DISCORAGGIARE v.

0.1 discoraia, discoreggiati; f: discoraggiato, discoraggino.

0.2 Da incoraggiare, con cambio di prefisso.

0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.); f Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.).

0.7 1 Togliere coraggio, avvilire, amareggiare.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 18.11.2004.

1 Togliere coraggio, avvilire, amareggiare.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 10.51, pag. 134: Per ciò vorria ch'eo l'avesse ad avere, / ed a vedere, / che di ciò nasce che mi discoraia: / non adovegna con' al mio temere / (vergogna è a dire), / che sicuranza ormai nulla no 'nd'aia.

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 331, pag. 352.5: Ellino gittano scudi e lancie e so tutti venti per la morte di Hector solamente. Ellino sono sì discoreggiati, che molti di loro caddero, oltre lor grado, in mezzo del campo pasmati.

[3] f Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.): Aggiugni molte cose che 'l discoraggino e 'l disconfortino. || Crusca (1) s.v. discoraggiare.

[4] f Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.): E fue sì discoraggiato della morte di due suoi fratelli, che dinanzi a lui giacieno morti, che appena si potea tenere in piedi. || Crusca (1) s.v. discoraggiato.