DISCONFORTO s.m.

0.1 desconforti, desconforto, discomforto, disconforti, disconforto.

0.2 Da conforto.

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Preghiera alla Vergine, XIV in. (ver.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

0.7 1 Afflizione correlata al vanificarsi di sicurezze, convizioni, speranze, propositi, e passioni; pena causata da eventi dolorosi; consapevolezza dolorosa; angoscia, amarezza. 1.1 Luogo, situazione o persona che provoca tale stato d'animo. 1.2 Disagio provocato da una condizione emotiva travagliata o da una situazione fisica precaria. 2 Discorso volto a distogliere qno da un atteggiamento o un proposito negativo, dissuasione.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 08.11.2004.

1 Afflizione correlata al vanificarsi di sicurezze, convizioni, speranze, propositi, e passioni; pena causata da eventi dolorosi; consapevolezza dolorosa; angoscia, amarezza.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De anima cum corpore, 394, pag. 70: L'anima condagnadha del peccaor k'è morto / Sí ven col Satanax con doia e desconforto / A visitar la tomba o giax lo miser corpo.

[2] Onesto da Bologna, XIII sm. (tosc.), 4.10, pag. 34: mai di vita pauroso, / per lo stato gravoso - e dolente / lo qual sente; - donqua con' faraggio? / M'ancidraggio - per men disconforto.

[3] N. Quirini (ed. Lazzarini), XIV pm. (venez.>trevis.), Amor, se eo falisse, 49, pag. 94: Tu vei ne gl'ogli mei plançer pietate / e çà il color è stinto, / perchè trova il cor vinto / nel volto tristo plen di disconforto.

[4] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 1.35, pag. 184: dove trovai la gente dolorosa. / E poi che con alcun là mi congiunsi / e seppi la cagion del disconforto, / forte nel cuor per la pietà compunsi.

[5] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 185.13, pag. 239: E rimettete alquanto di conforto / Ne' tristi petti; e solo spererete / Ch'amor susciterà, se v'ha alcun morto. / E se piangendo pur morir vorrete, / I' sento 'n core il vostro disconforto...

[6] Preghiera alla Vergine, XIV in. (ver.), 20, pag. 86: e quando per me' mi me cerco ben, / en tanto desconforto el cor me ven / ke quasi en mi nujo consejo trovo...

- Apportare, dare, porre a / in qno disconforto.

[7] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 18.59, pag. 41: in cui già mai non pose / perduta disconforto, / se 'l tempo è stato torto, / par che dirizzi aguale; / per che parrà chi vale.

[8] Poes. an. tosc., XIII, 2.59, pag. 172: Te conforti / e me sporti, / ch'era senza noia; / no m'[a]porti / di[s]conforti / né langore croia.

[9] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 68.6, pag. 207: né chero / da voi, valente rosa fresca d'orto. / Che voi diciate ch'io vi sia stranero, / e ch'io vi dëa tanto disconforto? / Certo no l fò per voi esser guer[r]ero!

- Avere, menare, portare, prendere disconforto.

[10] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De peccatore cum Virgine, 37, pag. 49: Per ti porté grand doia, grameza e desconforto / Quand eo vi lo me fio passïonao e morto...

[11] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De die iudicii, 244, pag. 204: Vezand k'i han haver perdudho e l'arma e 'l corpo, / I menaran grand rabia, grameza e desconforto.

[12] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vita beati Alexii, 326, pag. 303: Vegiand e zezunando el á afflig lo corpo, / Portao ha grang iniurie, ni n'á habiuo desconforto...

[13] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 24.27, pag. 54: Ma che mi dà conforto / ch'ave nochier talora / contra fortuna porto: / così di mia 'nnamora / non prendo disconforto, / né mi dispero ancora.

[14] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 43.16, pag. 558: Folle chi disconforto / prende del buon servire, / perché gradire - no 'l facc[i]a tuttavia; / c'a suo loco ogni cosa / torna e riposa, / perché lo vuol misura e veritate...

[15] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 38.7, pag. 97: adunque chi ha pena e discomforto / comeco i·nullo logo sia conmiso.

[16] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 178.26: Il re Priamo confortava li suo' cavalieri per lo disconforto che elli aveano avuto della risposta delli dii dell'isola, e Paris promettea il soccorso della dea Venus.

[17] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 94.49, pag. 435: Un pochetin àn desconforto / en la vista de lo morto...

[18] Tristano Veneto, XIV, cap. 478, pag. 440.19: ello adevene tuto smaridho e sì gue n'ave grandissimo desconforto.

1.1 Luogo, situazione o persona che provoca tale stato d'animo.

[1] f Libro di Fioretti della Bibbia, XIV (tosc.): E Beniamin volete menare in terra strana o in prigione. Oimè perché non sono io morto, ch'io non vedessi tanto disconforto! || Crusca (5), s.v. disconforto.

[2] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1380] 60.35: «Vu sé' gran desconforto a la citade, / che Die ve dia ['n]firmitade, / lengua maledetta!

1.2 Disagio provocato da una condizione emotiva travagliata o da una situazione fisica precaria.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De die iudicii, 295, pag. 206: Eco lo stao dri miseri k'a temp no fon acorti, / Ke tant al mond usavano dri temporai conforti. / I han trá tai lomenti con tanti desconforti / K'inanz k'i fossen nai mei foss k'i fossen morti.

[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 33.12, pag. 68: La terra mi parea molto salvaggia. / I' vi vernai co·molto disconforto. / Non sa che mal si sia chi non asaggia / Di quel d'Amor, ond'i' fu' quasi morto.

[3] Fiore, XIII u.q. (fior.), 186.6, pag. 374: E nella gioia c[h]'à, gli metta impaccio, / Sì ch'egli ab[b]ia paura e disconforto: / Dicer li dee ch'e' sarebbe morto, / Sanz'averne rispetto, molt'avaccio, / Se ll'uon sapesse ch'e' fosse co·llei...

2 Discorso volto a distogliere qno da un atteggiamento o un proposito negativo, dissuasione.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 65.8: Et se alcuno disconforta un altro che avea proposto di malfare, tanto che ssi 'nde rimane, altressì viene lo sconforto in cosa la quale era già pervenuta all' anima. Adunque è provato che conforto né disconforto non possono essere materia di questa arte. Ma consolamento puote anzi essere materia del parliere, perciò che puote venire sopra cosa c' ancora non sia pervenuta all' anima.