0.1 cconfessar, cconfessare, chofesamo, chofesare, chofesarono, chofesato, chofesò, chofesoli, chofesone, chofesonne, chofessa, chofessamo, chofessò, chomfessa, chonfesa, chonfesare, chonfesasse, chonfesata, chonfesato, chonfeso, chonfesò, chonfesolgli, chonfesoro, chonfesorono, chonfessa, chonfessai, chonfessare, chonfessaro, chonfessato, chonfessiamo, chonfesso, chonfessò, chonfessorono, chonffessare, chonffessaro, cofesarse, cofessare, coffesso, comfessassaro, comfesserà , confensare, confesa, confesa', confesà , confesà', confesadi, confesai, confesàli, confesamo, confesamoli, confesando, confesar, confesare, confesarli, confesarme, confesarne, confesaro, confesarò, confesaronsi, confesarse, confesárse, confesarte, confesasse, confesassi, confesaste, confesate, confesatene, confesato, confesatoti, confesava, confeserea, confeseremo, confeseresti, confesi, confeso, confesò, confesoli, confesòli, confesolli, confesòlo, confesone, confesònne, confess', confessa, confessà , confessá, confessada, confessado, confessai, confessami, confessa'mi, confessamo, confessan, confessando, confessandoci, confessandogli, confessandola, confessandolo, confessandom', confessandomi, confessandose, confessandosene, confessandosi, confessandoti, confessandu, confessano, confessansi, confessante, confessanti, confessanu, confessao, confessaose, confessar, confessàr, confessarà , confessarae, confessarai, confessaranno, confessarati, confessarci, confessare, confessarebbe, confessaremo, confessargli, confessari, confessarla, confessarli, confessàrli, confessarlo, confessarme, confessarmene, confessarmi, confessarne, confessaro, confessarò, confessaròli, confessaron, confessaronno, confessarono, confessaronsi, confessarosi, confessarse, confessarsene, confessârsene, confessarsi, confessàrtene, confessarti, confessarvi, confessase, confessasi, confessasse, confessasseno, confessassero, confessassesi, confessassi, confessassono, confessasti, confessastiti, confessata, confessate, confessateli, confessatemi, confessatevi, confessati, confèssati, confessatili, confessative, confessativi, confessato, confessatolo, confessatomi, confessatosi, confessatu, confessau, confessava, confessavan, confessavano, confessàvanosi, confessavasi, confessavi, confesse, confessê, confessemo, confesseno, confesser, confesserà , confesserae, confesseráe, confesserai, confesseralla, confessera'lo, confeseranno, confesserannolo, confesseransi, confessera'ti, confesserebbe, confesserebbono, confesserei, confesseremo, confesserete, confesserìa, confesserò, confesseroe, confesseroli, confesserommi, confesseròmmi, confessi, confessiamo, confessiamti, confessianci, confessiânci, confessiate, confessino, confessinsi, confessisi, conféssisi, confessiti, confesso, confessò, confessó, confessocce, confessoe, confessòe, confessogli, confessolgli, confessòli, confessòlla, confessolli, confessollo, confèssollo, confessolo, confessòlo, confessome, confessomi, confessone, confessòne, confessonne, confessono, confessoro, confessossi, confessòssi, confessoti, confessovi, confessu, confexare, confexato, confexo, confissandusi, confissare, confissari, confissarisi, confissaru, confissarusi, confissau, confissi, cuffessu, cunfesa, cunfeso, cunfessa, cunfessamu, cunfessari, cunfessau, cunfessausi, cunfessi, cunfessu, cunfessumi, cunfexau, cunfexu, cunfissandulu, cunfissari, konfesa'ne, kumfessu.
0.2 Lat. parl. *confessare (DELI 2 s.v. confessare).
0.3 Doc. colt., XII ex.: 3.1.
0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Doc. colt., XII ex.; Giac. Pugliese, Rime (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Doc. prat., 1275; Lett. sen., 1283; Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Doc. lucch., 1288; Doc. sang., 1314; Doc. pist., 1337-42; Stat. cort., a. 1345; Stat. volt., 1348; Doc. aret., 1349-60.
In testi sett.: Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.); Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Doc. bologn., 1295; Doc. venez., 1300; Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Gualpertino da Coderta, XIV in. (trevis.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Stat. moden., 1335; Stat. trent., c. 1340; Poes. an. bergam., p. 1340; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).
In testi mediani e merid.: Ranieri volg., XIII pm. (viterb.); Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. tod., 1305 (?); Manfredino, a. 1328 (perug.); Stat. assis., 1329; Stat. perug., 1342; Stat. castell., XIV pm.; Stat. casert., XIV pm.; Detto dei tre morti, XIV pm. (camp.); Lett. napol., 1353; Doc. orviet., 1339-68, [1353]; Stat. castell., a. 1366; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Stat. cass., XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Formula di confessione sic., XIII; Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343; Stat. catan., c. 1344; Simone da Lentini, 1358 (sirac.).
0.7 1 Ammettere una propria colpa. 1.1 [Dir.] Ammettere pubblicamente un fatto giuridicamente rilevante che comporta conseguenze sfavorevoli al soggetto o favorevoli alla controparte. 1.2 Ammettere un proprio peccato o la propria condizione di peccatore. 1.3 [Relig.] Esporre i propri peccati a un sacerdote per chiederne l'assoluzione. 2 Ammettere una verità qualunque (per lo più sgradita o inaspettata). 2.1 Comunicare qsa che si sarebbe voluto o dovuto tenere segreto. 2.2 Presentare un fatto come vero (senza connotazioni particolari). 3 Dichiarare in forma ufficiale. 3.1 [Dir.] Dichiarare formalmente di aver ricevuto qsa e di non avere altre richieste. 3.2 Proclamare pubblicamente (la propria fede), a onta delle possibili conseguenze; professare.
0.8 Francesco Sestito 06.04.2005.
1 Ammettere una propria colpa.
[1] Giac. Pugliese, Rime (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 4.17, pag. 188: Se mi 'ntendesse, a non cruciare / lo mio diritto senza cascione, / inanzi voglio ben confessare / ch'agia torto de la mia rascione.
[2] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. II, cap. 25, pag. 219.18: Anche se meno s'[a]viene che faccia cosa che ssia sozza, onde l'animo del suo amante se ne turbi, incontanente confessa ch'abia mal fatto con vergogna, acciò che s'aumigli e rendale cagione che poia che sì s'omigli perché l'abia fatto.
[3] Gualpertino da Coderta, XIV in. (trevis.), 1.12, pag. 339: Eo ti confesso pur c'ho fato male: / ma cognoscenz'a retornar me pinze, / e come serpe convèn ch'eo mi spogli.
[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 36.3, pag. 221: Un consejo ve demando, / mancamento in mi sentando: / mea colpa ve confesso, / che Denal m'è cossì preso / e quaxi zazunao no ò, / per le raxom che e' ve dirò.
[5] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 292.11: Io confesso ch'io non sono perfetto in questa arte; che farò io? Io Ovidio stesso sono minore de' miei amaestramenti.
[6] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 13, pag. 54.16: kyllu sì confessau lu soy defectu, et ginochausj in terra a li pedj de sancto Benedictu, et accominzau a plangirj la culpa chi avia commisa...
[7] Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-venez.), incipit, pag. 25.12: O marido mio, ebis misericordia de ti et de mi. Jo confesso ben, che io ho fatto ançidere quella Tharsia per amor de nostra figlia.
[8] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 10, pag. 101.2: Alora li parenti soi, confesando la soa corpa in çò ch'eli aveam cercao l'aitorio da lo demonio, prisem conseglo, sì la manàm a lo veneraber Fortunao e sì la lasàm.
1.1 [Dir.] Ammettere pubblicamente un fatto giuridicamente rilevante che comporta conseguenze sfavorevoli al soggetto o favorevoli alla controparte.
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 96.14: Roberto accusa Gualtieri ch'elli àe malamente tolta una cosa sacrata, sì come uno calice o altra simile cosa [[...]]. Viene l'accusato e confessa il fatto.
[2] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 43.29: Al tempo di costui si trovaro fiorini d'oro falsi in quantitade per un fuoco, che s'apprese in Borgo San Lorenzo in Ca degli Anchioni; et dissesi che li facea fare uno de' Conti da Romena, et funne preso un loro Spenditore, et per cose che confessò, sì fu arso.
[3] Stat. sen., 1324, Pt. 3, cap. 18 rubr., pag. 249.19: Che colui che confessarà el malefizio, sia condannato ne la metà de la pena.
[4] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 24, 121-129, pag. 590, col. 2.58: E menando al palazio no se lassò mettere a corda, che incontinenti confessò: tutti quelli ch'erano stati in la brigada odirno che 'l ditto nodaro era preso, tutti scaporno for della terra.
[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 4, vol. 2, pag. 156.20: Lu servu di Rafanu fu diffamatu que issu avia aucisu Alexandru lu servu d'Argentanu; et imperò, turmentatu da so segnuri, confessau constantissimamenti ke issu avia commisu quillu maleficiu.
[6] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 4, par. 2, vol. 2, pag. 36.17: E cotale contumace per legetemamente confesso en iuditio sia avuto e cusì co' se per propria bocca legitimamente avesse confessato el malefitio possa essere condannato.
[7] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 32, vol. 2, pag. 498.11: Il malificio fu portato alla signoria, e incolpato e preso ne fu il padre del garzone, il quale tormentato, per non acusare il figliuolo confessò sé avere comesso il peccato all'uficiale della Scarperia...
1.2 Ammettere un proprio peccato o la propria condizione di peccatore.
[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 15: acciò che tu sii pote(n)te (et) pió pote(n)te, se(m)pre dèi p(er)dona(r)e altrui, (et) specialme(n)te a cchi (con)fessa lo peccato (et) àne vergo(n)gna...
[2] Orazione ven., XIII, pag. 134.19: Ma io ve prego, dolce signor, ferì lo mio cor d'una lança d'amor, che lo se posa avrir e confesar tute le offe[n]sion ch'eo è fate a la [sic] mio creator...
[3] Poes. an. urbin., XIII, 26.29, pag. 600: O peccatur' del mondo, Cristo vo fa invitare / ke vui a lo So amore deiate retornare, / e li vostri peccati deiate confessare, / et Isso vo receve cun molto gran dolceça.
[4] Formula di confessione sic., XIII, pag. 299.25: Eu mi kumfessu a ddeu ed a la sua matri vergini santa Maria, e ttutti li santi e lli sant(i) di ddeu e a ttivi patri, di tutti li miei pikkati chi hagiu pinsati, parlati ed upirati...
[5] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 10.12, pag. 33: Lo conseglio me fo dato ch'eo devesse el monno usare: / 'Da poi che sera' envecchiato, tu te porrai confessare: / assai tempo porrai dare al Segnor per perdonanza'.
[6] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 5.8, vol. 1, pag. 78: Dico che quando l'anima mal nata / li vien dinanzi, tutta si confessa; / e quel conoscitor de le peccata / vede qual loco d'inferno è da essa...
[7] Detto dei tre morti, XIV pm. (camp.), 46, pag. 410: ma quando potite levare li peccate / precove caramente, gitive e confessate, / ca poy ch'è cà venutu, da tucte è dispreczatu: / auru, argentu, n'amico cà buy non trovate.
[8] Stat. cass., XIV, pag. 25.12: Confesatene allu Sengiore i(n)p(er)czò che esse è bono et la soa m(isericord)ia no(n) ave fine...
1.3 [Relig.] Esporre i propri peccati a un sacerdote per chiederne l'assoluzione.
[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1396, pag. 72: E quand el à la pentison, / Po' se vol far confessïon / S'el pò aver lo bon parin / Qe sapia lo mestier devin: / A lui se de' manefestar / De li peccati confesar, / E se 'l padrin sa ben de l'arte / Elo li'n demetrà gran parte / Da q'el verà q'el è pentid, / A Deu rendut e convertid.
[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 94, pag. 240: E la segonda cossa per esser plu purgai, / Sovenza fiadha ai prevedhi confessan li peccai, / No invedrisca 'l magie dond i en pegazai, / Sovenza fiadha siano in Criste renovai.
[3] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 17, pag. 129.19: questo è lo giudicio della confessione, cioè che noi confessiamo qui li peccati nostri al preite, et abbiamne contritione et satisfacciàmoli.
[4] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 7, pag. 186.9: i peccati mortali son quegli che si debbono confessare, non pur generalmente, ma ciascuno spezialmente e distintamente...
1.3.1 [Relig.] Pron. Estens. Accostarsi al sacramento che permette la remissione dei peccati commessi dopo il battesimo (che oltre alla confessione vera e propria, prevede il pentimento del fedele, l'eventuale assoluzione e la penitenza imposta dal confessore).
[1] Stat. fior., a. 1284, II, par. 10, pag. 47.31: ordiniamo che tutti quelli dela Compagnia si confessino ogni mese, et ogni die ciascuno dica cinque volte il paternoster cum avemaria...
[2] Novellino, XIII u.v. (fior.), 93, pag. 336.6: Rispuose il prete: «Confessastiti tu anno?» E que' rispose: «Sì».
[3] Stat. tod., 1305 (?), pag. 284.32: prencepalmente che degano observare gl'urdini enfrascripti et che se degano tucti confexare per obbedentia almeno una volta el mese generalmente de tucti gli sui peccata...
[4] Stat. assis., 1329, cap. 3, pag. 165.29: Ciaschuno della fraterneta nostra, de conscientia del priore, una volta el mese almeno se degha confessare, e sempre agia con luy uno della fraterneta nostra, el quale gle possa rendere de ciò testemoniança.
[5] Stat. moden., 1335, cap. 7, pag. 376.2: cadauno homo e dona de la nostra compagnia sia tegnù e dibiase confessare doa fiade l'anno di so peccati e cumunicarse del corpo del nostro Segnore misser yhu xpo...
[6] Stat. trent., c. 1340, cap. 2, pag. 14.20: caschaun de la fradaya sì se deba confesar almen trey volte a l'ano, çoè da Nadalo e da Pasqua e da sca Maria de meço agosto...
[7] Poes. an. bergam., p. 1340, 5, pag. 22: Láseme andare, marito fino / a confesarme un poco col meo padrino.
[8] Stat. palerm., 1343, cap. 4, pag. 13.18: chascunu sia tinutu di confissarisi dui volti lu misi, oy una per lu mancu; e tri volti l'annu cumunicarisi...
[9] Stat. venez., 1344, cap. 18, pag. 371.33: çascun nostro frar sia tegnudo de confesarse do fiade a l'ano o almen una, çoè in la festa de la natività del nostro signor miser Iesu Christo o da Pasqua de la rexurecion...
[10] Stat. catan., c. 1344, cap. 6, pag. 34.22: chasquidunu kiricu oy laycu a lu mancu una fiata lu misi si confessi da lu abbati, e li previti tri fiati lu annu, ço esti Pasca, Natali e Pinticosta.
[11] Stat. cort., a. 1345, cap. 8, pag. 132.24: ciasscuno [[...]] se debia confessare una volta el mese, et quanto più pò spesso covonevolemente, et comunicarse elle solenitade de l'anno...
[12] Stat. viterb., c. 1345, pag. 158.34: ciaschunu dela fraternitade predetta si deia confessare una fiata el mese da quello confessore che serane conceduto per missere l'ovescovo...
[13] Stat. volt., 1348, cap. 12, pag. 24.15: ognuno si confessi con puro cuore e comunichisi divotamente almeno duo volte l'anno, cioè la mattina de la natività di Jesu Cristo, e per la pasqua della sua sancta resurettione...
[14] Stat. casert., XIV pm., pag. 60.11: o(m)ni (con)fratre se (con)fesse una fiata lu mese, overo i(n) omne festa p(ri)ncipale, et quando se va ad confessare degia gire con uno confratre dela casa p(er) testimonia.
[15] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 8, pag. 32.7: In per zo illi appiru ricursu a Deu et confissarusi et comunicarusi et dispossirusi tutti a la voluntati di Deu...
[16] Stat. castell., a. 1366, pag. 125.19: Ancho che 'l priore e 'l sopriore debba comandare a tutti quelli dela compania che se debbiano onni mese una volta confessare...
[17] San Brendano ven., XIV, pag. 64.24: Incontinente confesate ben con uno prèvede, e puo' morirà e partiràse l'anema toa dal corpo.
[18] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 1, pag. 213.6: Ma se algun per negligentia lassarà de confessarse, o altra caxone la quale quello meesemo evidentemente no possa scusare, XXV patrenostri cum altretante salutatione de la Vergene madre de Deo infra tri dì sia tegnuo de dire.
1.3.2 [Relig.] Amministrare il sacramento che permette la remissione dei peccati commessi dopo il battesimo, ascoltando la confessione dei peccati del fedele e dandogli l'eventuale assoluzione e la penitenza.
[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 8, pag. 109.18: prima, ché ben visse e morìo, e, come in plubica disse predicassione el frate che 'l confessòe, nullo trovòe in lui mortale peccato.
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 19.49, vol. 1, pag. 319: Io stava come 'l frate che confessa / lo perfido assessin, che, poi ch'è fitto, / richiama lui per che la morte cessa.
[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VIII, cap. 128, vol. 1, pag. 595.9: i Pisani, i quali aveano messo in pregione il conte Ugolino [[...]] domandando con grida il detto conte penitenzia, non gli concedettono frate o prete che 'l confessasse.
[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 5, pag. 464.1: Un geloso in forma di prete confessa la moglie, al quale ella dà a vedere che ama un prete che viene a lei ogni notte...
2 Ammettere una verità qualunque (per lo più sgradita o inaspettata).
[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Panfilo], pag. 31.27: El fi dito et eu lo confesso ben k'ela è nada de plui çentil generacione de mi, e per queste cause eu temo de dir a lei la mea volontade.
[2] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 1.16, pag. 8: per altrui fallo sua grazza non père; / e quei conversa ben, chi ha leanza, / e 'l confessar ragion no· lli par forte / ma diletta, chi usa tal mestere.
[3] Manfredino, a. 1328 (perug.), 2.6.13, pag. 172: Ei non è uom sì salvatico d'alpe / che 'n mal dir non ti dea corona e pregio, / e che tu se' signor di tal collegio; / l'opera lode il mastro - fa' che palpe, / poi ti confesso miglior di me mastro; / ma pur bisogno te face lo 'ncastro.
[4] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 147.23: Dirà alcuno che li miei comandamenti son duri; confessiamo che duri sono, ma per guarire portrai molte cose da dolere.
[5] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 201.6: Confesso bene ch'i' ho bella moglie e che l'amo con tutta dilettazione maritale, ma sappiendo che tra moglie e marito non può essere amore [[...]] non sanza cagione fuori di matrimonio vo cercando amore.
[6] Esopo tosc., p. 1388, cap. 61, pag. 248.2: E intorniando il cavaliere il bifolco e acostandosi a lui dissegli: «Deh! confessa d'essere vinto, mal villano! [[...]]»
2.1 Comunicare qsa che si sarebbe voluto o dovuto tenere segreto.
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 18, pag. 408.14: Antonio Artabane re d'Armenia per tradimento e inganno pigliò; il quale legato con catena d'argento il constrinse di confessare ov'ierano i tesori del re.
[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 7, cap. 1, par. 6, pag. 139.8: Specchio della mente è la faccia; e gli occhi, anche che tacciano, confessano li segreti del cuore.
[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 4, pag. 108.4: Perciò ch'io confessarò a te, Anna, che dopo i fati del misero marito mio Sicheo [[...]] questi solo mosse i sentimenti miei...
[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 6, cap. 34, vol. 2, pag. 131.17: Tanto le disse e domandò per cortesi parole, ch'ella gli confessò, che la cagione del suo cruccio era, ch'ella avea marito di basso affare, e che maritata era in tale albergo, nel quale mai non potrebbe entrare onore, nè grazia.
[5] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 501.9: Tòi via li 'nsorimenti de ti sovrastagando più lievemente; la speranza de Venus non è sempre da fir confessada al pregante.
2.2 Presentare un fatto come vero (senza connotazioni particolari).
[1] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 370.11: Io diceva: « Come sono contraffatte le gambe della mia donna!» e, acciò che io ti confessi il vero, elle non erano sozze.
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 24.106, vol. 1, pag. 411: Così per li gran savi si confessa / che la fenice more e poi rinasce, / quando al cinquecentesimo anno appressa...
[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 24.103, pag. 159: Similemente Matelda contessa / vivea, di cui tanto si favella. / La madre fu, per quel che si confessa, / figliuola d'uno imperador di Grezia, / ch'al suo piacer prese marito in pressa.
[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 8, pag. 110.27: quillo Dares di Troya, chi fo referitore di questa ystoria, volce denotare e declarare la belleze e le maynere e lle condiciune delle persune de li plu gran caporale chi foro da la parte de li Grieci e da la parte de li Troyani. E sì confessao e disse inde lo libro suo...
3 Dichiarare in forma ufficiale.
[1] Ranieri volg., XIII pm. (viterb.), pag. 230.13: p(er)ké voi vo co(n)fessate vivare a lege romana, voi sì faite renu(n)tiam(en)tu ad onde aiutorio di lege (e) ad onde actio(n)e (e) nominata m(en)te ala n(on) numerata dote except(i)o(n)e.
[2] Doc. bologn., 1295, pag. 193.16: Item la quarta parte de la terra dal Perrotto ch'ell'à per indiviso chun tuti gl'altri. Le quay tute possessioni e case tuti in concordia confessano ch'elle enno proprie del dito miser Uberto.
[3] Giov. dell'Orto, Amore, XIII sm. (tosc.), 48, pag. 97: Or è mai cosa sì di morte degna! / Sovra me morte vegna / anzi ch'i' servo tuo ma' mi confessi.
[4] Doc. sang., 1314, pag. 84.7: Le quali cose trovammo in casa di Nuccio Salone <e confessoe che erano sue tutte>.
[5] Doc. orviet., 1339-68, [1353], pag. 137.16: Chonpa(n)gniuçu di Cho[n]pa[n]gniole si chonfessò d'avere in dipostu tre some di granu; el quale granu fu nela detta terra scritta di sopre...
[6] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V, 1, pag. 336.19: Il che vedendo i rodiani, gittando in terra l'armi, quasi a una voce tutti si confessaron prigioni.
[7] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 26, pag. 226.25: Chiamaose vento, confessaose presone, domannao mercede allo legato. Lo legato lo abbe nelle soie mano presone con tutta iente soa.
3.1 [Dir.] Dichiarare formalmente di aver ricevuto qsa e di non avere altre richieste.
[1] Doc. colt., XII ex. (2), pag. 16.3: io sì c(on)fesso p(er) me (e) p(er) Bentiguarda che noi avemo ricevuto uno pectio di t(er)ra...
[2] Ranieri volg., XIII pm. (viterb.), pag. 224.26: Voi, misser Guido co(m)mandate far carta di vendita a raçone di p(ropri)a a ser Raniari (e) ale sue redi in perpetuu d'una peça di t(er)ra arata [[...]]p(er) p(re)çu di ... s. di senesi, lu quale tuttu voi (con)fessate ke sete pagatu...
[3] Doc. venez. (>pis.-lucch.), 1263, pag. 30.14: Lo quale ser Piero à date tute le s(oprascri)te cose in manu del s(oprascri)to ser Giorgio e ser Giorgio chonfesa ched elli à queste s(oprascri)te cose apo sei in preçensa de questi testimonii...
[4] Doc. prat., 1275, pag. 510.4: ite p(er) un'altra charta di duce(n)to diece livre che ' detti chamarli(n)ghi cho(n)fessaro dal detto Puccio, s. xiiij.
[5] Lett. sen., 1283, pag. 63.1: semo in concordia, che [[...]] tue confesi, che tue abi cotanto tra le mani in dete a ricoliare e in denari quontianti, quanto monta la soma de la compagnia...
[6] Doc. lucch., 1288, pag. 27.16: Anco co(n)fessò lo dicto Luporo ch'à avuto dai dicti Cecio (et) Bonaiu(n)cta p(er) <loro> feo del primo anno lb. X.
[7] Doc. venez., 1300 (6), pag. 31.1: et ancor sì confesà lo dito Marin de Deolavarda ch'ello aveva rescosso libr. XX e piçoli deli beni delo dito Marco e de so frar.
[8] Doc. pist., 1337-42, pag. 136.13: E detti frate Piero e frate Larino ànno confessato avere ricievuto da mme Schiatta Lanfranchi, a' vj di febraio 1337, le dette lb. ciento pi. per carta fatta per ser Lapo di Piero Ves[conti]...
[9] Lett. napol., 1353, pag. 123.6: vole Cola da Fricto che le scrivate una lectera de mano vostra p(ro)pia co(m)mo voy me confessate d'avere riciputo unçe .xx.
[10] Doc. aret., 1349-60, pag. 181.8: Viva de Pietro de san Fiorenço dia dare otto barili de vino biancho, [[...]] el quale me vendeio p(er) preço de li. VIJ s. XIIIJ pic., el quale preço confesso d'avere avuto...
3.2 Proclamare pubblicamente (la propria fede), a onta delle possibili conseguenze; professare.
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 11, pag. 455.20: a neuno pare grave o ispaventosa la morte per la fidanza che hanno in colui, cui egli per segnore confessano e credono...
[2] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 199.23: in lo tempo de Theodosio da Dio desmesceadi del somno, in lo qual CC anni li avea dormido, elli levà su e confessà la fé dela Resurreccion dinanzi da Theodosio imperador.
[3] Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.), cap. 2, pag. 56.32: Per me questa città n[on] serà rivolta; ma cului che confesserà Cristo serà salvo.
[4] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 517, pag. 274: el era peccaore e malvaxio pagan, / ognom faeva olcire ke foso Cristïan, / ki confessasse Cristo e la Virgene Maria, / zascauna persona ke tegnesso quella via.
[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 71, pag. 646.28: Filocolo e il piccolo Lelio e tutti i suoi compagni, nel cospetto di tutti i romani, da Vigilio ricevettero, nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo, battesimo, confessando la santa credenza e rinunziando la iniqua.
[6] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 33, pag. 163.32: E 'l povol d'Israel beneexissa 'l Segnor, loa-lo e confessa ch'el è alto sovre ogne cosa in secola.
[7] Stat. castell., XIV pm., pag. 208.29: el grorioso confessore de Cristo, beato Francesco [[...]]li filioli suoi amaestrò et volse k'essi essa fede comfessassaro et credessaro fortemente et fermamente tenissaro...
[u.r. 16.11.2020]