DISCOSTO agg./avv.

0.1 descosta, dischosti, discosto.

0.2 Da discostare.

0.3 Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.).

In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

0.7 1 [Introduce in maniera denotativa la misura dello spazio interposto fra due punti di riferimento]. 1.1 [Con idea di difficoltà a stabilire un rapporto fra due punti di riferimento]. Fig. In condizioni tali da non poter facilmente raggiungere un obiettivo a causa di fattori esterni. 2 Avv. [Con idea di difficoltà a stabilire un rapporto fra due punti di riferimento:] a una certa distanza. 2.1 Essere discosto a qno: essere estraneo a qno (detto di un'azione, un comportamento).

0.8 Francesco Sestito 31.01.2005.

1 [Introduce in maniera denotativa la misura dello spazio interposto fra due punti di riferimento].

[1] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 41, pag. 46.46: e poi faranno gli Romani pace co· llui e andranno per lui che sarà abitare a uno castel discosto da Roma III leghe, overo XV miglia al nostro modo...

[2] Savasorra, XIV pm. (pis.), pag. 90.9: E se dicesse la lancia este accostata al muro e discosto tanto lo piede de la lancia dal muro che -l capo de la lancia di sopra discende gió per lo muro palmi 4, e vuoi sapere quant'è discostato dal muro lo piè de la lancia.

1.1 [Con idea di difficoltà a stabilire un rapporto fra due punti di riferimento]. Fig. In condizioni tali da non poter facilmente raggiungere un obiettivo a causa di fattori esterni.

[1] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 325.8: Ma pocho giovò loro questo dì, che furono sanza numero tornando alle loro magioni e alberghi ranpongnandosi con Domenedio che mandi la morte a sé e a le loro famillie anzi che stare sì dischosti dalla loro bramata dovizia di grano e d'ogni bene per li loro guadagnati danari.

1.1.1 Giudicato inopportuno; tale da dover essere rifiutato (una proposta).

[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1263, pag. 298: Fo facto lo parlamento e fatta la proposta, / Et alli scindici de Aquila fo data la resposta, / Et aberone honore della proposta nosta, / Ché non ce abe contrario che li foxe descosta.

2 Avv. [Con idea di difficoltà a stabilire un rapporto fra due punti di riferimento:] a una certa distanza.

[1] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), cap. 22, pag. 69.33: El nimico familiare è abitante non molto discosto, ma appresso; non di fuori, ma dentro...

2.1 Essere discosto a qno: essere estraneo a qno (detto di un'azione, un comportamento).

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 21, vol. 2, pag. 332.16: E: Siami discosto di gloriarmi, se non nella croce del Signor nostro Gesù Cristo, per lo quale lo mondo mi è crocifisso, ed io al mondo.