DISDEGNAMENTO s.m.

0.1 dexdeniamento, disdegnamenti, disdegnamento.

0.2 Da disdegnare.

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Il provare un sentimento di rifiuto e disprezzo. 2 Azione, evento o circostanza che si valuta del tutto negativamente; causa di collera e indignazione. 3 [Ret.] Parte finale di un discorso, tesa a suscitare l'indignazione dell'uditore.

0.8 Maria Clotilde Camboni 25.02.2005.

1 Il provare un sentimento di rifiuto e disprezzo.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Rationes quare Virgo tenetur diligere peccatores, 16, pag. 232: Iesú Crist venn il mondo a sostenir tormento / Per tò i peccai del mondo per nostro salvamento, / Dond per li peccaor fo fag quel ovramento / K'el fo fïol dra Vergene senza dexdeniamento.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vita beati Alexii, 99, pag. 293: Crezand Eufimïan senza dubitamento / Ke 'l so fio s'av demette in grand desprisiamento / E bregarav coi poveri senza dexdeniamento, / Perzò dé 'l ai soi servi cotal amaistramento.

2 Azione, evento o circostanza che si valuta del tutto negativamente; causa di collera e indignazione.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 17, pag. 403.27: con villanie, e con disdegnamenti, e con aguati il manumise...

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 19, pag. 121.19: Adunque i Galli Senoni [[...]] assediaro: e gli ambasciadori di Roma, che per cagione di fare pace erano venuti, videro che nelle schiere contra loro combattieno; per lo quale disdegnamento mossi, lasciato l' assedio del castello di Chiusi, con tutte loro forze andaron contra i Romani.

3 [Ret.] Parte finale di un discorso, tesa a suscitare l'indignazione dell'uditore.

[1] Gl <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 65, vol. 4, pag. 239.11: Come nasce lo disdegnamento. Disdegnamento è quella fine del conto, in che il parlatore mette un corpo d'uomo, od altra cosa, in grande odio, ed in gran malavoglienza.