DIRIZZATOIO s.m.

0.1 dirizatoi, dirizzatoio.

0.2 Da dirizzare.

0.3 F Giordano da Pisa, Prediche, 1304-1305 (pis.>fior.): 1; Conv. papa Clemente, 1308 (?) (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Conv. papa Clemente, 1308 (?) (fior.).

0.7 1 Ciņ che serve a dirizzare (in contesto fig.). 2 Mobile da cucina; credenza, scansia.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 18.09.2004.

1 Ciņ che serve a dirizzare (in contesto fig.).

[1] F Giordano da Pisa, Prediche, 1304-1305 (pis.>fior.): Il santo uomo, ch'č ordinato secondo le scritture, e tiene la vita sua ordinata e regolata secondo Iddio [[...]] č uno piombino, uno segnale, uno dirizzatoio, che mostra la tortura de' peccatori e de' mali uomini. || Manni, p. 148.

2 Mobile da cucina; credenza, scansia.

[1] Conv. papa Clemente, 1308 (?) (fior.), pag. 18.5: Avea ne la sala un'altra entrata che va in su' veroni, e quivi erano i dirizatoi de' cardinali e de l'altre gienti, del vino e de l'altre cose bisognevoli.

[2] Doc. fior., 1348-50, pag. 171.29: per un desco confitto per dirizzatoio in sala dall'acquaio corrisponde dinanzi, s. XV...

[u.r. 08.03.2010]