicio propiamente.

2.1 Fras. In discernimento: al fine di distinguere, di differenziare.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 12, S. Silvestro, vol. 1, pag. 147.5: Manifesta cosa è che Abraam fu prima giusto e prima piacque a Dio ched e' fosse circunciso; non lo fece dunque santo la circuncisione, ma la fede e la giustizia lo fece piacere a Dio; non ebbe dunque la circuncisione in santificamento, ma in discernimento de l'altre genti».

2.2 Fras. Fare discernimento: chiarire le differenze fra entità distinte, esprimerle; distinguere (in un discorso).

[1] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 10, pag. 630.5: consideri ogni anima che gli amori hanno molta simiglianza insieme, sí come sono questi amori spirituali, umani, carnali, temporali, naturali; de' quali per non fare paura a te, lettore, non ne fo discernimento.

2.3 Fras. Dare discernimento: provocare una differenza, esserne la causa.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 10, pag. 335.8: Voi ancora due fratelli cadesti nei campi de' Rutoli, Lauride e Timbro, greca prole molto simile, indiscreta da' suoi e grato errore al padre e alla madre; ma ora Pallante vi diede duri discernimenti: perciò che a te, Timbro, la spada Evandria ti tolle il capo; e la destra decisa, Lauride, chiede te suo, e le dita quasi morte triemano e schifano il ferro.

2.4 La capacità e la facoltà di operare una distinzione fra ciò che è positivo e ciò che è negativo dal punto di vista morale.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 14, pag. 325.27: la ragione è discernimento del bene, e del licito e del non licito, et dell'onesto e del nonn- onesto, comprendimento del bene e fugimento del male.

3 L'atto di trattare ingiustificatamente e ingiustamente qno in maniera peggiore rispetto ad un altro; discriminazione.

[1] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), 2 Par 19, vol. 4, pag. 226.7: appo il nostro Signore Iddio non è iniquità, nè discernimento di persone, nè cupidità di doni.