DISDEGNOSO agg./s.m.

0.1 desdegnosa, desdegnose, desdegnoso, desdegnoxa, dexdegniosa, dexdeniosa, dexdenioso, disdegnioso, disdegnosa, disdegnose, disdegnosi, disdegnoso, disdegnozo, disdengniosa, disdengnioso, disdengnoso.

0.2 Da disdegnare.

0.3 Patecchio, Frotula, XIII pi.di. (crem.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Trattato, a. 1292 (fior.); Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.).

In testi sett.: Patecchio, Frotula, XIII pi.di. (crem.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Tristano Veneto, XIV.

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII.

0.7 1 Che prova rifiuto e disprezzo (in partic. verso qsa considerato di scarso valore); superbo, altero. 1.1 Che manifesta rifiuto e disprezzo; che esprime alterigia o superbia. 1.2 Che si rifiuta di compiere una certa azione. 1.3 Indifferente o disinteressato a qsa. 1.4 Che prova collera, rabbia, indignazione; che si adira o si indigna facilmente. 2 Che provoca collera o indignazione.

0.8 Maria Clotilde Camboni 25.02.2005.

1 Che prova rifiuto e disprezzo (in partic. verso qsa considerato di scarso valore); superbo, altero.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Laudes de Virgine Maria, 28, pag. 212: Per gratïa fo nobel e a De fo gratïosa: / Perk'ella fo dr'Altissimo fïola e matre e sposa; / Per bon costum fo nobel com femna virtüosa, / Com femna casta e larga, humel, no dexdeniosa.

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 471, pag. 487.16: tucti li re e prencipi dell'oste gli andaro a la 'ncontra e lo ricevettero molto honorevolmente ché non ebbe nell'oste nullo sì disdegnoso, che a lui non s'umiliasse e no li facesse grande honore.

1.1 Che manifesta rifiuto e disprezzo; che esprime alterigia o superbia.

[1] Patecchio, Frotula, XIII pi.di. (crem.), 6, pag. 585: Noioso son, e canto de noio / qe me fai la rëa çent noiosa. / Eu veço l' omo, com' l' è plui croio, / tant eleçe vita plui grecosa / en vestir e 'n parlar de regoio / e 'n far ogna causa desdegnosa.

[2] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 1.19, pag. 451: ella non mette cura di neente, / ma vassen disdegnosa, / ché si vede alta, bella e avenente.

[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 351, pag. 250: Anchora fi lezudho dra Vergen glorïosa, / Per fin k'ella era pizena, molt era pïatosa; / In far lemosne ai poveri no era dexdegniosa, / Inanz li prevedheva con faza gratïosa.

[4] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 19: disde(n)gnoso è lo beneficio che molto sta in dela mano di colui che 'l dà.

[5] Bono Giamboni, Trattato, a. 1292 (fior.), cap. 19, pag. 138.33: interviene ch' alcuna cosa far bene non si puote, perc' ha fare l' uomo con persone ritrose, o [con] empio o erto o disdegnoso: però colui che la detta cosa ha a fare dee essere mansueto, ch' è la settima delle dette virtù, cioè arrendevole contro alla ritrosia di coloro, perché dirittamente si faccia la cosa.

[6] Poes. an. urbin., XIII, 12.48, pag. 565: si Addàm fo ingannato, quello ke lo ingannao / non te ne reguardao: / fece cosa arrogant'e desdegnosa.

[7] Tristano Veneto, XIV, cap. 361, pag. 324.3: haveva dito le soe desdegnose parole solamentre per lui confonder, et quando elo intendé et chognossé lo so grande coracio, elo se repentì de ciò qu'ello havea dito.

1.2 Che si rifiuta di compiere una certa azione.

[1] Legg. S. Caterina, XIV in. (tosc.), str. 11.1, pag. 488: Di parlare erano disdegnosi, / ciaschuno guardava ch' ella cominciasse; / sempre li savi sono invidiosi / l' uno in ver l' altro quando disputasse.

1.3 Indifferente o disinteressato a qsa.

[1] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 1.52, pag. 463: Va, canzonetta fina, / al buono aventuroso, / ferilo a la corina / se 'l truovi disdegnoso...

[2] Dino Fresc. (ed. Marti), XIII ex.-a. 1316 (fior.), 5.11, pag. 366: Pietà non v' è né merzé né calere, / perché si fa crudel com' ella puote / e disdegnosa della vita mia.

1.3.1 Che manifesta disinteresse e indifferenza.

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 13 par. 10, pag. 55.8: convene che io chiami la mia inimica, madonna la Pietade; e dico 'madonna' quasi per disdegnoso modo di parlare.

1.4 Che prova, o manifesta, collera, rabbia, indignazione; che si adira o si indigna facilmente.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 10, pag. 130.3: Esso, che nnon mai vole ingiuria fare, non villano, nè laido è; ch'è dilicato e puro, ver' cui onni caro e delicato brutto; e quanto è sor tutti, sor tutti disdegnioso è, e de suoie sponse gieloso sovra onni sponso. Adonque, Madonne mieie, se la Reina de Francia [o] d'Engletterra guardare dea non laidire el suo Singniore, quanto voi maggiormente non mai el vostro?

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 1.44, pag. 117: Io tornerò, e dimorrò con teco / Sicondo che ttu star vorai con meco; / Ch' io son la donna molto disdengniosa / Da quella giente che mi tengon male; / Però minaccie né priego mi vale.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 17.132, vol. 1, pag. 293: Come 'l falcon ch'è stato assai su l'ali, / che sanza veder logoro o uccello / fa dire al falconiere «Omè, tu cali!», / discende lasso onde si move isnello, / per cento rote, e da lunge si pone / dal suo maestro, disdegnoso e fello...

[4] Armannino, Fiorita (05), 1325 (tosc.), pag. 540.11:. Etor crucciato si parte dal giuoco vedendo sè e gli altri fratelli da costui soperchiato sì villanamente; disdegnoso prese la spada per trarlo a ferire, ma quello a tale giuoco con Etor non sarebbe durato.

[5] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 17, 127-136, pag. 466.1: disdegnoso e fello; cioè crucciato e disposto a mal fare...

2 Che provoca collera o indignazione.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 1, pag. 127.6: quale cosa ee più disdegnosa a coloro, che sono liberi e forti, che vinti e discacciati e minacciati di mala segnoria, porre giù l' arme, e usare pace?