DISSIGILLARE v.

0.1 desigelň, dessegellamo, disigilla, disigillata, disigillava.

0.2 Da sigillare.

0.3 Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.): 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321;Doc. prat., 1337/44.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Aprire togliendo i sigilli. 1.1 Fig. Passare allo stato liquido, perdere o far perdere consistenza (anche pron.).

0.8 Genny Sassano 07.04.2005.

1 Aprire togliendo i sigilli.

[1] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 664, pag. 40: li apostoli: «Thomasso discredente! / En quistu pilu [la] segellammo, e veduto dalla gente: / nui lu dessegellamo, tu sci', Thomasso, de presente». / Thomasso disse: «Apritelo, cha vi no sta niente».

[2] Doc. prat., 1337/44, pag. 71.11: Le predecte cose furono stimate e sigillate da Castagnaccio Gheli, Macteo Dini e Michele Gini, tutti estimatori del Comune predecto, il giorno 12 del mese predecto; decta estimatione fu poi disigillata e vista da me notaro infrascritto.

1.1 Passare allo stato liquido, perdere o far perdere consistenza (anche pron.).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 33.64, vol. 3, pag. 549: Cosě la neve al sol si disigilla.

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 33, 55-66, pag. 738, col. 1.13: Cosí la neve. Çoč sí cum 'la neve' se disigilla al sole perdendo lo calore e la figura, cussí le spetie della memoria che fantasticando reduxeno all'intelleto la cosa çŕ vista, sí se desigelň per quello 'sole', ch'č padre d'omne lume, çoč Deo.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 33, pag. 731.7: cosě dice, che lla memoria sua delle spezie che fantasticamente avea vedute, si disigillava da quello padre Sole, ch'č padre de' lumi.

- Fig.

[4] Giannozzo Sacchetti (ed. Corsi), a. 1379 (fior.), IV.45, pag. 385: Ipocresia schernisce me pupilla, / per sacerdoti ogni ben disigilla.

[u.r. 16.05.2014]