DISSECCARE v.

0.1 desecando, desecca, deseccalo, deseccando, deseccar, deseccare, deseccata, deseccha, desecchare, desiccatu, dessicatu, dessiccata, dessiccati, dessiccatu, diseca, disecato, disecca, diseccala, diseccan, diseccandole, diseccano, diseccante, diseccare, diseccasi, diseccata, diseccati, diseccato, diseccha, disecchare, diseccherà , diseccherebbe, disecchi, disecchino, disecha, disechano, disechare, dissecca, disseccando, disseccate, disseccati, dissecchi; x: disicharse.

0.2 Da seccare.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Segre-Marti), 1268 (tosc.): 3.1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Segre-Marti), 1268 (tosc.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; x Antonio da Tempo, Rime (ed. Novati), XIV in. (padov.).

In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343.

0.5 Locuz. e fras. disseccare le ossa 3.1.

0.7 1 Rendere secco o asciutto (anche in senso fig.). 1.1 Far deumidificare l'aria. 2 [Med.] Far evaporare gli umori umidi da un corpo umano o animale oppure da un organo. 2.1 Estens. Divenire di complessione prevalentemente secca. 3 Fig. Far morire. 3.1 Fras. Disseccare le ossa: rendere infelici.

0.8 Giulio Vaccaro 30.03.2005.

1 Rendere secco o asciutto (anche in senso fig.).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 7, pag. 126.20: venendo lo calore del sole per molti temporali d'anni, coll'aiutorio de l'altre stelle e anco quello de l'aere che quasi l'acircunda, e per stascione lo vento deseccalo e tranne fore l'umidità.

[2] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 29, pag. 347.19:Tutti amori non radicati in bono, nei tenpi detti, simile sono a biado barbato in sasso: a tenpo di gran calore disecca e torn' a nulla...

[3] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 22, pag. 211.17: Indarno, dunque, adomandi il loro amore, se ttu non ti senti in quell'opera sì potente che ttu possa satiare la sua luxuria, per la qual cosa a te sarebe più legiere diseccare tutte l'acque di mare...

[4] x Antonio da Tempo, Rime (ed. Novati), XIV in. (padov.), Le cose humane, 7, pag. 138: E sol ben speso disicharse el torso / D'erba fiorita, e 'l quadro venir tondo.

[5] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 4, pag. 153.5: Fagiuoli sono chaldi e umidi pressoché nel secondo grado, e di loro natura non si possono disechare sì come fano altri leghumi, e perciò non si possono sie ghuardare.

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 12, vol. 2, pag. 229.7: E per quillu colpu fu dissicata la funtana et lu principiu di la multu forti tragedia.

[7] Stat. palerm., 1343, cap. 14, pag. 24.15: Ancora urdinamu e firmamu, vulendu sicutari la doctrina e lu insingnamentu di li Sancti cuntra lu piccatu di la ingratitudini, lu quali è unu ventu caldu ki dissica la funtana di la pietati e di la gracia.

[8] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 87, pag. 346.11: Et se alcuno poco ne porrai ala vulva fae rivenire la mestrua et desicca la matrice.

[9] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 30, pag. 445.18: E dice non indarno, però che la imagine de la aqua me assuga più, idest diseca, Che 'l mal ond'io nel volto mi discarno, idest dimagrisco.

- Diventare secco o asciutto.

[10] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 6.1132, pag. 196: Se di diversi effetti ti rammenti, / L'acqua lercia dissecca e si fa luto.

1.1 Far deumidificare l'aria.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 14, pag. 106.2: E quand'elli fosse troppo fredo e troppo umido e di ciò avengne pistolenzie, sì ssi dee l'aire purghare e disechare con fumi di silaloe, anbra, incie[n]sso, moschato, costo, storaco, garofani, laudano, mastice, ginepre, cipresso, isquina[n]ti, savina, galla muscata arsa e di cose di buono odore.

[2] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), I, 14, pag. 166.8: e quivi ov'è l'acqua ora vi sarà terra, e quivi ov'è terra sarae acqua, e questo è per lo raguardamento de le stelle che ànno a scaldare ed a diseccare.

2 [Med.] Far evaporare gli umori umidi da un corpo umano o animale oppure da un organo.

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 20, pag. 40.22: quella è detta buona cena, che per necessità del corpo si piglia solamente: ché, con ciò sia che li omori del corpo si consumino e disecchino tuttavia per lo calore naturale, sí fa bisogno di pigliar tanto cibo che ristori quelli omori desiccati, perché, se l' omore perduto non si ristorasse, tostamente il corpo diseccherebbe e morrebbe.

[2] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, cap. 27, pag. 119.10: così el calore naturale ène più forte in ongne operatione ke verun'altra qualità; onde, secondo ke 'l foco ardendo rescalda, (et) rescaldando desecca, deseccando arde, ardendo converte, convertendo consuma, così el caldo naturale adopera inverso de l'umido radicale...

[3] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 17, pag. 140.12: E lo corpo non se ne sarebbe debilitato né diseccato, per ingenerare, come oggi, però che 'l calore naturale se ne menima [[...]] come lo vino ch'è indel bicchiere, la quale materia non ci voglio scrivere.

[4] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 6, pag. 165.6: Senape sì è chalda e secha nel quarto grado. E di sua natura sì disecha li umidi omori e grossi della testa e delo stomaco, e massimamente a colloro che ll'àno fredo...

[5] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 36.19, pag. 221: / tuto lo corpo me deseca / e li umor naturar leca, / e, chi à poco roba in dosso, / ben gi passa fin a l'osso.

[6] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 87, pag. 346.2: Lo suo sangue genera sangue grosso et genera collere nere, desicca et non sutigla, vale contra dolore di vescica.

[7] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 13, pag. 584.39: Di lu scalmatu oi dessiccatu dintru da lu corpu. Cap. XIIj. Et una altra infirmitati aveni a lu cavallu, la quali dessicca li interiuri e lu corpu smagrixi...

[8] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 30, pag. 42.1: Item la pulviri di lu corallu, bivuta cum aqua, disicca la miucza e la skina.

[9] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 90, pag. 208.16: Et ad id(em) l'ultimo remedio ène ch(e) a lu loco d(e) la spalla se dia (con)venevele foco p(er) lung(n)o et p(er) trave(r)so, ca lu foco naturalem(en)te d(e)sicca et restringe li humuri.

2.1 Estens. Divenire di complessione prevalentemente secca.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 2, pag. 8.3: Tutte le nazioni che più s' approssimano al Cielo per troppo caldo disseccate dicesi che sono più savie, ma hanno meno di sangue...

3 Fig. Far morire.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 38.124, pag. 106: dator di scienza e di vertù, fortezza / vit'e bellor del mondo e lume, al quale / parva valenza sole hav'e chiarezza, / che dentro alluman cori e i fan fruttare, / accendon caritate, / ischiaran veritate, / diseccan vizi e fan vertù granare.

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 20, pag. 155.16: Lo peccato è legno e è secco, però che disecca l'anima e lo corpo.

[3] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375] lett. 40, pag. 162.10: Ché colui che non cognosce sé, cade in superbia e in ogni defetto; e, perché la superbia acieca l' anima e impovariscela e diseccala, perché le tolle la grassezza della gratia, non è atto a governare né sé né altrui.

3.1 Fras. Disseccare le ossa: rendere infelici. || Trad. di Prov. 17,22.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Segre-Marti), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 3, pag. 207.15: L' animo allegro rende la vita fiorita, ma lo spirito tristo disecca l' ossa.

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 1: Anco disse Senacha: l'animo allegro fa fiorita vita, et lo tristo ispirito disecca l'ossa...

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 17, vol. 2, pag. 291.16: cioè che, come si dice nel libro della Sapienza, dissecca l' ossa, e fa venir la morte al corpo, ovvero, che è peccato mortale, e uccide l' anima.

[u.r. 07.03.2022; doc. parzialm. aggiorn.]