DIMOSTRATIVO agg.

0.1 ddimostrativa, demostrativa, demostrativi, demostrativo, demustrativa, dimonstrativi, dimostrativa, dimostrative, dimostrativi, dimostrativo, demostrativo, dimostrativo.

0.2 Da dimostrare.

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.7 1 [Dir.] [Ret.] [Nell'ambito della retorica giudiziaria:] che concerne i discorsi o gli argomenti volti a provare una tesi. 2 Che serve a dimostrare. 3 [Gramm.] Aggettivo o pronome che indica la posizione, nel tempo e nello spazio, d'una persona o d'una cosa.

0.8 Massimiliano Chiamenti 11.01.2005.

1 [Dir.] [Ret.] [Nell'ambito della retorica giudiziaria:] che concerne i discorsi o gli argomenti volti a provare una tesi.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 98.23: Et poi che Tullio à detto di questa questione del genere secondo il suo parimento, sì procede immantenente a riprendere Ermagoras dell' errore suo in questa controversia del genere. Dell'errore d'Ermagoras. A questo genere Ermagoras sottopuose quattro parti, ciò sono deliberativo, demostrativo, iudiciale e negoziale.

[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 58.15: e questa causa dimostrativa è doppia: una speciale et un'altra che non si puote partire. La speciale dimostrativa è quella nella quale i parlieri si sforzano di provare una cosa essere onesta o disonesta, non nominando alcuna certa persona; et intendo certa persona a dire delli uomini e delle cittadi e delle battaglie e di cotali certe cose e determinate tra lle genti, non intendo dell'altezza del cielo né della grandezza del sole o della luna, ché questa quistione non pertiene a rettorica.

2 Che serve a dimostrare.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 7.76, pag. 85: Luce luminativa, / luce demustrativa, / non vene all'amativa / chi non è en te luminato.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 4, pag. 84.10: Né si maravigli alcuno se queste e altre ragioni che di ciò avere potemo, non sono del tutto dimostrat[iv]e; ché però medesimamente dovemo amirare loro eccellenza - la quale soverchia li occhi della mente umana, sì come dice lo Filosofo nel secondo della Metafisica -, e afferma[r] loro essere.

[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 24, 70-78, pag. 539, col. 1.4: E da questa, çoè rasonando con silogisimi apparenti demostrativi e necessari.

[4] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 1, cap. 10, pag. 25, col. 22.14: Però che ho decte alcune cose peregrine non usate le quali non pruovo per la scriptura: non le dico affermando dove alcun sancto affermasse il contrario o manifesta necessaria ragione vere il conchiudesse: avengha che crederrei sufficientemente queste cose parte per la scriptura, parte per ragioni e per argumenti a simili o dimonstrativi sufficientemente provare.

[5] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 76, pag. 146.26: La quale pazienzia è uno segno demostrativo, che mostra che l'anima ami perfettissimamente e senza alcuno rispetto.

[6] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 27, 112-129, pag. 704.21: cioè io l'ò tenuto per li capelli: Ché assolver non si può chi non si pente; qui dimostra per ragione demostrativa che l'assoluzione del papa detta di sopra non valse: imperò che la forma della penitenzia; cioè l'assoluzione, fu inanzi in atto che la materia...

[7] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 19, pag. 185.3: E la varietate delle femene per la quale li huomini se gabano spesse volte sì èy tanta che quanto plu a li huomini mostrano amore, sollicitando l'altri per acto demostrativo a semele amore, sobetamente quando li huomini le credeno avere afferrate a lloro volere se trovano gabati da quella speranza, e quillo amore èy variato in tutto e mutato da lloro.

3 [Gramm.] Aggettivo o pronome che indica la posizione, nel tempo e nello spazio, d'una persona o d'una cosa.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), Prologo, pag. 10.13: Hic adinvenit omnem viam disciplinae, et dedit illam; nelle quali parole si notano le quattro cagioni principali di questo libro, che usate sono domandarsi ne' principii delli altri libri, cioè la cagione efficiente, materiale, formale e finale. La cagione efficiente di questo libro si mostra in quello pronome dimostrativo ad occhio, hic; cioè, costui autore di questo libro, Boezio, il quale fu uomo di Roma gentile, e nel Sanato onorevole e pregiato.

[u.r. 09.12.2021]