DISSENTIRE v.

0.1 desente, desentir, disentire, dissenta, dissente, dissentente, dissentirono, dissenzienti.

0.2 Lat. dissentire (DELI 2 s.v. dissentire).

0.3 Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.); Ottimo, Par., a. 1334 (fior.); Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.).

0.7 1 Essere di opinione o di sentimenti contrari. 2 Cessare di sentire.

0.8 Francesca Di Stefano; Genny Sassano 05.04.2005.

1 Essere di opinione o sentimenti contrari.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 3, pag. 44.11: [E] Filoçofo anche: «Anima rassionale opera, aferma e negha, asente e desente con discressione e con consiglio».

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, proemio, pag. 111.23: ed impotente a muovere la volontade; sì che conosciuto il bene consenta a llui, o dissenta dal male conosciuto.

[3] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 16, pag. 133.14: ogni cosa di Dio ben sente, cioè giudica: e dal diritto, che sente, in nulla dissente, cioè non discorda.

2 Cessare di sentire.

[1] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 10.78, pag. 70: Com'operava in mevi il suo sentire / tutto languir, divizo ogni piacere, / à 'l desentir dolere / da me divizo d'ongnunque suo male...

[2] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 90.9, pag. 632: alma non consente / per nulla guisa di voler morire; / ma 'l corpo mio per pena disentire / la chiede quanto può senza dimora.

[u.r. 16.05.2014]