0.1 arbuscella; f: arboscella, arbuciella, arbusciella.
0.2 Da arboscello (LEI s.v. *arbuscellum, 3, 824.30).
0.4 Att. nel corpus solo in Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Lo stesso che arboscello.
0.8 Rossella Mosti 27.01.2005.
[1] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 5, cap. 19: Delle quale invecchiata la madre la migliore in suo luogo succieda: o si faccia che la meglio nutrita arbuciella et che habbia le sue radici della propria terra a ·ffare l'uliveto si trasponga sanza chura di fare semenzaio. || Crescenzi, [p. 166].
[2] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 5, cap. 40: La ginestra è un'arbusciella sì picciola et debile che molto s'appressima a natura d'erba... || Crescenzi, [p. 182].
[3] F Pucciarello da Firenze, XIV (tosc.): Per 'sempio mostro l'arboscella bassa, / quando la piena incontra le vene, / ch'ella se flette, e così se mantene / per fin che piena dura aspera passa. || Croce, Aneddoti, p. 9.
[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 175, Ss. Barlaam e Josafat, vol. 3, pag. 1536.9: Ma caggendo lui, appiccossi con le mani a una arbuscella, e fermòe i piedi in su una basa [s]drucciolente e non ferma.
[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 175, Ss. Barlaam e Josafat, vol. 3, pag. 1536.19: E, levando in su gli occhi, vidde un poco di mele uscire de' rami di quella arbuscella...
[u.r. 09.02.2018]