DISTEMPERATO agg.

0.1 destemperadi, destemperata, destemperate, destemperatissimo, distemperadi, distemperata, distemperate, distemperati, distemperato, distemprati, distemprato, distenperate, distenperato.

0.2 V. distemperare.

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.).

In testi sett.: Elucidario, XIV in. (mil.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.7 1 Incapace di controllare i propri bisogni e appetiti naturali. 2 Fatto divenire liquido, diluito. 3 Che causa scompenso nel naturale equilibrio tra gli umori.

0.8 Giulio Vaccaro 07.04.2005.

1 Incapace di controllare i propri bisogni e appetiti naturali.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 10, pag. 131.16: fo mestieri che fóssaro oposite e variate, per magiure operazione e perché facesse conósciare l'una l'altra, come lo caldo e lo freddo, e l'amaro e lo dolce, e la cosa temperata e la destemperata.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 12, pag. 174.22: Perciò che i garzoni sono leggiermente mossi a distemperanza ed alle cose distemperate, cioè nel mangiare e nel bere e nella lussuria...

[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 41, pag. 515.22: e più distemperato tagliamento sanza frutto di mendarsi sarebbe disiderato...

[4] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 66, pag. 168.27: Ma li malvaxii per prava conscientia e amaritudine de core àn uno volto obscuro, e [in] instabile con parole e con fagi, e àn uno riso desconponudo, e in molesti per tristitia, in so andare destemperadi, zoè hora tardi e hora viazi; e lo venino ke li àn in lo core no lo pòn ascondere, anze lo mostrano con parole e con ovre amare e vilane.

[5] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 16, 64-78, pag. 427, col. 1.10: per la quale o ver per le quai casuni e'non sono né cortesi né valorosi e tutti adatti piú ai vicii che discendeno da superbia e da invidia, imperzò che 'l forastero non à amore a la città ... e sono privi da onne virtuoso atto e per li súbiti guadagni doventano distemperadi ...

[6] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 247.31: Ora deventato destemperatissimo vevitore, summamente usava lo vino.

2 Fatto divenire liquido, diluito.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 5, pag. 160.13: E usarlle distenperate in vino vagliono a lunghe febri cottidiane e quartane.

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 228.4: Allora non erano le fascie del teatro di marmo, né lli colonnelli e li gradi erano rossi di distemperato gruogo. || Cfr. lat. «Tunc neque marmoreo pendebant vela theatro, / Nec fuerant liquido pulpita rubra croco»

[3] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 113, pag. 240.11: et polo sup(ra) lu foco i(n) alcunu vaso staniato mu(n)do, fi' che se ste(m)p(er)e, le q(u)ale dapoi ch(e) so' b(e)n stemp(er)ate levale da lu foco et puila sup(ra) issa ancora calle et d(e)stemp(er)ate...

3 Che causa scompenso nel naturale equilibrio tra gli umori.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 6, pag. 133.6: E collui che affanerà lo suo stomaco in qualità di mal cibo distenperato di conperazione overo di qualità di soperchio cibo, pasando il modo e la misura, conducierae tutto il suo corpo a distenperamento...

[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 8, cap. 18, vol. 2, pag. 250.11: L'altro anno fu pestilenzioso e malvagio o per la malizia degli uomini, o per l'aria ch'era distemperata...