DIMINUTIVO agg./s.m.

0.1 diminitivo, diminutivi, diminutivo.

0.2 DEI s.v. diminutivo (lat. diminutivus).

0.3 Ottimo, Par., a. 1334 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Par., a. 1334 (fior.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

0.7 1 [Gramm.] Detto di forme lessicali derivate, ottenute con l'aggiunta di suffissi, che indicano una diminuzione quantitativa del significato e possono anche essere usati con intenti espressivi per dare una connotazione di familiarità e tenerezza.

0.8 Massimiliano Chiamenti 11.03.2005.

1 [Gramm.] Detto di forme lessicali derivate, ottenute con l'aggiunta di suffissi, che indicano una diminuzione quantitativa del significato e possono anche essere usate con intenti espressivi per dare una connotazione di familiarità e tenerezza.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 20, pag. 452.21: 16. Poscia che cari ec. [[...]] e nota, che parla qui diminutivo, a dimostrare che neente meno sono pochi, considerato il peso del governo del mondo; o vero sono piccole pietre, rispetto delle dodici pietre preziose, delle quali parla S. Giovanni nell' Apocalissi.

[2] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 20.18: E a la mezzana che segue questa si dice in arabico alaanac, che vuol dire 'abracciatore'. E diconle altressì çoa el chico; e diconle noayx, ed è diminutivo de naax.

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 33, 49-66, pag. 832.34: et Anselmuccio mio; questo è il nome dell'uno de' figliuoli, e forse ch'era il minore poi ch'el fa diminutivo...

[u.r. 17.06.2009]