DIMOSTRAZIONE s.f.

0.1 demonstracïone, demonstracioni, demonstratione, demonstrazion, demonstrazione, demonstrazioni, demostracione, demostration, demostratione, demostrationi, demostraxon, demostrazione, demostrazioni, desmostraxon, dimonstratione, dimostracioni, dimostraçioni, dimostrationi, dimostrazion, dimostrazione, dimostrazioni.

0.2 Da dimostrare.

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.).

In testi sett.: Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.).

In testi mediani e merid.: Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.7 1 [Ret.] Uno dei generi del parlare che si attua mediante giudizi di valore. 2 Atto, immagine, gesto che serve a rivelare o esternare qsa. 3 Argomentazione o verifica empirica, generalmente a carattere scientifico o filosofico, con cui si prova la verità di un assunto.

0.8 Massimiliano Chiamenti 11.01.2005.

1 [Ret.] Uno dei generi del parlare che si attua mediante giudizi di valore.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 65.20: Or è ben vero che altri dissen che dimostrazione non era materia di questa arte, anzi era materia di poete, però ch' a' poete s'apartiene di lodare e di vituperare altrui. Et avegna che Tulio no lli riprenda nominatamente, assai si puote intendere la riprensione di loro in ciò ch'e' conferma la sentenza d'Aristotile che disse che dimostrazione e deliberazione e iudicazione sono materia di questa arte. Et sopra ciò nota che dimostrazione pertiene a' poeti et a' parlieri, ma in diversi modi...

2 Atto, immagine, gesto che serve a rivelare o esternare qsa.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 21, pag. 114.6: E questo soleano molto dire gli antichi, e mostravanlo per molte ragioni. Se l'uomo n'è maestro di conoscere quelle dimostrazioni ch'elle fanno alle fiate, puote l'uomo conoscere quando dee piovere, chè le gridano molto, e fanno grande sbattere d'ali.

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 32, pag. 163.1: Queste sono le pene di questo mondo, le quali dicono li santi che tutte sono ombra e demostrazioni del ninferno, quelle che cci sono, le quali tuttodì provi in te acciò che conoschi quell'altre, e abbine paura.

[3] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 19, pag. 145.5: Unde tre mali fa la colpa: cioè lo male della demonstratione, però che mostra al peccatore lo bene che àe perduto et lo male che àe.

[4] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 412, pag. 33: De mi prendisti carne con grande devotione; / li tre rigi te adoraro de strania regione: / trovàrote per la stella, che·lli fo grande demostratione; / grande honore fìcerote con grande guidardone.

[5] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 3507, pag. 141: «Or me di, ch'io voio saver / E meio la veritade aver / Da ti tuto imprimieramente, / Se tu te po arecordar niente, / Donde tu fosti la menado, / Ne per che mayniera lassado, / Quando te prexe lo lion, / Che tu portis per demostraxon.

[6] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 17, pag. 85.2: Le due branche pelose de la fiera significha, che da ogni mano prende e tolle; el dosso e 'l pecto, che so' dipinti di rotelle e di nodi, dimostra, che con molte e varie dimostrationi e frode ingannano in ogni maniera, che persona nol può quasi stimare; e di ciò pone exemplo di varj drappi, che fanno e tartari e' turchi...

[7] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. III, cap. 13, pag. 612.17: Et altramente sì gravemente sia punito che per demostracione della pena cognosca come greve cosa sia et enorme in li chierici cusì facto peccato.

[8] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 8.5, pag. 25: Molto mi giova che la condicione / del matrimonio mostra che vi piaza, / ben che talvolta dubitar mi fazza, / ch'io sento al sì et al no forte ragione. / Al no par esser demonst[r]acïone, / che asai se penten ch'el giocho procazzia, / et de la libertà perde et impazzia / si stesso l'huom per quela cagïone.

3 Argomentazione o verifica empirica, generalmente a carattere scientifico o filosofico, con cui si prova la verità di un assunto.

[1] Fiore di rett., red. delta1, a. 1292 (tosc.), cap. 1, pag. 150.10: Il quale Vergilio si trasse tutto il costrutto de lo 'ntendimento de la rettorica, e più ne fece chiara dimostrazione, sì che per lui possiamo dire che ll'abiamo ritrovata, e conoscere la via de la ragione, e lla temologgia dell'arte di rettorica, imperò che trasse il grande fascio in picciolo vilume, e recollo in abreviamento.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 24.96, vol. 3, pag. 401: E io: «La larga ploia / de lo Spirito Santo, ch'è diffusa / in su le vecchie e 'n su le nuove cuoia, / è silogismo che la m'ha conchiusa / acutamente sì, che 'nverso d'ella / ogne dimostrazion mi pare ottusa».

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 30, 124-141, pag. 657, col. 2.2: Sí tosto. Çoè che vol rasonar, e de tutto demandar demonstrazion ad senso; doventò de teologo, filosofo, abandonando Teología e omne argumento 'ab auctoritate'.

[4] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 1, cap. 8, pag. 19, col. 22.9: Quarto tutto l'amore che porta in patria l'angelica e humana natura ad alcuna creatura beata per rispecto di quello che porta la madre di Dio al minor sancto di paradiso è così poco o meno come la sopradecta dimonstratione del centro a la sua circunferentia manifesta.