DISCONFORTARE v.

0.1 deschonfortà , deschonfortada, deschonfortava, deschonforté, desconforta, desconfortada, desconfortadho, desconfortado, desconfortae, desconfortando, desconfortar, desconfortassan, desconfortaste, desconfortava, desconforté, desconforter, desconforto, disconforta, disconfortai, disconfortano, disconfortata, disconfortate, disconfortati, disconfortato, disconfortava, disconforti, disconfortiamo, disconforto.

0.2 Da confortare.

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.); Tristano Veneto, XIV.

0.7 1 Arrecare sconforto, mestizia; infondere sgomento; addolorare, amareggiare, affliggere. Intrans. [gen. pron.] Perdere fiducia e coraggio, darsi pena, avvilirsi, abbattersi; preoccuparsi. 2 Scoraggiare e dissuadere qno in relazione ad aspettative, progetti ed iniziative; distogliere da credenze, speranze ed illusioni.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 08.11.2004.

1 Arrecare sconforto, mestizia; infondere sfiducia e sgomento; addolorare, amareggiare, affliggere. Intrans. [gen. pron.] Perdere fiducia e coraggio, darsi pena, avvilirsi, abbattersi; preoccuparsi.

[1] Lib. Antichr., XIII t.q. (ven.eug.>umbr.-march.), 371, pag. 115: lasù i v' ai' mennar: / perçò ve 'l dico, no ve [de]sconfortae, / en lo meu regno [ve] vo[io] far regnar».

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 22, pag. 65.14: e sed elli è disonorato, o gran mali di fortuna gli avvengono, somegliantemente non se ne disconforta, perciò che elli sa convenevolmente istare in tutti gli stati che li possono avvenire...

[3] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 7 parr. 1-2, pag. 23.4: quasi sbigottito de la bella difesa che m' era venuta meno, assai me ne disconfortai, più che io medesimo non avrei creduto dinanzi.

[4] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 21, pag. 268.15: Non perde, no, nè disconforta già valoroso hom, naturale e prode, avegna che pò avenire, ma segue quella parola, la quale Senaca dicie: «Non cosa è tanto acierba, ove solaccio non prenda animo bono».

[5] Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.), 20.12, pag. 514: perché saria dell'alma la salute, / che quasi giace infra le membra, morta / di due saette che fan tre ferute: / la prima dà piacere e disconforta, / e la seconda disia la vertute / della gran gioia che la terza porta.

[6] Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 7, pag. 238.30: Cel levò sus, e si li dis: Bel amì, dis el, ne te desconforter, que eu t'ahierai e de l'aver e de la persona.

[7] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 72, pag. 317.26: Me sença dobio con l'ayturio de Deo, per lo vostro grande conseio, ayturio e senno e per quelo de gi altri vostri e me' amixi e' no me desconforto né posso avere de loro descunça paura.

[8] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 440, pag. 464.5: Ell'è tale, ch'ella non potrebbe essere ristorata, ciò mi pare; sì non è niente maraviglia se noi ci disconfortiamo e se noi ci smaghiamo.

[9] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), D. 182.2, pag. 913: Non v'accorgete voi d'un che si smore / e va piangendo, sì si disconforta?

[10] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 21, pag. 99.15: Ma no se desconfortassan de questa passion che al terço dì, chi è curto termin, el resusciterave da morte a vita e retornerave con lo gran trionfo...

[11] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 13.13, pag. 24: Alègrate, verçene Maria, chi te desconfortaste / veçando morto Christo, chi in lo corpo portaste, / ch'el è resuscitato al terço die, sì como tu speraste.

[12] Tristano Veneto, XIV, cap. 225, pag. 197.32: credeva ben che s'eli vien in la bataya intro quelli do, che ala fin Galeoto averà lo pecior, et questa cossa lo deschonfortava molto malamentre, perché ello amava lo so signor de tropo grande amor.

2 Scoraggiare e dissuadere qno in relazione ad aspettative, progetti ed iniziative; distogliere da credenze, speranze ed illusioni.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 65.5: Et se alcuno disconforta un altro che avea proposto di malfare, tanto che ssi 'nde rimane, altressì viene lo sconforto in cosa la quale era già pervenuta all' anima.

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 135 (?).7, pag. 206: Se di voi, donna, mi negai servente, / però 'l meo cor da voi non fu diviso. [[...]] però non disconforto la mia mente, / ancora d'amar voi non fui sì acceso.

[3] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 1, 21.49, vol. 1, pag. 250: armarsi par che vaglia, / ché belli armati son creduti accorti; / onde tu disconforti / li tuoi nemici, ch'è parte di vinta.

[4] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 7, proemio, pag. 104.18: A vitiperazione dell'avarizia fa imprimamente questo, che lla natura ne disconforta questo vizio, e quasi è contra la natura...

[5] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 106.22, pag. 670: Tanta vergogna porto / de la mia vita che testé non more, / ch'è peggio che 'l dolore, / nel qual d'amar la gente disconforto. / Ch' Amore è una cosa e la Ventura, / che soverchian natura / l' un per usanza e l' altro per sua forza, / e me ciascuno sforza, / sì ch' i' vo' per men male / morir contra la voglia naturale.

[6] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 141.30: Mia volontà sarebbe di fare quelle cose che voi proponete, ma 'l cuore contradice e mi disconforta di fare quello di che ho piena voglia.

[7] Tristano Veneto, XIV, cap. 302, pag. 272.15: Là o' qu'elli tigniva lo so parlamento in tal maniera chomo io ve digo, la luna era cià lievada tropo clara, la qual molto deschonfortà Tristan, perché se la claritade dela luna non fosse stada, ello serave stado cià gran peço vignudo.

[8] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 9, pag. 28.33: En questo venne lo prencipo de la cità e la moiere soa per ofrire a i demonij, açò ch' i ge desseno alcun fiolo, e la Magdalena gi desconfortava mostrando per raxone ch' i demonij no ponun fare ço...

[u.r. 19.04.2010]