DISCRETIVO agg.

0.1 discretiva, discrettiva, discretivo.

0.2 DELI 2 s.v. discreto (lat. discretivus).

0.3 Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 11, pag. 46.7: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-7; Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

0.5 Locuz. e fras. virtù discretiva 1.1.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Filos.] Che permette di valutare correttamente la realtà e in partic. di distinguere il bene dal male. 1.1 [Filos.] Locuz. nom. Virtù discretiva: capacità, propria degli esseri umani, di valutare correttamente la realtà e in partic. di distinguere il bene dal male. 2 Che si riferisce in maniera specifica a qsa; esclusivo.

0.8 Francesco Sestito 07.02.2005.

1 [Filos.] Che permette di valutare correttamente la realtà e in partic. di distinguere il bene dal male.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 11, pag. 46.7: Dell'abito di questa luce discretiva massimamente le populari persone sono orbate; però che, occupate dal principio della loro vita ad alcuno mestiere, dirizzano sì l'animo loro a quello per [la] forza della necessitate, che ad altro non intendono.

[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 4, 1-18, pag. 81.21: la ragione àe due parti; cioè la inferiore e pratica che àe traffico co le cose mondane, e la superiore e teorica che traffica co le cose celesti, et àe queste potenzie; discursiva, cooperativa, discretiva et iudicativa...

1.1 [Filos.] Locuz. nom. Virtù discretiva: capacità, propria degli esseri umani, di valutare correttamente la realtà e in partic. di distinguere il bene dal male.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 5, pag. 73.8: Questa lettera pone, che Minos immantanente, per la virtù discretiva ch'è in lui, conobbe la condizione e 'l movimento di Dante; e al modo de' nocitori mostra un pericolo, per farlo cadere in un altro maggiore.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 344.14: Qui Vergilio dice all'Autore: tu vedesti quello antico peccato dell'avarizia [[...]]; ed hai veduto come per virtù di quella donna, cioè della virtù dis[cre]tiva, l'uomo da quell'avarizia si dislega, e parte.

[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 12, par. 6, pag. 238.12: in chaso tuttavia questo fatto o quale il sengnore della cosa ragionevolemente l'uomo prossmuove consentirvi, giassia ciò ch'elli no· llo ottrii ispressamente; perché in tali cose alquna volta bisongnia è della vertù discrettiva di buon senno e giudichamento naturale.

2 Che si riferisce in maniera specifica a qsa; esclusivo.

[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 8, 121-132, pag. 188.20: Questa è grande loda de la casa Malaspina, e possi verificare lo detto dell'autore, intendendo lo suo parlare discretivo dei gentili omini e non delli altri; sicchè dicendo Sola, s'intende sola la vostra gentile casa da tutte l'altre gentili.

[u.r. 17.06.2009]