DISCONVENIRE v.

0.1 desconven, desconvene, desconverrea, disconvegna, disconvenante, disconvene, disconvenente, disconvenga, disconveniente, disconvenire, disconvenisse, disconvensi, disconverria, disconvien, disconviene.

0.2 Da convenire.

0.3 Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.): 2.

0.4 In testi tosc.: Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Incontrino de' Fabrucci, XIII sm. (fior.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. umbr., XIII/XIV.

0.7 1 Non rientrare nella natura di qsa o di qno. 1.1 Non essere in condizioni adeguate alla propria natura. 2 Non essere opportuno (per questioni di ordine morale). 3 Non essere gradito. 4 Non procurare alcun vantaggio. 5 Non essere degno di qsa?

0.8 Francesco Sestito 22.02.2005.

1 Non rientrare nella natura di qsa o di qno.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 25, pag. 300.12: Ché non già disconvene poco a prod'omo in opera stimare od in sermone amara cosa dolcie e dolcie amara, e male bene e bene male, diritto torto o torto dirittura; nè poco li convene retto stimare, tutto retto stimare in isciensia od in sermone non pregio guaire sensa amare retto e retto operare a stima.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 15.66, vol. 1, pag. 249: Ma quello ingrato popolo maligno / che discese di Fiesole ab antico, / e tiene ancor del monte e del macigno, / ti si farà, per tuo ben far, nimico; / ed è ragion, ché tra li lazzi sorbi / si disconvien fruttare al dolce fico.

[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 15, 55-78, pag. 406, col. 2.15: Si disconvien fruttare al dolce fico. Or questo si è a dire, perché D. era persona saça e scientifica, no se convenía stare tra 'l povolo de Fiorença...

[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 15, 55-78, pag. 413.21: tra li lazzi sorbi; cioè aspri, Si disconvien fruttare al dolce fico; cioè non si convien che il fico, che è dolce, frutti tra li sorbi che sono aspri...

1.1 Non essere in condizioni adeguate alla propria natura.

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 64.10, pag. 86: ché gentil pianta in arido terreno / par che si disconvenga, et però lieta / naturalmente quindi si diparte...

2 Non essere opportuno (per questioni di ordine morale).

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), canz. 4.27, pag. 55: ciò ch'io disiava / non era fòr di bono intendimento, / ma vostro acrescimento. / Né a bona donna non si disconvene, / s'amor la sforza bene; / ché tal val molto che nulla varìa, / per innamoramento di donna, che golìa.

[2] Incontrino de' Fabrucci, XIII sm. (fior.), 56, pag. 383: Già unque no 'l pensai, / donna leale ardire, / per sé laudare, inganasse la gente; / e disconvene assai / quel che non vol seguire / mandarsi proferendo sì sovente...

[3] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 11, 1.38, vol. 3, pag. 351: Onde, quand'egli avene / che tu sia dentro a la corte menato, / ma non se' ancor locato, / forte disconverria se tu dicessi: / «Dè, più su mi ponessi!»

[4] Stat. lucch., XIV m., pag. 212.26: Et sia tenuta [[...]] accusare alla badessa colei ke parlasse come non dovesse o cose che si disconvenisse a lloro o allo stato della relegione...

3 Non essere gradito.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 25, pag. 299.9: Unde ello forse ben dicie; ma, se lo dono ricco è piacentero e llo piacientero ricco, non credo disconvegna, ma magiormente agradi e meglio vaglia.

[2] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 374.9: Né è fattica di poterlo fare: la verità rado ti confesseranno e niuna cosa è per la quale esse si pensino disconvenire e dispiacere.

4 Non procurare alcun vantaggio.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 48.81, pag. 127: Desconverrea non poco a bancher bono / vetro alcun comprar libra d'argento; / e non più, per un cento, / suo, sé e Dio dare in via piggiore?

5 Non essere degno di qsa?

[1] Poes. an. umbr., XIII/XIV, 43, pag. 101, col. 22: anti ti de' piacere / di simigliare lo tuo core a lo viso, / ché mai propria pintura non è bene, / se no simiglia tucta per ragione; / e cor fellone - a piacere disconvene: / dunqua dimembra tuo core d'argoglança!