DIRIZZARE v.

0.1 ddirissare, ddirizzare, direzzare, direzzoe, diriça, diriçali, diriçandosi, diriçanti, diriçanu, diriçare, diriçarono, diriçava, diriçç', diriçça, diriççano, diricçare, diriççare, diriççaro, diriççate, diriççato, diriççe, diriççerà , diriççi, diriççò, diriççoe, diriçerano, diricza, diriczava, dirisi, dirissa, dirissando, dirissandoci, dirissandosi, dirissano, dirissanola, dirissare, dirissasse, dirissata, dirissate, dirissateli, dirissato, dirissatosi, dirissavamo, dirisseranno, dirissi, dirissò, dirissoe, dirissòmi, diriza, dirizai, dirizami, dirizando, dirizandosi, dirizano, dirizante, dirizaose, dirizar, dirizarai, dirizare, dirizarj, dirizarli, dirizarlo, dirizarmi, dirizarsi, dirizasi, dirizasse, dirizasti, dirizat', dirizata, dirizate, dirizato, dirizatosi, dirizau, dirizava, dirizavali, dirizerete, dirizi, diriziamo, dirizinci, dirizinsi, dirizo, dirizò, dirizoe, dirizossi, dirizz', dirizza, dirizzaci, dirizzai, dirizzale, dirizzami, dirizza'mi, dirizzàmi, dirizzammoci, dirizzan, dirizzando, dirizzandola, dirizzandoli, dirizzandolvi, dirizzandomi, dirizzandosi, dirizzano, dirizzanti, dirizzar, dirizzarà , dirizzaràno, dirizzarci, dirizzare, dirizzarei, dirizzarese, dirizzargli, dirizzarle, dirizzarlo, dirizzaro, dirizzaron, dirizzarono, dirizzaronsi, dirizzarsi, dirizzârsi, dirizzasi, dirizzasino, dirizzasse, dirizzassero, dirizzasti, dirizzata, dirizzatasi, dirizzate, dirizzati, dirìzzati, dirizzato, dirizzatosi, dirizzava, dirizzavano, dirizzavi, dirizzerà , dirizzerae, dirizzerai, dirizzeranno, dirizzeravvisi, dirizzerebbe, dirizzerete, dirizzeroe, dirizzi, dirizziamci, dirizziamo, dirizziate, dirizzino, dirizzise, dirizzisi, dirizzo, dirizzò, dirizzoe, dirizzòe, dirizzolla, dirizzolle, dirizzommi, dirizzonno, dirizzonsi, dirizzorono, dirizzosi, dirizzossi, dirizzovvi, dreza, drezà , drezade, drezadhe, drezadho, drezado, drezar, drezé, driça, driçà , driçaa, driçade, driçadi, driçai, driçàlla, driçando, driçar, driçarà , driçare, driçarlo, driçasem, driçate, driçati, driçava, driçavano, driçay, driççai, driççan, driççando, driçcano, driççar, driççaron, driççate, driççato, driçço, driççò, driççoe, driççòn, driçe, dricerà , driceran, dricese, drici, driçi, driço, driçò, driçoe, driczando, driczo, drissare, drissate, drissi, drissila, drisso, driza, drizà , drizando, drizandoli, drizano, drizàno, drizante, drizar, drizarà , drizará, drizari, drizarò, drizarsi, drizate, drizato, drizava, drizi, drizò, drizza, drizzai, drizzali, drizzami, drizza'mi, drizzan, drizzando, drizzandola, drizzandome, drizzandoti, drizzano, drizzansi, drizzar, drizzarà , drizzaranno, drizzare, drizzaremo, drizzaro, drizzaron, drizzarsi, drizzase, drizzasi, drizzasse, drizzaste, drizzasti, drizzata, drizzatasi, drizzate, drizzatisi, drizzato, drizzava, drizze, drizzerà , drizzerai, drizzerassi, drizzeremo, drizzi, drizzinsi, drizzo, drizzò, drizzoe, drizzolla, drizzommi, drizzonno, drizzossi.

0.2 DELI 2 s.v. drizzare (lat. parl. *directiare).

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 3.3.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Lett. sen., XIII u.v.; Stat. pist., 1313; Simintendi, a. 1333 (prat.); Stat. lucch., XIV pm.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Poes. an. ver., XIII sm.; Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Stat. castell., XIV pm.; Preci assis., XIV pm.; Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. dirizzare al contrario i piedi 2.2.1; dirizzare cose torte 1.1; dirizzare il segno 2.4.1; dirizzare la bilancia 1.8; dirizzare la bilancia del giudizio 1.8; dirizzare la vela 1.4.3; dirizzare la via del Signore 1.6; dirizzare le vele 1.4.3; dirizzarsi nel contrario 2.2.3.

0.7 1 Sistemare in orizzontale o in posizione eretta, distendere per tutta la lunghezza, raddrizzare ciò che è storto o curvo. 1.1 Fras. Dirizzare cose torte. 1.2 [Rif. a parti del corpo umano:] portare in posizione verticale o sollevare rispetto ad una posizione china, raccolta o rilassata; alzare, raddrizzare. Estens. [Rif. alla testa o al volto:] sollevare e puntare lo sguardo su qno o qsa. 1.3 Pron. [Rif. all'acqua del mare:] alzarsi, sollevarsi. 1.4 [Rif. a fortificazioni, edifici, colonne, scale, altari, elementi portanti:] erigere compiendo, dal basso verso l'alto, un'opera di costruzione o fortificazione. 1.5 [Rif. all'arco:] tendere la corda per lanciare la freccia verso il bersaglio. Estens. Mirare al bersaglio (anche fig.). 1.6 [Di via, cava, fossato e segnali propri del sistema stradale:] tracciare, sistemare e prolungare in linea retta, per tutta la distanza compresa tra due punti individuati in un territorio. 1.7 [Di misure di vino:] verificarne e tararne la capienza, uniformandole a unità di peso stabilite. 1.8 Fras. Dirizzare la bilancia: portarla ad una posizione di equilibrio. Fig. [Anche Dirizzare la bilancia del giudizio:] giudicare rettamente. 1.9 Mettere in ordine, allestire, preparare, sistemare. 2 Orientare in una determina direzione, sollecitando una torsione da fermo o uno spostamento nello spazio; indirizzare, volgere, dirigere, condurre, sospingere. 2.1 Volgere il viso o la persona in direzione di qno per comunicare qsa con le parole o con l'espressione del volto. 2.2 Dirizzare l'andamento, l'andare, l'andatura, il cammino, il corso, i passi, la via, il viaggio: condurre ed orientare il cammino (proprio o di altri). 2.3 [Di lettere:] inviare ad uno specifico destinatario, spedire, indirizzare. 2.4 [Di armi:] puntare. Estens. Scagliare, scoccare. 2.5 [Rif. a mezzi di locomozione, soprattutto dell'ambito della navigazione:] condurre. 2.6 [Rif. ad oggetti astratti]. 2.7 [Rif. ad attività dell'anima o della mente:] volgere, proiettare e fissare pensieri e valutazioni o emozioni e desideri su qno o qsa; mirare spiritualmente a specifici stati interiori, comportamenti, obiettivi ed intenzioni; pensare, giudicare, porre attenzione. 2.8 Avviare una tecnica, una consuetudine, un costume. 2.9 [Filos.] [Relig.] Disporre ed orientare al compimento di un movimento, di un'azione o di una trasformazione dettata dalla struttura intrinseca, dalla sorte e dalla naturale inclinazione dell'ente in causa. 3 Orientare, guidare e sostenere qno spiritualmente. 3.1 [Rif. a una via, un percorso:] indicare. 3.2 Accendere in qno un sentimento, un desiderio o la spinta ad agire (spec. secondo giustizia); incoraggiare, esortare. 3.3 Condurre qno a migliorare la propria disposizione mentale e spirituale, il comportamento e lo stile di vita; ammaestrare, educare. 3.4 Correggere o favorire la correzione di un comportamento sbagliato (anche con metodi punitivi) Pron. Tornare sulla retta via, emendarsi, redimersi. 3.5 [Rif. a città, popoli, stati, istituzioni:] porre in una condizione di ordine e giustizia, rimettere in sesto; dirigere, governare, disciplinare.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 13.07.2004.

1 Sistemare in orizzontale o in posizione eretta, distendere per tutta la lunghezza; raddrizzare ciò che è storto o curvo.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 33, pag. 132.10: tanto che quando vede gli uomeni che guardano la sua bellezza, ed egli rizza la coda in suso per avere lode. E tanto la dirizza che mostra la parte di dietro villanamente...

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 19, pag. 117.1: E quando ciò sarà ch'ella il voglia fasciare, sì dee le sue menbra soavemente crollare e distendere, stringnere e dirizzare e mettere a punto e darli bella forma, che ciò è legier cosa a fare a savia nodricie...

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 28, 1-21, pag. 583, col. 1.19: Qui vol dire ch'era vento a levante quella aura, sí che facea le foie piegare a ponente là ove lo ditto monte, come lo sole se leva, driça soa ombra.

[4] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 2, cap. 5, pag. 28.5: L' altro inconveniente si è, che quanto l' uomo più pecca, più si torce e più indura, e però poi più malagevolmente si piega e dirizza; come il legno vecchio e torto più tosto si rompe e arde, che non si dirizza e piega.

[5] Esopo tosc., p. 1388, cap. 43, pag. 193.25: e il cavallo tirò a sé i piedi e diegli una coppia di calci nella testa per dirizzargli il cappuccio del vaio in capo, e il lione cadde in terra tramortito.

[6] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 100, pag. 216.2: se le ga(m)be d(e)nanti àne torte, façaselgi le cocturi, çoè i(n) la lace(r)ti; se le gambe so' torte et se le gambe n(on) diriçça in tucto...

- Sost.

[7] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 340.11: Per questo dirizzare, e altri atti, mostra l'Autore il falso imaginamento, che' mortali fanno de' beni temporali; di quelli dico, che estimano, che in loro sia somma beatitudine.

- [In contesto metaf.].

[8] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 35, pag. 266.22: Dirissa anco l'opere dei giusti però che non sono così diricte come quelle di Cristo ma sono sostenute, però che sono diricte avegna che vi sia alcuno tufo non se ne cura, sì come in della riga che da poi ch'è diricta, non se ne cura per uno tufo che v'abbia.

[9] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 104, pag. 244.8: Acci fatte dare più gonnelle, sì che tutti siamo forniti; a Dio sia lalde. Beato a chi sarà fedele; e chi torce, dirizzi e torni al diritto.

- [In senso morale, rif. a ciò che è distorto e traviato rispetto alla retta via].

[10] Dino Compagni, Rime, XIII ui.di. (fior.), 5.19, pag. 367: Se Dio recasse ogni omo a dritta sorte / Drizzando ciò che tort'è, / Daría cortesia cui à mistiere...

[11] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 13.27, pag. 45: E l'Accidia c'è morta e iustizia c'è resorta: / dirizat'ha l'alma storta, en onne cosa ordenata.

[12] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 23.126, vol. 2, pag. 402: Indi m'han tratto sù li suoi conforti, / salendo e rigirando la montagna / che drizza voi che 'l mondo fece torti.

[13] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 18.64, pag. 262: ma che la nostra folle openione / diriççi Chel che per noi fu chiavato. / Diriçça, buon Gesù, el nostro 'ntellecto...

[14] Cavalca, Rime (ed. Bottari), a. 1342 (pis.), Poiché sei fatto frate, 238, pag. 446: Esso Jesù, che per noi venne a morte, / Sì ci drizzò le nostre opere torte. / Per grazia ci conduca alla sua Corte / Gloriosa.

[15] Piero Alighieri, Arti liberali, a. 1364 (fior.), 16, pag. 200: A Chi cognosce il sangue d'ogni vena / facìe priego che dirizzasse il torto / di colui ch' era morto, / sì che, se fu nel mondo virtüoso, / che nella fine non sia vergognoso.

[16] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 32, pag. 396.34: suole tutte le decretali scure dichiarare e chiosare. e dirizare i detti torti colle diritte intenzioni.

1.1 Fras. Dirizzare cose torte.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 25.347, pag. 161: Alta nichilitade, / tuo atto è tanto forte, / che apre tutte porte, / entra ne lo 'nfinito. / Tu cibi Veretade / e nulla temi morte, / dirizzi cose torte, / oscuro fai chiarito...

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 15, pag. 74.26: L'arte si è una cosa che fa ritte tutte le cose, e tutte le cose tòrte dirizza. Non intendete pur ritte a modo di regolo, ma dirizzale a la sua proprietade.

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 75.41, pag. 382: e per drizar le cosse torte / fai justixïa sì forte, / che ognomo ben se spaventasse / chi aotrui noxer penssase, / procurando lo ben comun.

1.2 [Rif. a parti del corpo umano:] portare in posizione verticale o sollevare rispetto ad una posizione china, raccolta o rilassata; alzare, raddrizzare. Estens. [Rif. alla testa o al volto:] sollevare e puntare lo sguardo su qno o qsa.

[1] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 16, pag. 61.7: Lo vechio homo dirissa la testa, quand'elli intese queste paraule, e guarda verso Breus...

[2] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 167.19: e perch'el i è recrexù a sostegnir lo col, lo vol laxar caçer, e perzò ey driza su le man e le spale, voiant sostegnir lo mond ch'el no caza...

[3] Dante, Rime, a. 1321, 47.60, pag. 177: «Drizzate i colli: / ecco l'armi ch'io volli...

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 20.31, vol. 1, pag. 333: Drizza la testa, drizza, e vedi a cui / s'aperse a li occhi d'i Teban la terra; / per ch'ei gridavan tutti...

[5] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 22.129, vol. 1, pag. 377: ché l'ali al sospetto / non potero avanzar; quelli andò sotto, / e quei drizzò volando suso il petto: / non altrimenti l'anitra di botto, / quando 'l falcon s'appressa, giù s'attuffa...

[6] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 9.84, vol. 2, pag. 147: e una spada nuda avëa in mano, / che reflettëa i raggi sì ver' noi, / ch'io dirizzava spesso il viso in vano.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 19.133, vol. 2, pag. 328: «Drizza le gambe, lèvati sù, frate!»

[7] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 26, 79-90, pag. 584, col. 1.13: Sublima, çoè releva, o ver driça.

[8] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 17.17, pag. 231: «Qui drizza il viso / e nota ciò che tu m'odi contare.

1.2.1 Pron. [Rif. a una persona:] raggiungere la posizione eretta, alzarsi in piedi; ergersi con parte del corpo o con l'intera persona.

[1] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 183.26: Ma Polidamas si dirizza snellamente, come buono chavaliere; e diede uno cholpo ad Acciles sopra l'elmo...

[2] Legg. S. Margherita, XIII ex. (piac.>ver.), 747, pag. 42: E departì e desevrà. / E Margarita sana e viva / Del corpo del serpent ensia / E sì se driçà alegrament / E ensì del corpo del serpent.

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 42.7: poste le ginocchia nella margine della ripa, si chinoe, e dirizzata con l'arrivesciato collo, levando quel volto ch'ella poteo alle stelle...

[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 25, pag. 96.35: Allora Lelio co' suoi, lieti, si dirizzarono, ringraziando la divina potenza, e, riprese le loro armi, s' apparecchiarono di resistere a' loro nimici, i quali con grandissimo romore già s' appressavano a loro.

[5] Stat. lucch., XIV pm., pag. 80.45: Allora lo frate diriçandosi et levandosi della afflictione, coperto vada vestito et poi vegna ai piedi del maestro di quella baiulia nella quale serà, et addimandili perdono.

- Dirizzarsi in piedi.

[6] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 182.7: e conzò fosse che 'l fosse constreto da la morte, ello se drizà im piè e disse: el se diexe alo imperador partirse e andar allo imperador eterno.

[7] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 537, pag. 553.33: Quando furo sopra la marina arrivati, egli erano tali conci che non si potevano in su' piei levare; sì vi dico che fu inanzi la prima hora del dì passata che si potessero in pié dirizzare.

[8] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 281, pag. 196.5: sì cominciò a riguardassi intorno, sì no vidde né la nave né colui che dentro v'era venuto, e si dirizza in piede...

[9] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), I, ott. 8.2, pag. 5: Leggiadra donna, giovinetta e bella, / si drizzò in pié molto discretamente...

1.3 Pron. [Rif. all'acqua del mare:] alzarsi, sollevarsi.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De quindecim miraculis..., 6, pag. 192: Lo premeran miraculo il premer di será, / Ke l'aqua de la mare in alt se drizará / E sor tut le montanie plu olta parirá....

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 15, vol. 3, pag. 231.13: e già era per li liti del mare di Corinto, quando lo mare si dirizzò; e grande raunamento d'acque a modo d'uno monte parve che si piegasse, e che crescesse, e che mugliasse, e che si fendesse nella somma altezza.

1.4 [Rif. a fortificazioni, edifici, colonne, scale, altari, elementi portanti:] erigere compiendo, dal basso verso l'alto, un'opera di costruzione o fortificazione. || V. anche addirizzare 2.1.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 2, cap. 7, pag. 94.4: Allora cominciaro li cittadini loro terre e loro fortezze ad apparecchiare, e dirizzare brettesche; amannivano dardi.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 2, cap. 8, pag. 95.10: Cesare venne e fece dirizzare scale et ingegni assai.

[3] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 12, pag. 127.3: sforzatamente ad oste venne a la terra là dove era essa donna, e llà fece mangani molti dirizare e fare onne argomento a ciò che quelli de la terra venissero ad acordo più tosto.

[4] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.14, pag. 165.28: e avean pensato tenere il ponte a Santa Trinita, e dirizare su due palagi alcuno edificio da gittare pietre...

[5] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 11, ott. 90.3, pag. 634: E 'n mezzo d' esso fece prestamente / una colonna di marmo pulita / drizzar, sopra la qual d' oro lucente / una urna fu discretamente sita...

[6] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 4, pag. 225.16: Or poniamo inanzi agli occhi della mente nostra ed imaginiamoci che si edifichi una casa, e si levi in alto grandi travi, e drizzinsi grandi colonne...

[7] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 22, pag. 110.28: «Uath uath, o tì chi hedifichi in tri dì lo tenpio e lo drici in pé de novo s'el fosse destruchio, vè çoxa de la croxe».

[8] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 33, pag. 158.23: et se çèn a quel campo ond'era driçaa la statua de l'oro con gran paramenti e meravegliosi palij e tapei.

[9] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 10, cap. 23, vol. 2, pag. 402.4: Però che dentro dal suo albergo in ruga Lunga, ov'ella abitava, fece fare uno piccolo tempio, e fecevi dirizzare uno altare; e quivi ragunò le donne della plebe...

[10] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 22, pag. 51.4: Così d' intorno a Capova furon tre pretorii dirizzati, e tre eserciti da diverse parti l'opere e l'ossidione cominciarono, e apparecchiaronsi d' attorniare la città di fossi e di steccato; e per piccoli intervalli dirizzan castella...

[11] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 1, vol. 2, pag. 68.19: illi fichiru una fossa funda quatru palmi ad minus, et da la banda di lu capu di la cruchi appiru una corda; et comu si diricza un arburu di galea, cussì inalzaru la cruchi...

[12] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 5, pag. 228.19: edifiche una casa e che se leve in alto gram travi e dricese grande colone, chi, pregote, fa questa overa, lo corpo visiber chi toca e tira quele cose cum le man o la anima invisiber chi dà vita a lo corpo?

1.4.1 [Rif. ad insegne militari, bandiere e stendardi:] issare i vessilli distintivi di un esercito come segnale di apertura delle ostilità.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 10, pag. 627.9: E vegnendo il die, le 'nsegne dirizza e li animi de' compagni a battaglia conforta...

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 20, 79-84, pag. 410, col. 2.14: entrono in lo porto di Napulli trumbando e driçando astendardi, e cridando a la morte del re Carlo e di soi sequaci.

[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 45, vol. 1, pag. 195.5: Allora fecero i consoli dirizzare le insegne: egli corsero all'armi...

[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 6, cap. 24, vol. 2, pag. 119.8: quand'elli videro che le bandiere si dirizzavano verso i nemici, e che Camillo, ch'era tanto onorevole e per dignità e per età, si metteva innanzi nella prima schiera...

[5] Giannozzo Sacchetti (ed. Sacchetti), a. 1379 (fior.), Mentr'io d'amor pensava, 51, pag. 87: drizzate le bandiere». / «Volentier, volentiere». - «Andiamo, andiamo! / Non dimoriamo; - tiriamci 'nverso loro».

1.4.2. Dirizzare padiglioni, tende, trabacche.

[1] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 174.26: La notte arrivaro al porto tutti quelli Greci che giunti non v'erano, e parte di loro guardaro armati, e lgli altri intesero a ddirizzareloro tende e lloggiarsi in su la riva.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IX, cap. 78, vol. 2, pag. 150.20: I signori di Fiandra co·lloro oste scesono di Monsimpevero ov'erano acampati, e stesono loro alberghi e tende, e acamparsi nella piaggia sanza dirizzaretende o trabacche, con intenzione di venire a la battaglia incontanente...

[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 9, cap. 2, vol. 2, pag. 292.5: Quand'elli videro dirizzare il padiglione de' consoli, e alquanti che s'apparecchiavano di fare fosse e steccato...

[4] Tristano Veneto, XIV, cap. 513, pag. 477.10: et tanto cavalchà qu'elli vene in la gran planura delo castello et drezà le soe tende et li soi pavioni ben a un megio et mezo in lo campo delo re de Yrlanda e colà messe lo lor campo ben et ordenadamentre.

1.4.3 Fras. Dirizzare la vela, le vele: alzarle e spiegarle per salpare verso la destinazione stabilita. Anche fig.

[1] Poes. an. fior., XIII sm., 15, pag. 15: se tu m'abandonassi io sono chome nave rotto; / madonna, dirizzami la vela e conducimi a buono porto...

[2] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 4, pag. 6.6: Che incontanente si dovesse partire di Creta e dirizzare le sue vele verso Italia...

[3] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 22.14, pag. 685: Tuttor vedete che non sia sì carca, / che forza de vertù non ce spaventi / prima ch' ei veli drizze la grand' arca.

[4] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 15, pag. 118.10: Enea si partì di Trazia e dirizòle vele al'isola di Delfo per dimandare consiglio ad Appolline...

[5] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 80.39, pag. 113: Signor de la mia fine et de la vita, / prima ch'i' fiacchi il legno tra li scogli / drizza a buon porto l'affannata vela.

[6] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [FraLan] ball.123.2, pag. 222: S' i' ti son stato e voglio esser fedele, / perché non drizzi a piatà le tuo vele?

1.5 [Rif. all'arco:] tendere la corda per lanciare la freccia verso il bersaglio. Estens. Mirare al bersaglio (anche fig.).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 26.24, vol. 3, pag. 427: dicer convienti / chi drizzò l'arco tuo a tal berzaglio».

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 12, vol. 3, pag. 83.9: e mostrando Achille che abbattea e corpi troiani col ferro, dirizzò l'arco verso colui, e saettò le saette mortali colla mano troppo certa.

[3] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 11, pag. 200.4: et illa girandusi dirizava sou arcu; et mictendu la sagicta, tirava contra li Truyani, et in mezu li soy electi cumpagni valirusamenti cumbapti.

[4] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 6, pag. 30.5: il fanciullo sentì o vide crollare un cespuglio, dirizzò l'arco a Lamech in quella parte ed egli saettò e uccise Caino che qui era nascoso per lo timore d'Iddio.

1.6 [Di via, cava, fossato e segnali propri del sistema stradale:] tracciare, sistemare e prolungare in linea retta, per tutta la distanza compresa tra due punti individuati in un territorio.

[1] Stat. sen., c. 1303, cap. 25, pag. 89.8: sieno tenuti di fare votiare e mondare e sciampiare la fossa da inde in giù 've mette o vero mettarà el ragiuolo, o vero ragioli, infino al varco vecchio di Schiaia a le spese di coloro li quali ànno a fare nel detto Padule, o vero de' loro lavoratori, e dirizare secondo che parrà a li signori et al camarlengo, o vero a li oparari.

[2] Stat. sen., c. 1303, cap. 83, pag. 131.5: Anco statuto et ordinato è, che lo ragiuolo maestro, o vero fossa vecchia, lo quale è nel mezo del Padule, si dirizi da la terra di Orlanduccio Maffei infino a la terra di Giovanni Martini, per tutto lo mese di magio, a le spese de la Università e del comune del Padule...

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 171, vol. 1, pag. 156.13: Et lo detto giudice debia et sia tenuto, le strade publiche et maestre del contado disegnare et dividere per comunanze; et fare terminare et termini ficcare et dirizare 've già posti fuoro, secondo la forma de li statuti del comune di Siena.

[4] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 16, vol. 2, pag. 21.18: Anco, statuimo et ordiniamo che la via, la quale da la porta Peruzini infino a la strada francesca, denanzi la chiesa di Sancto Moreci, si debia dirizare a dritta corda, cioè dal canto de la via di Belvedere infino a la mora di Bartalomeo Altoviti...

[5] Libro segreto di Giotto, 1308-30 (fior.), [1317], pag. 472.10: Conperamo da Dore di messere Rinaldo de' Malaspine due pezuoli di terra posto l'uno a piè del Castelare di Baroncieli e l'altro nel fosato di Baroncielli che si ne dirizò il detto fosato...

[6] Libro segreto di Giotto, 1308-30 (fior.), [1320], pag. 474.25: Costò il mendo de la casa de' Volognianesi quando si dirizò la via dentro a la detta porta lbr. 13 s. 5 a fior.

[7] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 13, par. 35, vol. 1, pag. 55.27: e ciascune persone avente le cose e le possessione longo quegnunche forme overo viie poste e site en qualunche luoco per lo contado e destrecto de Peroscia, esse forme mectere, encupare e remondare, anpiare e diriçare...

[8] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 16, par. 24, vol. 1, pag. 79.17: e a l'ofitio d'esso specte fare aconciare, conpianare e refare, anpiare e diriçare e matonare tucte le vie de la citade e dei borghe de Peroscia...

[9] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 5, cap. 55, vol. 2, pag. 76.25: Per la grande fretta non ebbero cura di dirizzare le rughe, però che alcuno non faceva differenza dal suo all'altrui, anzi muravano...

[10] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 52, vol. 2, pag. 360.14: prestamente fece cignere la terra di fossi e di steccati, e bertescando i luoghi dov'era bisogno, e in più parti, e alla rocca e alla terra fé dirizzare cave, e ssimile facieno que' d'entro per riscontrare.

[11] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 13, pag. 214.18: Io sono la voce di colui che grida nel diserto: Apparecchiate la via del Signore e dirizzate le viottole sue.

- Fig. [Nella tradizione biblica:] fras. Dirizzare la via del Signore.

[12] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 5.21, pag. 30: «Voce una son a tutti gli '[n]felici / de coluï che nel deserto crida: / la via driççate del Segnor, amici, / come Ysaya proffetando ne guida».

[13] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Gv 1, vol. 9, pag. 464.5: [23] Ed egli disse: io sono una voce nel deserto, che grida e dice: drizzate la via del Signore, sì come disse Isaia profeta.

1.6.1 Estens. Condurre e rifinire in linea retta la costruzione di un muro utilizzando un filo a piombo.

[1] Doc. sen., 1370, pag. 33.5: che la detta muraglia torni al dritto, cioè a corda del canto del palazzo de' Sansedoni al canto del Palazzo de' Maconi, conciosiacosa che le mura de la butigha di Nicholo di Tone, e di Giovanni di Mico istanno male, e però mettiamo la corda dai detti due Palattii, perchè non s'abbia a drizzare più volte.

1.6.2 [Agr.] [Della terra:] arare per diritto.

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), canz. 2.46, pag. 8: Onde vedray custuy, padre di paçe, / ancora driçar cum queste sue sorelle, / elo et elle - la lor terra anticha / dispersa.

1.7 [Di misure di vino:] verificarne e tararne la capienza, uniformandole a unità di peso stabilite.

[1] Stat. pist., 1313, cap. 42, pag. 199.14: [A]ncora ordiniamo ke li operari di mess(er) Sa[n]to Jacopo siano tenuti di sugellare e di fare diriççare tutte le misure del vino, della biada, dell'olio, della calcina, e le canne da misurare lo panno lano e lino, col sugello della ditta Opera.

[2] Stat. pist., 1313, cap. 43, pag. 200.1: Se da inde in su si trovasse magiore o minore, sì si acconci e si diriççi, e allora si tolla di ciascheduno paio, tra misuratura e sugellatura e racco(n)ciatura, d(ena)r(i) xij e non più.

1.7.1 [Numism.] [Nella monetazione:] verificare e tarare il peso del pezzo di metallo grezzo in lavorazione. || V. anche addirizzare.

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 82.28: Per fonditura, d'ogni li 100 marchi, bisanti 1, come viene a marchio da denari 1/2. E per mangiare al fonditore, carati 6 il dì, che ne tocca da denari 1 per marchio. E per gli uverieri che gli lavorano e dirizzano e rendono i fiendoni fatti e bianchi, soldi 1 per marchio.

1.8 Fras. Dirizzare la bilancia: portarla ad una posizione di equilibrio. Fig. [Anche Dirizzare la bilancia del giudizio:] giudicare rettamente.

[1] x Adriano de' Rossi, 1333 (fior.): Ancor sognai con questo un'altra cosa: / che se non si dirizza la bilancia / Firenze non istarà mai in posa.

[2] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), II, cap. 3, pag. 30.3: E Gualtieri dice in Alessandrie: Se ti viene a mano lite, essendo te iudice, dirizza la bilancia del giudicio...

1.9 Mettere in ordine, allestire, preparare, sistemare.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 84, pag. 188.1: e torna a dirizzare un poco il letto che non paresse vi fusse dormito, se non ella...

- Dirizzare la tavola.

[2] Esopo ven., XIV, cap. 13, pag. 14.19: e lo compagnon sì lo rezevé a grande onore, e drizòla tavola e apariàli e meseli suxo de bona carne e de bon formaio e de altri boni cibi, deli quali elo stava a molto grande axio.

[3] Tristano Veneto, XIV, cap. 500, pag. 465.24: Et quando eli fo demoradi tanto ch'el vene la sera, et le viande era aparquiade et le tole era drezade in la maistra sala...

- [Di tralci e perticati per vigne:] sistemare ed orientare in direzioni ottimali per la successiva crescita e maturazione della pianta.

[4] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 2, cap. 13, pag. 64.26: conciossiacosachè quella regione, e luogo non abbia per nimici e' venti del levante, cioè il vento euro, ed austro. Che se questo v'è vizio, meglio dirizziamo le vigne all'aquilone, ed al vento favonio.

[5] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 13, pag. 98.22: nel luogo secco, roscido, e nebbioso i rami dell'arbore che sostengono i tralci, si vogliono dirizzar verso levante e verso ponente, quando si pota, sicchè i lati, che rimangon voti, mostrin tutte le membra delle viti a' razzi del sole.

1.9.1 [Di faccende ed eventi:] giungere ad un assetto ordinato o ad una soluzione, volgere al meglio, aggiustarsi, sistemarsi (anche pron.).

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 18.61, pag. 41: Ser Orlando da Chiuse, / in cui già mai non pose / perduta disconforto, / se 'l tempo è stato torto, / par che dirizzi aguale; / per che parrà chi vale.

[2] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 3.3, pag. 27: A voi, che ve ne andaste per paura: / sicuramente potete tornare; / da ch'e' ci è dirizzata la ventura, / ormai potete guerra inconinzare.

[3] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 65, pag. 180.12: voi mi darete quello consiglo, che tucti miei facti si diriçerano di bene in meglo.

[4] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 16, pag. 253.34: tuti nostri facti et tute nostre vexende seranno e dènno esere conce e driçate in quante fosene malfacte, e çò che in quele fose malfacte o grave vu' reduciriti in ben et in via de verità.

[5] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 738, pag. 285.3:e ciascuno avea ardire a parlare per lo ben comune, e un poco si dirizzò la faccenda.

[6] Esopo tosc., p. 1388, cap. 31, pag. 156.7: gli avenne di trovare uno grande serpente, e stava sopra la neve quasi come morto. E recatolo a casa e la manca ventura del villano si gli fu dirizzata: e guadagnava di ciò che s'impacciava. E essendo manifesto alla giente che il villano nutricava il serpente e facievasi ricco...

[7] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 33.16: né mai te lasserò fin a la morte: / forsi ch'ancor se driceran le sorte.

1.9.2 [Di leggi:] controllare, comporre e ordinare in un sistema organico.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 17, vol. 1, pag. 53.3: Ma lo imperadore Costantino rincominciò poi nova legge. E altresì fecero poi gli altri imperadori, infino al tempo dell'imperadore Giustiniano, che tutte le drizzò ed ordinò meglio e più intieramente che niun altro imperadore che dinnanzi a lui fosse istato.

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 14, pag. 114.17: Questo Gostantino incominciò a fare nuova legge, e così seguitaron gl'altri imperadori infino al tempo di Giustiniano, che sempre la dirizò e ordinò meglio che tutti gl'altri ch'erano stati dinanzi da lui...

1.9.3 [Di contese e litigi:] appianare, dirimere.

[1] Stat. castell., XIV pm., pag. 214.19: Anco mo frati et sore tucti guardinose quanto possono d' avere questioni et litigii enfra loro, li quali se adevenissero debbianole solicitamente diriçare enfra loro.

1.9.4 Giungere ad una decisione condivisa, stabilire, definire.

[1] Stat. fior., c. 1324, cap. 3, pag. 18.17: E così ciascuno anno ciascheduni due mesi per lo detto tempo sopra la chiamata de' Priori [[...]] da quinci innanzi s' oservi e faccia primamente in ciascheduna chiamata di quelli Priori, li quali saranno per lo tempo, innanzi che sopra quella si proponga o si faccia per sorte, dirizzato e terminato in quale sesto primamente e in quale sesto secondamente. E cosìe degli altri sesti la detta chiamata debbia essere celebrata.

2 Orientare in una determina direzione, sollecitando una torsione da fermo o uno spostamento nello spazio; indirizzare, volgere, dirigere, condurre, sospingere.

[1] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 35, pag. 57.13: l'una si è ch'ella si prova li suoi figlioli se elli puono mirare fermamente in de l'occhio del sole sì como può fare ella, e diriçali in verso lo sole...

[2] Rainaldo e Lesengr. (Oxford), XIII ex. (ven.), 780, pag. 840: e con le granfe e con li denti / se ten Raynaldo liçeramente; / driça la coa incontra el monte, / ch'el no la lasa pendere çoxo.

[3] Microzibaldone pis., XIII/XIV, 7, pag. 204.5: Trovò Allexandro arte di .M. spechi di ferro forbiti, li quali ponea contra lo sole di contra ali suoi nimici, e llevando e dirissando catuno di quelli dela sua gente li dicti. .M. spechi forbiti...

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 19.78, vol. 2, pag. 322: «O eletti di Dio, li cui soffriri / e giustizia e speranza fa men duri, / drizzate noi verso li alti saliri».

[5] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 1.49, pag. 38: Virgilio 'l guida per la ria silice / mostrando, quanto può ragion humana, / come 'l peccato fa l'uomo infelice. / Catone il driza poscia per la piana / piagia de l'oriente verso 'l monte / ov' ogni sconcia alteza si rappiana...

- [Anche in contesti metaf.:] dirizzare e menare.

[6] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 1, pag. 69.15: Al lavoratore s'apertiene di nudrire gli animali e gli armenti, e però col bastone gli dirizzi e meni alle pasture e rimeni a casa.

[7] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), Prologo, pag. 32, col. 2.5: La terza è unitiva per la quale l'anima sopra ogni intelletto e ragione ed intelligenza da solo Dio è menata e dirizzata su all' amore divino.

[8] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 24, pag. 296.4: perché la morte è fine d'ogni fatica e dolore; e secondo, ché ci dirizza e mena al fine ordinato da Dio.

- Dirizzare la schiera: indirizzarla, disporla e spiegarla sul campo di battaglia (spesso costituito da un'altura).

[9] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 27, vol. 1, pag. 50.25: e così cominciò a dirizzare la sua gente a poco a poco verso uno monte. E quando gli parve che fosse assai salito, egli dirizzò tutta la schiera...

[10] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 48, pag. 274.34: E dove tutte le copie ebber congiunte, fu in questa guisa dirizzata la schiera: Claudio nel destro corno, e Livio dal sinistro ordinò la battaglia: la schiera di mezzo fu data a guardia al pretore.

[11] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 15, pag. 311.36: E primieramente stare i segni nelle radici de' colli e a rivocare negli ordini il milite aveva cominciato, indugiantisi i Romani del colle opposto di dirizzarela schiera.

2.1 Volgere il viso o la persona in direzione di qno per comunicare qsa con le parole o con l'espressione del volto.

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 13, 103-111, pag. 252, col. 1.8: e quando vide rutti gli Senisi, driçò la faça al cielo, e disse: 'Or me faça Deo al peço ch' ello pò, ch'eo pur ho veçudo quel che m' è de grande alegreça...

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 52.12: Al quale luogo poi che 'l figliuolo di Climene fue venuto per inchinata via, e entrò nella casa del dubitato padre, incontanente si dirizzò verso il volto del padre, e stette da lungi, però che non sofferiva i lumi suoi più da presso.

[3] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 16.47, pag. 40: Udito questo, la donna piacente / si dirizzò turbata nello aspetto, / dicendo: «E' non sarà così niente!

- Fig. [Rif. alla posizione di un centro abitato rispetto al mare].

[4] Stat. pis., 1322-51, [1351] Agg., cap. 7, pag. 611.23: et a loro dixeno, che tra l' altre cose che lo Comune di Pisa far potesse al presente per utilità, commodo et honore del Comune prefato et de' naviganti, sarebbe che esso Comune lo volto dirissasse al mare, et che racconciasseno Porto Pisano et la palata...

2.1.1 Dirizzare l'occhio, gli occhi, la vista: rivolgersi a qno o qsa con lo sguardo, anche fig. Estens. Guardare.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 246, pag. 184: E poi ch' i' l' ei pensato, / n' andai davanti lei / e drizzai gli occhi miei / a mirar suo corsaggio.

[2] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 1, docum. 26.42, vol. 1, pag. 342: ché se l' uom pur si vestia / di stuore e vada scalço et infangato, / tegnendo il quor fermato / tutto a servir lo nostro sir, gli è assai / ch' esso non guarda a vai, / a soli quori diriça l' occhio suo.

[3] Dante, Rime, a. 1321, 12.12, pag. 43: Deh, non guardare perché a lei mi fidi, / ma drizzali occhi al gran disio che m'arde...

[4] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 30, 70-84, pag. 648, col. 1.6: ch'era tanta soa vergogna che no sufiría a vederse per soa spezia spechiata nell' acqua, e però driçòla vista a riva, sí che no se vedea.

[5] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 11, pag. 196.23: Audendu Turnu li paroli di la Camilla, dirizausoy occhi inver killi donni virgini...

2.1.2 Dirizzare le orecchie, l'orecchio, gli orecchi: tendere le orecchie in direzione di un suono. Estens. Ascoltare, porre attenzione a qsa.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 49, pag. 161.6: E sappiate che quando il cervio tiene le orecchie chinate, egli non ode bene, e quando le dirizza ode acutamente.

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 16, vol. 4, pag. 66.3: che dirizza e apparecchia l'orecchio e 'l cuore a coloro a cui tu parli, ad intendere ciò che tu dirai.

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 95, pag. 310.3: egli ha la testa corta, il ventre brieve, il dorso schietto, e 'l petto largo, e pieno di polpe, e dirizzagli orecchi, e s'egli ode romore, o suono d'arme, l'uomo nol può tenere, e romisce, e soffia, e tempesta per gran cuore.

[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 123, pag. 414.5: e dirizziamo i nostri orecchi a questo, che neuno diviene buono d'avventura, e che la vertù si conviene apprendere...

2.1.3 Dirizzare il dire, la lingua, la parlatura, le parole, il sermone, la voce: rivolgersi a qno verbalmente.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 11, pag. 116.5: Ma però che molte fiate aviene che l'amonire pare presuntuoso, per certe condizioni suole lo rettorico indirettamente parlare altrui, dirizzando le sue parole non a quello per cui dice, ma verso un altro.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 23.127, vol. 1, pag. 395: Poscia drizzò al frate cotal voce: / «Non vi dispiaccia...

[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 25, 46-66, pag. 604, col. 1.1: Se tu se' or. Qui drizala soa parladura al letore, proferendoli tacitamente de dirli meraveglose cose...

[4] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 17, 1-12, pag. 328, col. 1.2: Recorditi, lettor, se mai nell' Alpe. Or drizza l'A. lo so sermone al lettor della soa Comedia...

[5] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 11, pag. 19.14: Poi dirizzò il suo dire in verso la reina, in questa forma parlando...

[6] Piero Alighieri, 1364 (fior.), Non si può dir.16, pag. 48: però driczo la lingua a tte che puoj / solo e non altri risponder, se vuoj.

2.2 Dirizzare l'andamento, l'andare, l'andatura, il cammino, il corso, i passi, la via, il viaggio: condurre ed orientare il cammino (proprio o di altri).

[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 48, pag. 138.16: «Habi fidança in lo Signor cum toto core e non te adherçer al to savere. In tute le toe vie pensa lui, et ello dricerà li toi andamenti».

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 49, pag. 161.18: E loro natura è che là ov'elli sentono abbaiare cani che li caccino, elli dirizzano la loro andatura in altro vento, acciò che li cani non sentano loro odore.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 8, pag. 206.10: Dal quale aute lettere sigellate col secreto sigello, tornòe al re di Raona anni 1280; poi dirizzòsua via a dare ordine alla cosa in Sicilia...

[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 245.5: Dice, che suo povero camino dirizza più tra coloro Casentinesi, chiamandoli porci...

[5] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 245.7: Sono brutti, e fastidiosi, tra' quali dirizza prima suo corso.

[6] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 345.23: (cioè io confessai, che io aveva errato nel camino, e prega[i]ti che tu dirizzasi i miei andamenti nella via della pace tua)...

[7] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 11, pag. 252.21: sì come egli era per adietro usato, e verso quella parte dove già avea il bianco fiore altra volta tra le spine veduto, dirizzò i suoi passi...

[8] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 14, pag. 377.31: verso quella parte ove le reverende ceneri dell' altissimo poeta Maro si posano, dirizzano il loro andare.

[9] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 7, cap. 3, pag. 496.12: pattovìe con quelli ch' erano stati con lui a fare quella nobilissima opera, che a cavallo nel levare del sole dirizzassero il corso in uno luogo, e colui avesse la signoria, il cui cavallo prima annitrisse.

[10] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 35.18: lo 'mperadore, partitosi quasi disperato, verso Roma drizzò il suo cammino.

[11] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 34, vol. 1, pag. 253.8: si partirono di là e dirizzaronoloro viaggio verso Salonicchi...

[12] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 1.32, pag. 4: E imaginato il mio grave lavoro, / drizzai i pie' come avea il pensiero / e cercai del cammin senza dimoro.

[13] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di lu modu..., pag. 573.26: si adusi et amaistri di livari li pedi e li gambi plui alti e plui legi in lu so andari tempurali. E simiglantimenti lu poi cussì amaistrari pir loki arinusi assai. E cussì plui sicuramenti, e cun plui salvamentu, diriza li soi andamenti.

[14] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Mortis.47, pag. 237: Driçço il mio corso, inançi che Fortuna / Nel vostro dolce qualche amaro metta.

[15] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 3, par. 14, comp. 43.33, pag. 124: La seconda compagna, che vegniva / su per la piaggia viva / e verso me drizzavagli soy passi, / guidava la magnifica Prudença.

2.2.1 Fras. Dirizzare al contrario i piedi: invertire il percorso.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 3.100, pag. 436: Ma or dirizzaal contrario i piedi». / Io così feci ed e' prese la strada, / sì come il mento a la sua spalla diedi, / per voler ritrovare altra contrada.

2.2.2 Pron. Andare, dirigersi, procedere, recarsi.

[1] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 653, pag. 872: tolseno el confalom tostamente / e ànlo dispigato, / e verso li bom guelfi s'èn driçati...

[2] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 456.20: e partendosi da Tenedon, con lenti passi si dirizzano verso Troia.

[3] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 59, pag. 184.12: kì multi fiati la barchecta se revultava, et illu stava da sucta; poy la barch[ect]a se diriczava pir lu mare...

[4] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 35, pag. 312.7: et dirizaose a li piedi de Ulixe gittandose in terra...

2.2.3 Fig. Fras. Dirizzarsi nel contrario: assumere un atteggiamento contrario rispetto a quanto dimostrato prima.

[1] Cucco Baglioni, XIV pm. (perug.), 13.4.17, pag. 798: Io credo, dico, che prima e non dèmpo / la nova vesta averà quel Giasonne, / che conquistò 'l monte cacciando donne. / Se di ciò gode, tu fai come rede, / che de picciola cosa tutto frizza, / poi nel contrario tosto si dirizza.

2.2.4 Dirigere qno o qsa verso qno con intenti ostili (gen. Pron.). Estens. Assalire con scopi bellicosi. || V. anche addirizzare 1.3.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 1, vol. 1, pag. 4.15: E siccome senza danari non avrebbe veruno mezzo tra l'opere delle genti che dirizzasse l'uno contra l'altro...

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 14, pag. 114.26: contra 'l nemico vada l' oste prima ordinata, e contra il nemico dirizzi la fronte.

[3] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 174.10: et Ettor si dirizzò contro a llui, e diedersi delle lancie sopra gli scudi.

[4] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), App., pag. 386.3: Ora à elli gioia e letizia, chè bene gli è aviso che se T. muore, non fie uomo in tutta Cornovaglia che incontra di lui s'usasse dirizare.

[5] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 10, pag. 185.6: Et ià ipsu, smimuriatu et folli, non si actinni per li paroli di Eneas, anti si dirizau contra di sì.

2.2.5 [Astr.] [Rif. alla posizione e al movimento dei pianeti rispetto alla terra nel quadro dell'astronomia tolemaica:] procedere verso l'alto raggiungendo una posizione perpendicolare rispetto al polo artico (gen. Pron.).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 12, pag. 19.11: E quando elli se move per andare a la parte de sopra vedemolo stare fermo e poco mòvare e·llo cielo, e è detto stazionario en stazione seconda, volendose dirizzare; e per questi movementi vedemo manifestamente èssare li epicicli...

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 1, pag. 72.18: quando elli salirà per andare a la parte de sopra potaremolo chiamare stazionario, volendose direzzare, e chiamaremolo stazionario emperciò che andando su per l'epiciclo non se vedarà quasi mòvare de sopra e·llo cielo, emperciò che salirà.

[3] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 11, pag. 212.11: E se noi ne movemo enverso lo polo artico, lo quale è e·lla parte de settentrione, le figure e le imagini se ne 'ncomenzaràno a dirizzare; e quanto noi ne rapressaremo più a quello polo artico, tanto più se ne dirizzaràno...

2.2.6 Pron. [Di una strada:] distendersi e prolungarsi nello spazio compreso tra due punti posti a distanza.

[1] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 41, pag. 153.24: Ché li parea che una strae belissima, coverta de preciosi palij e resprendenti de lumi innumerabili, da la cella de Beneto se driçasem inver' l'oriente tam fim a cel.

- Sost. [Rif. a una distanza lineare].

[2] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 9, pag. 109.7: ché, sì come quello che mira riceve la forma nella pupilla per retta linea, così per quella medesima linea la sua forma se ne va in quello ch'ello mira; e molte volte, nel dirizzare di questa linea, discocca l'arco di colui al quale ogni arme è leggiere.

2.3 [Di lettere:] inviare ad uno specifico destinatario, spedire, indirizzare. || V. anche addirizzare.

[1] Luigi Marsili, Lettere, 1373/78 (fior.), [1375] 5, pag. 482.15: ché a voi farò capo con lettere e con tutto, e voi a F. le dirizerete.

[2] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Prol. cap. 7, vol. 1, pag. 15.14: perchè la ottava epistola, drizzata alli Ebrei, da molti fu posta fuori del numero.

2.4 [Di armi:] puntare. Estens. Scagliare, scoccare. || V. anche addirizzare.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 3, pag. 48.19: Questo demonio tentatore dirissoe l'arme sue dal principio alla più fragile parte, sì come fanno quelli che vogliono combattere.

[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 11, pag. 749.4: E all'omero le pende l'arco dell'oro e l'arme di Diana; e, s'ella alcuna volta percossa fugge, col rivolto arco dirizza le fuggenti saette.

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 24, pag. 94.22: qual che egli si sia, che verso te dirizzerà l'aguta lancia, io misera, sì come tuo scudo, riceva il primo colpo...

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 11, pag. 383.16: Anco quella, se alcuna volta si partì cacciata volgendo il dosso, fuggendo dirizza le saette rivolgendo l'arco.

[5] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 27, vol. 1, pag. 51.4: E comandolli ancora, che comandasse a quelli che il seguivano, che dirizzassero le lancie in alto...

[6] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 36, pag. 65.8: «O luna splendore della notte, onore e bellezza delle stelle e guardia delle selve, soccorri ora alle nostre fatiche, e drizza e guida questo lanciotto, sicch'egli non vada indarno».

[7] Esopo ven., XIV, cap. 32, pag. 30.26: la longa gracia dello signore si se mutò e si se convertì in grande ira, e la ira si drizò le arme per lo cavo alo serpente...

2.4.1 Fras. Dirizzare il segno: individuare il bersaglio e mirare.

[1] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 20.3, pag. 91: Quel solo è da lodar che drizzail segno / Verso l'onesto e gli altri lassa fuore.

2.5 [Rif. a mezzi di locomozione, soprattutto dell'ambito della navigazione:] condurre.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 16, pag. 109.11: dirizzò il navilio contra i nemici, e commessa battaglia ebbero vittoria quelli d'Atena...

[2] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 48, pag. 81.15: E dappoi che ll'altro cavaliere vide lo suo conpangnone andato a tterra, sì direzzoe la testa delo suo distriere inverso T. e T. sì dirizzoe inverso di lui e vengnosi a ffedire dele lancie...

[3] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 12, vol. 3, pag. 57.12: Allora confortò li cavalli co' bianchi colli, che sosteneano lo giogo, e dirizzò lo carro verso lo nemico...

[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 86, pag. 661.5: da più contrarii venti combattuta, ad alcun porto dirizzare non potea la sua prora...

[5] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 38, pag. 136.16: E allora il mastro marinaio dirizza suo temone e suo artificio in quelle parti...

[6] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 27, pag. 425.3: avendo udito che il promontorio si chiamava Pulcro, disse: «L'agurio mi piace: quivi dirizzate le navi».

[7] San Brendano ven., XIV, pag. 164.13: mo drezé la nave vostra e andé a quelo luogo lo qual vui vedé e saveremo che cosa ela è».

2.6 [Rif. ad ogg. astratti].

[1] Bonagiunta monaco (ed. Pollidori), XIII ex. (fior.), 11b.14, pag. 158: D'altro, ti priego, non cherer disdetta, / e, rimembrando quei che disse Cino, / ancora avesse matura la testa / sé stare oblico, dirizza vendetta.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 22.37, vol. 2, pag. 373: E se non fosse ch'io drizzai mia cura, / quand' io intesi là dove tu chiame, / crucciato quasi a l'umana natura...

[4] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 281-90, pag. 88.21: Quante volte tu dietro alle femmine l'appetito dirizzi, quante volte, fetido e maculato da esse partendoti, tra loro che purissime sono ti vai a rimescolare...

[5] <Cavalca, Trenta stolt., a. 1342 (pis.)>, cap. 15, pag. 226.4: Veggiamo in delle battaglie corporali, che 'l savio capitano si sforza, quanto può, di ferire, e di dirizzare la battaglia contra la persona del capitano dell' avversaria parte...

2.7 [Rif. ad attività dell'anima o della mente:] volgere, proiettare e fissare pensieri e valutazioni o emozioni e desideri su qno o qsa; mirare spiritualmente a specifici stati interiori, comportamenti, obiettivi ed intenzioni; pensare, giudicare, porre attenzione. || V. anche addirizzare.

[1] Brunetto Latini, Pro Ligario, a. 1294 (fior.), pag. 172.11: perciò che Ligario avea dirizzato l'animo a casa, e disiderava di tornare a' suoi...

[2] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 103.9, pag. 615: A tutte l'ore - ch'eo drisso mia mente / a tener mente...

[3] Poes. an. ver., XIII sm., 23, pag. 14: dondo vo don merçé, ve vol clamar / che vui el me cor degnai driçar / per vui serviro e onerar...

[4] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 74, vol. 3, pag. 494.13: Ciò tu desidera, e a ciò dirizza tuo pensare, che tu sia appagato di te, e di ciò che di te nasce...

[5] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 11, pag. 46.9: però che, occupate dal principio della loro vita ad alcuno mestiere, dirizzano sì l'animo loro a quello per [la] forza della necessitate, che ad altro non intendono.

[6] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 3, pag. 3.2: così çascun de' driçar a Dio la soa ententione, açò ch'el posa dretamente dreçarse en le soe operacione.

[7] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 18.16, vol. 2, pag. 296: «Drizza», disse, «ver' me l'agute luci / de lo 'ntelletto, e fieti manifesto / l'error de' ciechi che si fanno duci.

[8] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 2.29, vol. 3, pag. 24: «Drizza la mente in Dio grata», mi disse, / «che n'ha congiunti con la prima stella».

[9] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 20, pag. 41.37: E però voglio, che dirizzi i pensieri a questo, e a questo intendi, e questo desidera, che tu ti tenghi contento di te...

[10] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 20, pag. 272.15: Conviensi a voi dirizzare il cuore in franco ardimento, e sperto e sano consiglio prendere sanza alcuna sospeccione.

[11] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 13, pag. 315.4: Driza lo intelletto, e vedrai che 'l tuo pensiero e 'l mio dire si concordano...

[12] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 3, cap. 8, pag. 257.1: Adunque, ragunati li medici, con attentissimo consiglio cercavano rimedii di salute. Conciofossecosa che tutti dirizzassero il loro giudicamento a uno beveraggio...

[13] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 9, cap. 10, vol. 2, pag. 303.32: Tutti avevano la loro intenzione dirizzata a guerra...

[14] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 262.60, pag. 315: quand'ella vede alcun in stato vile / con amoroso stile / sempre a pietà dirizza suo costume...

2.7.1 Rivolgere opere, azioni ed intenzioni alla realizzazione di specifici obiettivi, finalizzare i propri sforzi al raggiungimento di determinati scopi. Intr. Accingersi, apprestarsi, avviarsi (a fare qsa).

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 21, proemio, pag. 466.4: in questo capitolo dirizza la sua Commedia a trattare di quegli, che per vita contemplativa remota dallo stropiccìo del mondo seguitarono virtuosamente la influenza di Saturno...

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 30, vol. 2, pag. 173.15: feciono per loro dicreto in consiglio che di niuna matera di guerra si dovesse ragionare, e cche catuno si dirizzasse a navicare e a ffare mercatantia.

[3] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 95, pag. 229.28: E per la grazia di Dio semo pienamente informati, e colla grazia di Dio ci drizzaremo a vivare virtuosamente meglio che mai...

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 7, pag. 130.14: prestamente congregò una bella e grande e poderosa oste, e a far guerra al duca d' Atene si dirizzò.

[5] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 11, pag. 27.1: Ma la discrezione santa è ordinata in questo modo: che l'anima tutte le potenzie sue dirizza a servire me virilmente con ogni sollicitudine...

[6] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 1, 100-111, pag. 27.38: e come l'occhio manco si dè dirizzare a seguire l'occhio ritto in vedere le cose; così l'intelletto si dè dirizzare a la ragione nel comprendere le cose mentali.

2.7.2 [Parlando di Dio, di cause morali o di tentazioni:] votare azioni, propensioni ed intenzioni; dedicare, destinare.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 27.15, pag. 101: Ma s'eo me voglio a te dirizare / e non peccare, credo per certo / ca de te, luce, verrà spereiare, / c'allumenare farrà lo mio petto...

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 8, vol. 2, pag. 197.3: e dirizzare ogni sua opera all'onore di Dio principalmente, e poi a sua salute, e ad edificazione delli prossimi...

- Dirizzarsi al bisogno di qno.

[3] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 8, pag. 36.5: E allora sì guarda lo dono a quella parte, quando si dirizza al bisogno dello ricevente.

[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 55, vol. 1, pag. 96.11: Poi si dirizzò a' bisogni della città; tra i quali la principale fu di fare il templo di Giove nel monte Tarpeo...

2.7.3 [Del contenuto di discorsi:] adattarsi all'esperienza e alla facoltà di intendere e di analizzare di un pubblico specifico; essere diretto.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, canz. 1.8, pag. 61: El ciel che segue lo vostro valore, / gentili creature che voi sete, / mi tragge nello stato ov'io mi trovo. / Onde 'l parlar della vita ch'io provo, / par che si drizzi degnamente a vui: / però vi priego che lo mi 'ntendiate.

[2] f Guido delle Colonne, Storia volg., XIV pm.: Certo in loro regna per grandezza di scritture continua memoria, infino che il sermone delle cose passate si dirizza a quelli che debbono venire. || GDLI s.v. drizzare.

2.8 Avviare una tecnica, una consuetudine, un costume.

[1] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 36, pag. 257.13: Malacchiel fu quelli che prima istoriò la Santa Scrittura e dirizzò lo scrivere, ché prima si scrivea ciò è s'andava con regolo come arano i buoi, che come l'arato è giunto in capo del campo e e' dà la volta.

2.8.1 Dare avvio ad una trasformazione di stato (fisico o spirituale); volgere (ad altra condizione), evolvere, trasformare.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 9.12, vol. 3, pag. 138: Ahi anime ingannate e fatture empie, / che da sì fatto ben torcete i cuori, / drizzando in vanità le vostre tempie!

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 9, 43-48, pag. 269, col. 1.3: la seconda a significare 'malicia', la quale etiamdeo sí se driza ad ira; la terza 'bestialitate', la quale significa quella pessima ira, che è in soperno grado, sí come piú inanço, in lo XI Cap. se dechiararàe ...

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 37, pag. 596.1: Egli dicea ancora queste parole, quando i circunstanti videro le chiare acque coagularsi nel mezzo e dirizzarsi in altra forma abandonando il loro erboso letto...

[4] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 53.94, pag. 75: ad huom mortal non fu aperta la via / per farsi, come a te, di fama eterno, / che puoi drizzar, s'i' non falso discerno, / in stato la più nobil monarchia.

- [Di sedi di istituzioni:] adattare a specifici usi civili.

[5] f Testamento di Lemmo di Balduccio, 1389: Esso testatore tanto vivesse che innanzi la sua morte esso Spedale fusse fatto e in atto di spedaleria dirizzato. || Crusca (5) s.v. dirizzare.

2.9 [Filos.] [Relig.] Disporre ed orientare al compimento di un movimento, di un'azione o di una trasformazione dettata dalla struttura intrinseca, dalla sorte e dalla naturale inclinazione dell'ente in causa.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 1 (a), vol. 3, pag. 13.14: Sì come l'uomo che saetta ha 'l segno per suo dirizzamento; così ciascuna arte ha un suo finale intendimento, lo quale dirizza le sue operazioni.

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 22, pag. 159.23: Et ogni nostra operatione è dirissata dalla regulatione del cuor nostro: come l'omo è formato dentro, così opera di fuori.

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 15, proemio, pag. 283.17: così l'ordine della natura è fatto da Dio, e a llui è dirizzato...

[4] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 8, pag. 211.22: e governa secundariamente per li Angeli e per li corpi delle stelle, sì come per suoi strumenti, che quello ch'è proveduto, nel segno suo si dirizzi, cioè in quello a che è saettato.

[5] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 2, cap. 18, pag. 265.18: e però ciascuna operazione di qualunque creatura è da dire buona, in quanto nel suo effetto si dirizzi al fine diterminato a lei.

- Dirizzare al, nel (buon, debito, mal, ottimo) fine.

[6] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 15, pag. 75.30: allora dirizza egli la falce quando egli la tòrce, però che quello torcere è dirizzare, che lla dirizza al fine e dàlle la forma che dee avere.

[7] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 6, pag. 295.11: veggendo che ciascuno animale, tosto ch'è nato, è quasi da natura dirizzato nel debito fine...

[8] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 31, pag. 536.2: Qui l'Autore commenda l'opere e l'arte della natura, le quali sono rettissime dirizzate ad ottimo fine...

[9] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 7, pag. 171.14: Dove si dimostra come al peccato concorre una privagione di quello che dirizza al fine, cioè alla beatitudine...

[10] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 295.16: e imprendono la Scrittura colla intenzione corrotta, la quale dirizzano a mal fine; de' quali dice santo Bernardo: Sono alquanti che studiano e apparano per sapere, non ordinando il loro sapere ad altro fine: e questo è curiosità.

[11] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 3, par. 12, pag. 141.19: Ché lla fine alla quale dirizza il giudicie eclesiastico è lla vita etternale, la leggie secondo la quale divina...

[12] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 366.65, pag. 457: Con le ginocchia de la mente inchine, / prego che sia mia scorta, / et la mia tòrta via drizzi a buon fine.

- Dirizzare a, in segno lieto, onorato, perfetto.

[13] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 1.126, vol. 3, pag. 16: cen porta la virtù di quella corda / che ciò che scocca drizza in segno lieto.

[14] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 26, 25-45, pag. 575, col. 2.7: e desponome a tignire che tale amore sia da driçare in sí perfetto segno.

[15] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 1, pag. 27.3: [la] virtù di quella corda, cioè di quello ordine, la qual virtù, cioè che pinge, dirizza in segno lieto, cioè nel suo diritto termine [e] fine...

[16] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [FraLan] madr. 4.6, pag. 129: Fortuna gli tenea la vista chiusa / contra la quale usava ogni arte e ingegno / sol per drizarsi a l'onorato segno. / Allor conobbi ben che per natura / tendeva di volare in grand'altura.

2.9.1 [Rif. ad elementi del mondo minerale e vegetale:] disporre nello spazio, nella direzione verso cui orienta, per attrazione e necessità naturale, la struttura materiale dell'ente.

[1] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 2.55, pag. 455: In quella parte sotto tramontana / sono li monti de la calamita, / che dàn vertud' all'aire / di trar lo ferro; ma perch'è lontana, / vòle di simil petra aver aita / per farl'adoperare, / che si dirizzi l'ago ver' la stella.

[2] Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.), son. 6.2, pag. 467: Poi che 'l ferro la calamita sag[g]ia / ver' la stella dirizza mantenente, / e se la stella, per scurtate ch'ag[g]ia, / si cela, già non parte di neiente.

[3] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 2, cap. 16: Imperciò che gli arbori delle selve in molto gran profondo dirizano le radici dove è il caldo fumante pello costrignimento della crosta della terra. || Crescenzi [p. 45].

3 Orientare, guidare e sostenere qno spiritualmente.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 35: Et lo Singnore in nel Va(n)gielo disse: nessuno può venire a mei se 'l Padre mio no(n) dirissa lui.

[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 65, pag. 104.11: e tu li hai dirizzati in buona via co le parole de' tuoi ammonimenti!

[3] Poes. an. sett., XIII, 12, pag. 29: et driza lo core nostro in nella tua volontate...

[4] Lett. sen., XIII u.v., pag. 51.10: l'alto Iddio omnipotente del suo amore accenda et renpia e' vostri animi, diriççi le vostre operationi et dievisi força et vectoria contr' a' vitii et le temptationi...

[5] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 66, pag. 190.16: Ma la madre li conforma, e dirizza con la lingua, secondo la sua similitudine, e poi lo tiene nelle sue braccia, per dargli calore e spirito di vita.

[6] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 6.18, vol. 3, pag. 85: ma 'l benedetto Agapito, che fue / sommo pastore, a la fede sincera / mi dirizzò con le parole sue.

[7] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 1, cap. 10, pag. 32.27: ma in pirò chi sanctu Gregoriu avia a dirizarj et pridicarj alcunj pirsunj ky erano in locu...

[8] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 6, pag. 108.27: rispuose che bene bastava la divina Scrittura a dirizzare e regolare tutta la nostra vita...

[9] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 24, vol. 1, pag. 189.15: Dio, al quale la Fede ci eccita, la Speranza ci dirizza, la Carità ci congiunge.

[10] Ceffi, Dicerie, XIV pm. (fior.), cap. 10, pag. 36.17: fue provveduto che messer Altobono, nobile cavaliere, alla cui compagnia io sono, fossomo a voi ambasciadori per dirizzare, in quanto piaccia a voi, vostra cittade a buono e pacifico stato.

[11] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 33.2, pag. 115: Io son sì travïato dal sentiero / Che drizzava mia vita al Ben Perfetto, / Et a mirare indietro ho tale obietto, / Che 'l vostro richiamare omai vien sero.

- Dirizzare e fermare / mantenere.

[12] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 3, cap. 11, pag. 204.29: quelli ch'ànno senno ed intendimento debbono essere signori di quelli, a cui falta il senno e la ragione. Perciò che cotali uomini, e' quali ànno difalta di senno ed intendimento, non si sanno né mantenere né drizzare per loro.

[13] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 14, pag. 252.18: Lo nostro segnore Deo, chi ama concordia e pace, sì ve driçe e ferme in quela concordia e paxe de questa descordia ch'el no besogne parlare più de çò...

[14] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 18, proemio, pag. 327.35: che l'anima sua sia in vita etterna; o per dirizzare, o mantenere uno in buono proponimento...

- Dirizzare e reggere.

[15] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 8, pag. 202.12: E però è più laudabile l'uomo che dirizzae regge sé mal naturato contra l'impeto della natura, che colui che, ben naturato, si sostiene in buono reggimento o disviato si rinvia...

[16] Preci assis., XIV pm., 5, pag. 140.11: che esso benegno sengnore et salvatore nostro Iesu Cristo ro dia verace lume e conoscemento de reggere et diriççare sì et en tal modo loro e nuy per vertude, doctrina et bono escempio...

- Governare e dirizzare.

[17] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 2, pag. 130.27: Ché quelli è servo per natura il quale à di falta di senno e di sottigliezza e d'intendimento, né non si sa governare né dirizzare secondo ragione.

[18] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 16.13: se non governa la sua vita, e non dirizza sè medesimo secondo virtude.

[19] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 10, pag. 629.24: e ogni amore il quale non è retto e governato e dirizzato dalla sapienzia di Dio, e ogni amore il quale è posto in creatura sanza rispetto di Dio, l'anima l'abbia in odio e fuggalo come serpente venenato...

- Guidare e dirizzare.

[20] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 61.10, pag. 114: io racomando ad te l'anima mia, / misera, inferma e da vil colpe infetta, / che senza il tuo socorso non aspetta / altro che morte per la sua folia. / Tu la deffendi, tu la reggi e guida / e drizza nel camin di vera pace...

[21] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 22, vol. 2, pag. 349.15: è detto Cristo segno per due modi, cioè ostensivo, e direttivo; ostensivo, in ciò, che in Lui ci diè Dio certo segno, ed efficace argomento della sua carità. Direttivo in ciò, che cel mandò per nostro esempio, che ci guidasse, e dirizzasse nella via.

[22] <Cavalca, Trenta stolt., a. 1342 (pis.)>, cap. 30, pag. 266.22: Sono molti, che vogliono essere capitani di quest' oste, e dirizzare altrui, e guidare, e pochi, che vogliano essere guidati, e dirizzati...

[23] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 150, pag. 85.36: con ciò sia cosa che essa ne sia da Dio data non solamente a cooperare con l'altre nostre potenze animali e intellettive, ma a dirizare e a guidare ogni nostra operazione in bene...

3.1 [Rif. a una via, un percorso:] indicare.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 16, pag. 32.2: Ella siede allato al timone, siccome fa il buono marinaio, e dirizza la via a coloro, che navicano per i luoghi dubbiosi.

3.2 Accendere in qno un sentimento, un desiderio o la spinta ad agire (spec. secondo giustizia); incoraggiare, esortare.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 1, cap. 13, pag. 23.32: La quinta ragione si è, che ciascuno che dirizza o mena alcuno altro a ben fare, quelli è degno di laude e di merito.

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 25, pag. 141.13: Ma per qualunque avvenimento da ricogliere sono coloro che della battaglia vivi rimangono, e dirizzargli con convenevoli ammonimenti, e confortargli ancora a combattere.

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 8, 1-18, pag. 131, col. 1.4: Dixe, che quell' ora che se trovono essere in la preditta parte del monte si era quella la qual volge, çoè, driça ai naviganti e ai viandanti il dixio a pensare delli amici...

[4] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 26, pag. 573.7: E dice l'Autore, che la virtù del volere sapere, la quale è naturale nello uomo, il rassicurò, e il dirizzò a parlare.

3.3 Condurre qno a migliorare la propria disposizione mentale e spirituale, il comportamento e lo stile di vita; ammaestrare, educare.

[1] Gl Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 22.11: se fosse chi lli potesse dirizzare, cioè ritrarre da bestiale vita, e melliorare per comandamenti, cioè per insegnamenti e per leggi e statuti che lli afrenasse.

[2] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 13, pag. 109.12: massimamente ciò deono fare i sacerdoti, e i prelati, a i quali s' appartiene di dirizzare, e ammaestrare l'anime a loro commesse.

[3] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 6, pag. 103.24: coloro che non le sanno, che tornano nel tuo albergo, per te siano dirizzati et ammaestrati, acciò che vivano sicuri sotto l'ombra del tuo comignolo...

[4] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 17, par. 11, pag. 323.7: Ché sse a ssacierdote l'uomo avanza o promuove malvagio di costumi o ingnorante o difallente in tutti due, e così churando e dirizzando al popolo fedele sia proferto (questo dinanzi messo), di ciò pericolo n'è al popolo di morte etternale e di damaggio civile...

3.4 Correggere o favorire la correzione di un comportamento sbagliato (anche con metodi punitivi) Pron. Tornare sulla retta via, emendarsi, redimersi. || V. anche addirizzare.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 15, pag. 76.4: I peccati. Vuoli vedere come gli dirizza, sì? Vedi il micidio come è cosa tòrta, vedi come il dirizza! Che se ttu te ne penti, e se' ·nne contrito, e nollo vorresti mai avere fatto, e se' dolente e tristo che ll'hai fatto, or vedi come questa penitenzia il dirizza!

[2] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 33.28: e soccorre li altri a suo podere di quello che Dio li ha donato, o l'insegna del senno che Dio li ha donato, e gastiga e dirizza i folli dell'auttorità ch'elli hae...

[3] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 88, pag. 50.15: dirizoe il corropto exercito, più corregendo che puniendo...

[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 7, pag. 11.14: mio corpo non vi lassarà fino a la morte, non per mio profetto solamente, ma perchè grande lode mi parrà acquistare se per lo mio capo tanta buona gente si dirizza.

[5] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 23, 115-133, pag. 486, col. 2.11: Cum soa sciencia vo in sta montagna che vui purga e driça'.

[6] Stat. sen., 1341/48, cap. 1, pag. 140.2: Et a llui concediamo che possa correggiere et dirizzare el priore nostro et penitentiare et farne quello che a llui piace...

- Sost.

[7] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Sal 118, vol. 5, pag. 497.1: Allora non sarò confuso, quando mi risguardarò in tutti li comandamenti tuoi. [7] A te confessarò nel drizzare del cuore, in quello che imparai li giudicii della giustizia tua.

- [Rif. al contenuto di sentenze e affermazioni].

[8] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 22, 10-24, pag. 522.15: Pur che la fiamma sua paresse fore; cioè purchè sappia l'amato esser amato, incontenente ama. Et è qui da notare che questa sentenzia dirissa quella e rettifica che fu ditta da l'autore nel canto V de la prima cantica; cioè Amor, che a null'amato amar perdona: imperò che si dè intendere de l'amore mosso da virtù, e non da carnalità: imperò che la sentenzia è vera ne l'amore virtuoso...

3.4.1 [Estens.] Giustificare, perdonare, redimere.

[1] f S. Girolamo volg., XIV: Salomone disse: chi asconde lo suo peccato non sarà dirizzato. || TB s.v. dirizzare.

3.5 [Rif. a città, popoli, stati, istituzioni:] porre in una condizione di ordine e giustizia, rimettere in sesto; dirigere, governare, disciplinare.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 9, cap. 5, vol. 4, pag. 296.4: riguardò la giustizia per coloro, e dirizzò sopra il popolo governatore in diverse maniere di signore, e per innalzare il pregio de' buoni, e per confondere la malizia de' malvagi...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 30.137, vol. 3, pag. 507: E 'n quel gran seggio a che tu li occhi tieni / per la corona che già v'è sù posta, / prima che tu a queste nozze ceni, / sederà l'alma, che fia giù agosta, / de l'alto Arrigo, ch'a drizzare Italia / verrà in prima ch'ella sia disposta.

[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 30, 130-138, pag. 682, col. 2.22: Che a drizzare, çoè ad ordenare le retoríe italiche e tôrle de mane a tutti quelli che iniustamente le teníano.

[4] Fazio degli Uberti, Rime pol., c. 1335-p. 1355 (tosc.), [p. 1335] 4.13, pag. 30: Torni, gridi ciascuno, divo Agusto, / a dirizzare il mondo che sì pende, / che caduto se n'è giustizia e 'l giusto.

[5] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 6, cap. 1, vol. 2, pag. 86.2: Ma sì come la città in prima fu dirizzata per Camillo il principe, tutto così fu per lui mantenuta e governata...

[6] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 6, cap. 2, vol. 2, pag. 87.10: I Romani non ebbero già lungo riposo per mettere consiglio a dirizzare la republica, la quale sì grandemente era scaduta.

[7] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 1, pag. 105.26: regna questo omo iusto, nato de povera condictione, omo contemplativo, lo quale drizarà lo stato de Itallia.

[8] Matteo Corsini, 1373 (fior.), cap. 1, pag. 13.24: Disiderò d'essere signore d'Atene, non per suo proprio utile, ma per porre in buono stato quelli d' Atene; e fecelo. Poi che gli ebbe dirizzati, lasciò la signoria, e diessi allo studio delle virtù.

[9] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1388] 158.1.12: Po' ch'ài drizato Vicenza e Verona / nel suo paregio con sì dolce vento, / ch'èn care menbra de la mia persona, / l'altre se gettan tutte en le tuo braccia, / perché tiran giamai non le disfaccia.

[10] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 16, 97-105, pag. 379.23: Poner mano al freno è operare lo freno, addirissare lo cavallo ad andare come dè; ma nessuno cavalcatore dirissò mai bene lo cavallo, se prima non dirissa la intenzione sua del cavalcare; e così nessuno signore dirissa mai li sotto posti, se prima non dirissa sè...

[u.r. 26.05.2021]