0.1 enavratura, innaveratura.
0.2 Da innaverare.
0.3 Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 [Anche in contesti metaf.:] lesione o lacerazione di un organo, di un tessuto o di una parte del corpo.
0.8 Gian Paolo Codebò 13.03.2005.
1 [Anche in contesti metaf.:] lesione o lacerazione di un organo, di un tessuto o di una parte del corpo.
[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 240.3, pag. 268: conosci ben la enavratura / mortale e dura ch'al tu fatt' ha core...
[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 53, vol. 4, pag. 183.3: ma male di ghiado non potrebbe aver l'uomo senza innaveratura.
[u.r. 06.02.2007]