0.1 disentendovine, disentìo, disentir, disentire, disentitevi.
0.2 Da sentire.
0.3 Lett. fior., 1291: 1.
0.4 In testi tosc.: Lett. fior., 1291; Lett. pis., 1319; Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362.
0.7 1 Comunicare o ricevere informazioni (anche pron.). 1.1 Locuz. verb. Dare, fare a disentire: rendere noto, far prendere conoscenza di. 2 Provare l'esattezza di qsa. 3 Provare una sensazione.
0.8 Francesca Di Stefano; Genny Sassano 05.04.2005.
1 Comunicare o ricevere informazioni (anche pron.).
[1] Lett. fior., 1291, pag. 595.24: costà verranno, che nne facciate come crederete che ben sia e più avanzamento di noi, disentendovine tuttavia co' nostri di Fiandra, e sappiendone le vendite di lae...
[2] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 121.3, pag. 51: Pompeio pensando di darli soccorso, / ché non sapev'ancor del tradimento, / per disentir de la sua gent'il corso / dipinto v'è come fe' parlamento.
1.1 Locuz. verb. Dare, fare a disentire: rendere noto, far prendere conoscenza di.
[1] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 28, pag. 47.46: ambasciadori, tante et quante volte volesseno, per mandare al decto Segnore Re a dari a disentire li gravesse li quali fusseno facte loro per alcuno officiale.
[2] Lett. pis., 1319, 2, pag. 385.5: che voi mi lassaste p(er) inporto, s'ella ci vennisse, ch'io vel facesse a dise(n)tire.
[1] Cronaca sen.(1202-1362), c. 1362, pag. 128.18: E chosì furo eletti X uomini segreti e' quai aveseno a disentire se 'l detto tratato era vero.
[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 112, S. Lorenzo, vol. 2, pag. 963.20: d'amore di veritade acceso, la fiamma che li fu data di fuori o nol disentìo o e' la vinse".