DISCOSTARE v.

0.1 dischostata, discosta, discostano, discostato.

0.2 DELI 2 s.v. discostare (da costa).

0.3 Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Poes. an. pis., XIV in. (?) (2); Boccaccio, Ameto, 1341-42; S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Spostare in modo da aumentare lo spazio esistente fra l'oggetto e un punto di riferimento; allontanare, allontanarsi (pron). 1.1 Fig. Trasformare in modo da impedire o ostacolare il rapporto fra l'oggetto della trasformazione e un altro punto di riferimento. 2 Non tenere in nessuna considerazione; considerare estraneo, ignorare. 3 Presentare caratteristiche non comuni a qsa o a qno altro; differire.

0.8 Francesco Sestito 31.01.2005.

1 Spostare in modo da aumentare lo spazio esistente fra l'oggetto e un punto di riferimento; allontanare, allontanarsi (pron.).

[1] Poes. an. pis., XIV in. (?) (2), 342, pag. 84: Torna[n]do, provor ponelvi la testa; / et la barcheta s'era dischostata / e caminava forte sensa resta / sì come fusse da gente guidata; / tanto guardono ch'ella fue passa[ta] / e che lor vista la potette scorgere...

[2] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 20.2, pag. 410: Vedie la donna che 'l dì s'apropinqua, / da quelle donne alquanto si discosta; / piangìe che par che vita la relinqua, / e fussi ginocchion in terra posta...

1.1 Fig. Trasformare in modo da impedire o ostacolare il rapporto fra l'oggetto della trasformazione e un altro punto di riferimento.

[1] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 100, pag. 203.36: El quale sdegno e scandalo discosta l'anima da me e impedisce la perfezione, e in alcuno tolle la grazia, piú e meno secondo la gravezza dello sdegno e dell'odio conceputo nel prossimo per lo suo giudicio.

2 Non tenere in nessuna considerazione; considerare estraneo, ignorare.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 10, cap. 3, par. 11, pag. 201.7: Dio il volesse che così molti bene facessono come molti bene parlano; ma da quelli, che comandano e non fanno, lo credere è discostato e' comandamenti sono già prosciolti.

[2] Contemptu mundi (I), XIV sm. (tosc.), cap. 15, pag. 92.15: E tutti e dí del povero sono mali, e frategli dell' uomo povero gli portano odio. Oltra di ciò ancor gli amici sua dalla lunga si discostano da lui.

3 Presentare caratteristiche non comuni a qsa o a qno altro; differire.

[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 47.36, pag. 830: Simile tutta a me chiara e disposta / s'è la mia Lia con gli effetti suoi, / che di que' nullo da me si discosta.

[u.r. 17.06.2009]