DISTILLARE v.

0.1 destillar, distilla, distillali, distillando, distillanti, distillare, distillarono, distillasse, distillassero, distillata, distillato, distillava, distillavi, distillerà , distillerai, distilleranno, distilli, distillo, distillò.

0.2 Lat. distillare (DELI 2 s.v. distillare).

0.3 Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.); Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi sic.: Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.).

0.7 1 Separare un liquido dalla soluzione in cui si trova mediante ebollizione e condensazione dei vapori, in partic. allo scopo di ottenere liquori o unguenti. 1.1 Estens. Rendere privo di impurità, perfetto (anche fig.). 2 Suscitare un sentimento. 3 Estrarre la parte migliore. 3.1 Analizzare attentamente. 4 Far cadere a goccia a goccia. 4.1 Emettere in forma vaporizzata o in gocce. 4.2 Far uscire le lacrime. 4.3 [Med.] Causare una secrezione nelle mucose. 5 Far giungere.

0.8 Giulio Vaccaro 07.04.2005.

1 Separare un liquido dalla soluzione in cui si trova mediante ebollizione e condensazione dei vapori, in partic. allo scopo di ottenere liquori o unguenti.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 17, pag. 113.26: sì come di farlla quociere, che per lo quociere diventa più sottile, o di farla colare con uno drappo ispesso, overo farlla distillare a maniera d'aqua rosata...

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 26, par. 2, pag. 392.25: Poi disiderando d' esere ancora più bella, cominciò a usar l' acqua del fior della fava distillata, e quella de' fiori del gilglio distillata.

[3] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 311-20, pag. 94.17: La qual cosa acciò ch' avvenisse, appresso la cura del ben mangiare e del ben bere e del vestire, sommamente a distillare, a fare unzioni, a trovar sugne di diversi animali e erbe e simili cose s' intendea...

[4] Stat. sen., 1357-72, pag. 25.11: Anco, providero e ordinaro che neuno sottoposto potesse distillare aqua rosada altro che con champana di pionbo o vero di stangnio...

[5] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 7, pag. 14.12: Item recipe lu liquore ki distilla de lu tizoni flaxo quando stay a lu focu et mittila a la aurichi: leva lu duluri et duna l'auduta.

1.1 Estens. Rendere privo di impurità, perfetto (anche fig.).

[1] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 33.204, vol. 1, pag. 233: La lengua ke l'asaggia, in lo palato / lacte et melle fali distillare / e renovare la mente cum fervore.

[2] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 17.204, pag. 254: per te, sovr' ogne cibo dilicato, / di tucto 'l mondo voglio digiunare; / se ben t'asaggia la lingua e 'l palato, / tucto lacte e mèl fa·i distillare, / e rinovare la mente in tuo fervore.

[3] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 2.828, pag. 178: L'una nutrica lassando lo vecchio, / Natura l'altra manda alla mammilla / Per le due vene che di ciò son guide, / E a tempo in bianca forma si distilla.

[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 16, pag. 77.13: Perçò ha-'l fachio nasse' hii fiumi d'aque dolce e fa-gli destillar for de gl'aque amare.

[5] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 15.4, pag. 13: Quel Dio d'amor, che mi donò favilla / accesa al cor, m'ha sì spento ogni vista / che la mia luce dolorosa e trista / guarda pur cosa, che fuoco distilla...

2 Suscitare un sentimento.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 33.62, vol. 3, pag. 549: cotal son io, ché quasi tutta cessa / mia visïone, e ancor mi distilla / nel core il dolce che nacque da essa.

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 33, 55-66, pag. 738, col. 1.9: Ma pur savea ch'era stado de grande cosa, perché alcuno efetto dolce sí li distillava in core, che procedea dalla soa visione.

[3] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 4, pag. 43, col. 18.1: Et questo perfecto amore distilla copioso premio ne l' habito della perfecta carità faccendola reale misura con la quale l' amoroso Idio è in vita eterna in nostra gloria misurato.

[4] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, cap. 4, pag. 31.3: Certo tu, a noi congiunta, ogni cupiditade delle cose mortali della sedia del nostro animo discacciavi, e sotto gli occhi tuoi a sacrilegio non era licito aver luogo, perciò che tu distillavi agli orecchi miei e a' pensieri continuamente quello pittagorico detto...

[5] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 33, pag. 731.1: Ed ancor mi distilla ec.; ma pur sapea, ch'era stato di grande cosa, perchè alcuno effetto dolce sì li distillava in cuore, che procede dalla sua visione.

3 Estrarre la parte migliore.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 1, cap. 6, pag. 78.3: E parve ch' elle distillassero con grandissimo ingegno dolcissimi alimenti di somma eloquenza.

[2] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Sal 65, vol. 5, pag. 324.3: Entrarò nella tua casa; con sacrificii a te renderò li voti miei, [14] che hanno distillato le labbra mie.

3.1 Analizzare attentamente.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 2.8, pag. 340: Ma fa che dia riposo alquanto ai sensi / e con l'udir le parole distilla / dove le truovi, poi che fra te pensi...

[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 249.123, pag. 299: Li iudici in tranquillo / con falso codicillo, / se ben distillo, / oscuran chi me' scrisse / le leggi e chi le disse...

4 Far cadere a goccia a goccia.

[1] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 29, pag. 289.29: Lo grasso dele rane distillato nel'orecchie tolle via lo dolore del'orecchia.

[2] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 39.6: Ancora, nei tempi de' gran freddi faticatevi il meno che potete, però che ll'aria fredda offende molto il celebro et costringnelo; ma conciosiacosach' e' sia sicome spungnia intinta nell'acqua, per constringnimento sì distilla humiditadi al pecto, faccendo tossa et molte altre infermitadi.

[3] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 26, col. 1.30: fanne come alcocol e distilla nello occhio mattina e sera, e tosto sarà liberato...

[4] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 129, pag. 74.15: Pigla sucu di radicata di rafanu et sucu di radicata di chicuta et sucu di frundi di evulu et sulfaru finu et miscali et poy li distilla a l'auricha sinistra, si doli la destra, et si doli la sinistra, distilla la destra.

4.1 Emettere in forma vaporizzata o in gocce.

[1] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1374] 4, pag. 262.15: I fiori rossi distilleranno acqua odorifera.

4.2 Far uscire le lacrime.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 23.97, vol. 1, pag. 392: Ma voi chi siete, a cui tanto distilla / quant' i' veggio dolor giù per le guance? / e che pena è in voi che sì sfavilla?

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 15.95, vol. 2, pag. 255: Indi m'apparve un' altra con quell' acque / giù per le gote che 'l dolor distilla / quando di gran dispetto in altrui nacque...

[3] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 11, pag. 74, col. 22.4: Et per grandissima ebrietà di dilecto amorose lachryme distillando e cordiali voci in acto languendo riducono.

[4] Fazio degli Uberti, Rime d'amore, a. 1367 (tosc.), 6.34, pag. 16: Di me, lasso!, non veggio alcuno scampo, / però che questa pietra sta pur salda / e fassi allegra e balda, / se 'n pianto vede che 'l mio cuor distilli.

[5] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 241.10, pag. 305: L'una piaga arde, et versa foco et fiamma; / lagrime l'altra che 'l dolor distilla, / per li occhi mei, del vostro stato rio...

[6] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 134, pag. 298.16: l' offese che sonno fatte a te da ogni maniera di gente e spezialmente da' ministri tuoi, acciò che io distilli uno fiume di lagrime sopra me miserabile, traendole del cognoscimento della tua infinita bontá...

[7] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 15, 94-105, pag. 357.14: Giù per le gote: imperò che le lagrime cadeno dalli occhi giù per le gote, che; cioè le quali, il dolor distilla; cioè fa distillare delli occhi...

4.3 [Med.] Causare una secrezione nelle mucose.

[1] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 17, pag. 282.4: Et fae distillare la milça.

[2] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 25, pag. 454.10: E distillato questo chotale cibo, lo fiore di quello ne va al feghato [[...]]. Poscia quella parte vantaggiata, ch'è ita al feghato, si richuocie e stilla di nuovo e il grassume di quella distillazione ne va al chuore e ivi si richuocie e distilla ancora di nuovo...

5 Far giungere.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 8.69, pag. 277: Vidi Coos, dove la gran favilla / nacque che fece lume a Galieno, / per cui al mondo tanto ben distilla.

[u.r. 07.03.2022; doc. parzialm. aggiorn.]