0.1 cretic, critici; f: critico.
0.2 Lat. tardo criticus (DELI 2 s.v. critico).
0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.
0.4 In testi tosc.: Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.).
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.).
0.6 N L'es. del Libro della cura delle malattie, cit. a partire da Crusca (3) e passato a TB e GDLI, è prob. un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 73-76.
Doc. esaustiva.
0.7 1 [Med.] Sofferente di febbre. 2 [Med.] Che mette in pericolo di vita. Locuz. nom. Dì critici (giorno critico): i giorni di massima intensità di una malattia, nel corso dei quali il malato rischia di morire.
0.8 Valentina Gritti 25.08.2004.
1 [Med.] Sofferente di febbre. || (Marri, p. 77).
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 752, pag. 126: D'omïa guisa morbo sí è 'l miser tormentoso: / Tut è infistolao, malsan e smanïoso, / Febros e paraletico, dal có tro ai pei ronioso, / Cretic e ingotao, inflao e pelagroso...
2 [Med.] Che mette in pericolo di vita. Locuz. nom. Dì critici (giorno critico): i giorni di massima intensità di una malattia, nel corso dei quali il malato rischia di morire. || Per la locuz. nom. cfr. Du Cange s.v. critici (dies).
[1] f Libro della cura delle malattie: pon mente di non dare tal medicina in giorno critico. || Crusca (3) s.v. critico.
[2] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 309.22: le qua' cose volere sapere, se non se quelle che per naturali cagioni prevedere e sapere si possono, come [[...]] e' medici peritissimi de' parocismi e de' dì critici delle infermitadi corporali, è gravissimo peccato...
[u.r. 30.11.2020]