DISPOGLIARE v.

0.1 despogi, despoglando, despoglao, despoglasse, despogliai, despogliao, despogliar, despogliaro, despogliar-se, despogliavi, despoglió, despoglyare, despoia, despoià , despoiada, despoiado, despoiady, despoiála, despoiàlo, despoiame, despoiando, despoiandosi, despoiàno, despoiar, despoiare, despoiarse, despoiàse, despoiasse, despoiato, despoiava, despoioe, despoiolo, despoiòno, despoja, despojao, despojar, despojerea, despolià , despoliado, despoliao, despolión, despugiado, despuglar, despuiado, despuiare, despuiato, despuyà-la, dispogla, dispogli, dispoglia, dispogliando, dispogliandoli, dispogliar, dispogliare, dispogliaro, dispogliarsi, dispogliarti, dispogliasse, dispogliassino, dispogliata, dispogliate, dispogliati, dispogliato, dispoglierà , dispoglierò, dispoglio, dispogliò, dispogliòe, dispogliogli, dispogliolla, dispogliorono, dispoia, dispolgla, dispolglando, dispolglano, dispolglare, dispolgli, dispolglia, dispolgliando, dispolgliare, dispolliare, dispolliata, dispolliato, dispuiar.

0.2 Da spogliare.

0.3 Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.): 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Vita nuova, c. 1292-93; Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), Scritti spirituali ven., XIII, Gramm. lat.-ven., XIII ex. (padov.), Lodi Vergine, XIV in. (ver.), Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. perug., c. 1350, Anonimo Rom., Cronica, XIV, Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.7 1 Privare degli abiti, svestire (anche pron.). 1.1 Togliere un singolo capo di vestiario. 1.2 Sottrarre le armi di dosso a un nemico sconfitto o ucciso. 1.3 [Detto dei capelli:] recidere dal capo. 1.4 Privare un uccello delle sue piume. 1.5 [Detto del serpente:] perdere la pelle durante la muta annuale. 1.6 [Detto di una bacca:] perdere la buccia. 1.7 [Detto di un albero:] privare o rimanere privo di vegetazione. 2 Togliere a un edificio ciò che gli serve d'ornamento e d'arredo. 2.1 Togliere gli ornamenti (a una statua) (?). 3 Privare qno dei beni legittimamente posseduti. 3.1 [Di ricchezze avidamente accumulate o mal possedute:] ridurre a nulla, perdere. 3.2 Liberarsi dei propri beni (per penitenza). 3.3 Depredare l'erario pubblico. 3.4 [Detto di un albero:] privare dei frutti. 3.5 Svuotare (un luogo oltremondano, il Limbo negli ess.) di coloro che vi sono prigionieri. 3.6 Privare di una carica o mansione. 4 Fig. Liberare l'animo da un sentimento, da un'impressione, da una virtù, da un dono divino (anche pron.). 4 Fig. Liberare o privare (una persona) di una qualità (virtù, vizio, modo di essere, di sentire, di agire) (anche pron.). 4.1 Pron. Fig. [Detto di un sentimento:] cessare del tutto. 4.2 Fig. Mutare di abito interiore, trasformarsi.

0.8 Zeno Verlato 28.03.2005.

1 Privare degli abiti, svestire (anche pron.).

[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 903, pag. 59: çà fo el per nui marturïado, / preso e batüo e lapidado, / e sì fo despuiato nuo...

[2] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1541, pag. 59: Sí lo despolión tuto nudo / sí con el fosse pur mo nasudo...

[3] Scritti spirituali ven., XIII, pag. 151.11: Eli me portà ananti Pilado e là e' fu çudegato. E là me fo dato de gran desonor e fome date goltade e fu despoiado...

[4] Gramm. lat.-ven., XIII ex. (padov.), pag. 698.17: Pero fi despoià le vestimente dal maistro, dicemus: Petrus expoliatur vestibus a magistro.

[5] Legg. S. Margherita, XIII ex. (piac.>ver.), 938, pag. 53: Sì lla fe' prender e ligar, / a nue carne despoiar...

[6] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 13.176, pag. 167: Or che farò, dolente, / vederti di presente / da li Giuderi, figliuol, dislegare, / et pöi cruciare, / et anco dispogliarti nudo nato?

[7] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 12.417, pag. 141: Quello, aceiso de gran furor, / despojar la fé lantor...

[8] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 1949, pag. 100: A questo adoncha è despoiady, / et intranbi do in leto andady.

[9] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 4, pag. 16.13: tu despogliavi hi bon homi de le soe vestimente e gli lassavi nui...

[10] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 10, vol. 1, pag. 378.13: furono messi sotto il giogo dispogliati in pura camicia; e così ne furo lasciati andare ontosamente.

[11] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 215, pag. 17: Poi despoiato de la blancha vesta, / li ochi velati, chon la chana in mano, / chossì el menò de fuora con gran festa.

[12] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 2, 15, pag. 33.20: Alora la imperarise fe' vegnir lo dito frar de lo imperador e dise che elo se despoiasse et andasse in un leto ch'era apareclado là...

- Fig. [Rif. all'anima:] dismettere una propria qualità.

[13] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 1.724, pag. 172: l'anima, seguendo / l'arbitrïo, abbandona e fassi vile / e serva e ladra e, di virtute estrana, / da sé dispoglia l'abito gentile.

- Fig. [Rif. all'anima:] privare della vita.

[14] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1379] 79.294: che malefitio - fo quel da Trieste, / a dispogliar di veste - anime tante...

1.1 Togliere un singolo capo di vestiario.

[1] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 8, pag. 41.23: non se despogliaro loro larghi tabarretti...

1.2 Sottrarre le armi di dosso a un nemico sconfitto o ucciso.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 30, pag. 39.25: Vennero molti romani a dispogliare li morti.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 46.31: 122. al quale, dispogliandoli le bellissime armi, Achille sopravenne, e quivi uccise Ettor.

[3] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 2, ott. 95.2, pag. 325: Lì si fé dare l' arme che a Creonte / avea nel campo teban dispogliate...

[4] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 200.15: domannava allo puopolo misericordia e adiurava per Dio che soie armature no· lli dispogliassino.

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 15, pag. 154.21: et Hector un'altra volta tornao a lo cuorpo muorto de Patrodo, lo quale illo avea occiso, per le volere spoglyare le arme soy [[...]]. E commo Hector intendeva a despoglyare quelle arme...

1.2.1 Fig. Svestire dell'abito talare.

[6] Inchiesta San Gradale, XIV pm. (tosc.), cap. 69, pag. 187.19: Allora udìo la messa che cantava lo produomo et suo cherico, et quando fue detta messa et lo produomo fue dispogliato dell' arme di Gesù Cristo, et Lancialotto lo chiamoe incontenente et traselo da una parte...

1.3 [Detto dei capelli:] recidere dal capo.

[1] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81, (fior.), Sp. 45, pag. 268.33: Questa sposa di Cristo è veramente la Santa Madre Eclesia quando rimase vedova per la morte di Cristo; e così ogn' anno in quel dì ella si taglia i capelli, e questo si vede ne gli altari dispogliati e tagliati i loro capelli...

1.4 Privare un uccello delle piume.

[1] Esopo ven., XIV, cap. 46, pag. 44.13: si lo desplumò e despoiolo tuto dele soe pene...

1.5 [Detto del serpente:] perdere la pelle durante la muta annuale.

[1] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 528.17: La vetustade fi despoiada ali serpenti cum la sottil pelle...

1.6 [Detto di una bacca:] perdere la buccia.

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 360.19: e sì infracidarsi e sì dispogliarsi della sua scorza, et quando si dispoglia della scorza non è così bello a vedere nè cosie vendereccio...

1.7 [Detto di un albero:] privare o rimanere privo di vegetazione.

[1] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [GioFir] madr. 9.1, pag. 17: O perlaro gentil, se dispogliato / se' per l'inverno ch'ogni fiore asconde, / nel tempo novo dolce 'nnamorato / ritorneranno li fiori e le fronde.

1.7.1 Fig. [Rif. alla vegetazione della stagione primaverile paradisiaca].

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 28.117, vol. 3, pag. 471: L'altro ternaro, che così germoglia / in questa primavera sempiterna / che notturno Arïete non dispoglia...

2 Togliere a un edificio ciò che gli serve d'ornamento e d'arredo.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 32, vol. 4, pag. 105.10: dispogliar templi, e magioni ardere...

[2] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 36.13: la Sagrestia di San Piero di tutti i tesori, che v'erano dentro, dispogliò, et rubò.

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 70.13, pag. 366: chi axio avese / de mar prender o poesse, / despojerea volunter / zexia e otar e monester.

[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 17, pag. 82.12: lo tenpio nobelissimo fo despogliao de tuti hi paramenti, de tute le çoie, d'ogne vaselame d'oro e d'ariento e d'ogne altra bella cosa e de tuto 'l texoro...

2.1 Togliere gli ornamenti (a una statua) (?).

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 1, cap. 6, pag. 78.2: Io dispoglierò e discorteccerò le imagini; io metterò fuoco in templi...

3 Privare qno dei beni legittimamente posseduti.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 163.8, pag. 328: dob[b]iàn pensare / in che maniera gli possiàn pigliare, / e girgli tutti quanti dispogliando.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 7, pag. 113.20: Se Cesare lo dispoglia, ciò fia sua ontia, chè la povertà de' sergenti non è onorevole scusa a signore, anzi li è molto ontiosa.

[3] Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 39, pag. 97.4: se uno omo dispoglia un altro del suo avere per lo suo accrescere, allora rompe elli l' umana compagnia, che viene da natura.

[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 32, pag. 152.31: perçoché gli eran prexi e fon despogliai de tuti hi ben de 'sto mondo...

- Fig. [Con rif. all'azione del demonio, causa del peccato originale].

[5] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81, (fior.), Sp. 42, pag. 255.3: Con questa arte fu corsale contro a noi il Demonio, che col legno de l'albero de la vita andò in corso, e rubò e dispogliò tutta l'umana generazione.

3.1 [Di ricchezze avidamente accumulate o mal possedute:] ridurre a nulla, perdere.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 91.86, pag. 429: viazamenti è despojao / zo che in gran tempo avea amasao.

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 24, par. 14, pag. 401.16: secondo questa maniera a llui si raghunano tutto 'l tesoro del mondo, e con quello tutti i reami del mondo dispolglano e lle provincie.

3.2 Liberarsi dei propri beni (per penitenza).

[1] Laudi Battuti di Udine, XIV m. (tosc.-ven.), 17.20, pag. 58: Chi se despoia e fallo per Dio, / sia seguro d'averne bon feo...

3.3 Depredare l'erario pubblico.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 6, pag. 112.9: anzi ne morrò, che io lassi lo comune tesoro così dispogliare e partire...

[2] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 134.1, pag. 56: Aprir le porte e 'l fisco dispogliaro / e tutto l'oro partir tra la gente...

- Fig. Depredare una città (in quanto privata del suo pubblico tesoro).

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 6, pag. 112.22: Non è ancora mestiere che la città di Roma sia dispogliata per te: lo tesoro non toccherai tu.

3.4 [Detto di un albero:] privare dei frutti.

[1] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 32, pag. 503.26: ed Eva ruppe il suo comandamento e sì ne mangiò e per quello dispogliò quell'albero...

3.5 Svuotare (un luogo oltremondano, il Limbo negli ess.) di coloro che vi sono prigionieri.

[1] Poes. an. cort./tosc.occ., XIII/XIV, 371, pag. 421: Per dispogliare el Limbo de lo 'nferno / da me te parti, o figliuolo de me trista.

[2] Lodi Vergine, XIV in. (ver.), 119, pag. 82: E qual la olente flor sì fe' tal fruito / ke tuto 'l mondo sì n' è redemù, / e despoli[à] [l']inferno n' è al postuto / e po' li diavol è morto e confondù.

[3] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 4, pag. 16.26: Questo possente si fu el nostro signore Gesù Cristo, che doppo la sua morte andò a dispogliare el limbo, e trassene ell' ombra del primo parente, ciò fu di Adamo e di tucti egli altri buoni.

[4] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 396, pag. 400.9: E poi discenderà allo 'nferno, a mezza notte della sua risuresione; e lo dispoglierà ...

3.6 Privare di una carica o mansione.

[1] Gramm. lat.-ven., XIII ex. (padov.), pag. 696.16: dominus potestas privat Petrum suo oficio - scilicet: spolio-as, per despoiare.

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 11, par. 7, pag. 61.23: cioè a ssapere che 'l singnore o prenze privi e dispolgli i suo' filgliuoli della singnoria...

- Estens. Privare gli abitanti di una città delle proprie magistrature e della capacità di giurisdizione.

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 49, terz. 32, vol. 3, pag. 48: Tornossi a Pisa, ed ivi fe processo / incontro a' Fiorentini, e condennogli / in cinquemila marchi, e poi appresso / di Notai, e di Giudici privogli, / e d'ogni onore, e di giuridizione / della Cittade al tutto dispogliogli...

4 Fig. Liberare o privare (una persona) di una qualità (virtù, vizio, modo di essere, di sentire, di agire) (anche pron.).

[1] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 358, pag. 308: Quel che ·tt' è a noia, / da ·tte lo dispoia.

[2] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 2.30, pag. 99: d'amor, amando, nudo mi dispoglia / pensando che la voglia / d'amor vi sia cangiata...

[3] Dante da Maiano, XIII ex. (fior.), 33.4, pag. 97: Già non porà la vostra dolce cera / tanto mostrarmi orgogliosi sembianti, / cad io di voi amare mi dismanti / o mi dispogli de la vostra spera.

[4] Lapo Gianni, XIII ex./1328 (fior.), 10.4, pag. 589: girete a quella che m' ha 'n signoria / e dispogliato de l' antica noia.

[5] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 95.12, pag. 176: e sí d'ogni conforto mi dispoglio...

[6] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Elena, pag. 159.8: non volere dispogliare me con disonore della mia castitade.

[7] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 25, pag. 433.24: o disaventurato, dispogliati di queste maraviglie...

[8] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 8, ott. 15.6, pag. 220: Questo pensier m'uccide e mi dispoglia / d'ogni speranza di futura gioia...

[9] Poes. an. perug., c. 1350, 500, pag. 29: Chi l'albitrio gentile da sé dispolglia / quanto giusto mi par che senza termene / senta sua vita di tormento dolglia!

[10] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 2, pag. 333.16: se avvenisse per alcuno modo ch'ella fosse da tale amore dispogliata...

[11] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 32, pag. 503.26: E chome per l'albero fumo dispogliati, chosì per l'albero fumo rivestiti della grazia di Dio.

[12] Bondie Dietaiuti, XIII sm. (fior), Canz. 1.32, pag. 114: ma par che 'n gioia s'acoglia / l'affanno c'ho portato, / guardando al tuo trovato, / amico, che d'eranza mi dispoglia.

[13] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 21, cap. 3, par. 8, pag. 345.2: Se vogli da' vizj essere dispogliato, dipartiti lungi dalli viziosi essempri.

[14] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 510.5: Despoia le superbie, tu lo qual hai cura che l'amor debia permagnir.

[15] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 7, pag. 399.7: E se tu sarai così dispogliata, e leggieri, tu potrai seguitar Moisè nel deserto, cioè Cristo tuo sposo povero d' ogni terrena cosa...

[16] Torini, Rime, XIV (fior.), [a. 1343] 21.52, pag. 383: di conoscienzia la mente dispoglia, / sì che 'l ver no' discerne.

- [In contesti fig.:] privare della dignità o dell'onore.

[17] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 30 parr. 1-3, pag. 125.2: [par. 1] Poi che fue partita da questo secolo, rimase tutta la sopradetta cittade quasi vedova dispogliata da ogni dignitade...

[18] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 3, pag. 379.15: Amore non solo de' beni celestiali priva l'uomo, ma dell'onore di questo mondo sì 'l dispoglia.

4.1 Pron. Fig. [Detto di un sentimento:] cessare del tutto.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 16.54, vol. 1, pag. 265: Non dispetto, ma doglia / la vostra condizion dentro mi fisse, / tanta che tardi tutta si dispoglia...

- Fig. Invecchiare a causa del progressivo deteriorarsi delle attività sensoriali, dello spirito e della mente.

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 4.48, pag. 13: quel viver tegno reo / dove l'uom senso a senso si dispoglia.

4.2 Fig. Mutare di abito interiore, trasformarsi.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 17, pag. 83.11: ma in l'omo ven da gran vicio uxar gli acti e mohi bestial, ché questo non è altro noma' despogliar-se d'omo e vestir-se de bestia.

[u.r. 22.01.2021]